Lavoro mortale, 3 vittime al giorno nel 2014
"È un bilancio drammatico che non si vorrebbe e non si dovrebbe
raccontare in un paese civile. Eppure anche quest'anno le vittime sul lavoro sono state tante.
Troppe. Da gennaio a novembre nella nostra Penisola si contano 919 vittime: di cui 684
decedute sul luogo di lavoro e 235 in itinere". Così Mauro Rossato, presidente
dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, la più recente indagine
elaborata dagli esperti dell'Osservatorio sulla base di dati Inail.
Un bollettino di guerra che narra un dolore collettivo e una piaga sociale. A cominciare dalla
Lombardia, prima nella graduatoria nazionale per numero di decessi sul luogo di lavoro (80);
seguita dall'Emilia Romagna (68), dalla Puglia (65), da Piemonte e Sicilia (60) e dal Veneto
(55). Dati sconcertanti per tutto il Paese con un decremento della mortalità rispetto al 2013
(pari al 3,9 per cento) e che, come sottolinea Rossato, «non sembra essere significativo per
un'inversione di tendenza».
Intanto, ad indossare la maglia nera per l'incidenza della mortalità rispetto alla popolazione
lavorativa secondo l'Osservatorio mestrino è la Basilicata (88,9 - contro una media nazionale
pari a 30,4), seguita dal Molise (80,4) e dalla Puglia (56,2). E continua ad essere il settore
delle costruzioni quello maggiormente coinvolto dagli incidenti mortali (14,5% dei casi e 99
vittime), seguito dalle attività manifatturiere (12,6% e 86 infortuni mortali) e dai trasporti e
magazzinaggi (9,8% e 67 decessi).
Analizzando i
dati della classifica provinciale, poi, si scopre che il più elevato numero di vittime viene
registrato a Roma (30): al secondo posto Torino (24), al terzo Bari (23). Seguono: Napoli
(17), Cuneo (15), Brescia e Salerno (14), Lecce, Palermo, Modena e Milano (13). Mentre
l'incidenza più alta della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a livello provinciale
viene registrata ancora una volta da Isernia (182) seguita da Enna (140). Le donne che
hanno perso la vita sul lavoro da gennaio a novembre 2014 sono 40 (5,8% del totale).
Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 88 pari al 12,9% del totale. Il giovedì e il martedì i
giorni della settimana in cui si sono verificati più incidenti mortali. Il 33% delle vittime aveva
un'età compresa tra i 45 e i 54 anni (226 lavoratori), il 25,3% dai 55 ai 64 anni (173
lavoratori).
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