Lo Monaco: un patto anti-corruzione negli uffici pubblici

1 marzo 2020
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“Gli arresti dei consiglieri e funzionari del Comune di Palermo sono
l'ulteriore conferma di quanto il sistema politico - corruttivo sia
pericoloso per la vita amministrativa e politica e quanto siano vicini
corruzione e potere mafioso. Si dia finalmente attuazione al protocollo
anticorruzione siglato nel 2015 dal centro Pio La Torre e Anci Sicilia
coinvolgendo movimenti antimafia, sindacati, forze produttive e società
civile”. Lo ha detto Vito Lo Monaco, presidente del centro studi Pio La
Torre, commentando l'operazione “Giano Bifronte” di oggi che ha rivelato
l'esistenza di un comitato d'affari tra imprenditori privati, funzionari
pubblici e consiglieri comunali a Palermo.

“Si estendano le pratiche di vigilanza democratica come recentemente fatto
nei comuni della Valle dello Jato e nel comprensorio di Bagheria - continua
Lo Monaco - onde garantire trasparenza e partecipazione popolare alla vita
politica e amministrativa. Ai partiti, infine, il compito di adottare
misure serie di prevenzione e trasparenza sui loro iscritti e dirigenti,
perché non basta la loro sospensione dopo l'arresto”.



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