Lo Monaco: le nuove mafie sparano di meno e corrompono di più
Legalità, sviluppo e territorio. Questi i temi del primo appuntamento nazionale delle tre pre-Agorà Democratiche tenutosi a Palermo ieri pomeriggio a Villa Filippina. È stato il segretario del PD, Enrico Letta, ad apertura dell’incontro, a illustrare l’iniziativa dei Dem. L’intento è quello di “rafforzare la nostra democrazia rappresentativa che è malata”, adattandosi ai tempi che stiamo vivendo attraverso una piattaforma digitale (https://www.agorademocratiche.it), “la stessa usata dall’UE per la conferenza sul futuro dell’Europa”. L’idea alla base del progetto, ha spiegato Letta, è che ogni cittadino, una volta registratosi, possa “organizzare una agorà su un tema specifico e mettere in campo una proposta politica”.
Ieri si è dato spazio a quello della legalità.
Non un caso, vista la ricorrenza del ventinovesimo anniversario della strage di via D’Amelio. Proprio prima di spostarsi a concelebrare la liturgia in ricordo delle vittime di quel drammatico 19 luglio 1992, Don Luigi Ciotti, intervenuto all’incontro, si è soffermato sul significato della parola legalità: “Non c’è legalità senza giustizia sociale e uguaglianza”. Il fondatore di Libera ha denunciato un “abuso retorico di questa parola, un uso sedativo”. Insomma, “una legalità di copertura, esibita come credenziale per un lasciapassare”. Ha fatto, poi, appello alla “responsabilità della cultura”, quella cultura su cui il mondo della scuola e dell’associazionismo investono quotidianamente, anche in questa fase difficile segnata dalla pandemia in corso.
Ma proprio “la pandemia ci ha aiutato a parlare con più ragazzi per fornire loro strumenti di comprensione delle nuove mafie. "Nuove mafie che sparano di meno e corrompono di più”- ha chiosato Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre. In tema di espansione delle mafie, Lo Monaco ha citato i dati di un report secondo cui in Lombardia un’azienda su dieci ha un legame diretto o indiretto con le nuove mafie. “Quindi l’obiettivo di una efficace politica di contrasto è partire dai diritti sociali, dagli esclusi, dal dialogo”- ha proposto Lo Monaco. Di diritti sociali, soprattutto di diritto alla salute nel contesto del tema “Legalità in sanità”, ha parlato Maria Grazia Scuderi, medico di famiglia. Nel suo intervento, il medico ha denunciato come la pandemia da Covid-19 abbia rallentato sia la diagnosi sia la cura di molte malattie, soprattutto quelle oncologiche, allungando le già lunghe liste di attesa della sanità siciliana.
Tutto ciò a vantaggio del sistema privato, a cui hanno fatto ricorso le persone più benestanti, lasciando sempre più indietro chi già viveva in condizioni più difficili. All’incontro hanno preso la parola anche Nicola Oddati, coordinatore delle Agorà Democratiche, Pietro Grasso, leader di LEU, Anna Rossomando, vice-presidente del Senato, Antonella Di Bartolo, preside della scuola Sperone-Pertini, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Costantino Visconti, giurista dell’Università di Palermo, e rappresentanti del mondo del sindacato e dell’imprenditoria. “A fine dicembre dovremmo avere decine di migliaia di cittadini che appoggeranno le proposte”, ha chiarito Letta nella presentazione del progetto Dem. Alle prime cento verrà dato seguito, tenendo conto anche delle indicazioni dal basso su come metterle in campo.
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