Lavoro e non solo, a Canicattì raccolta solidale delle olive

28 novembre 2020
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Continua l’incessante lavoro dei ragazzi della Cooperativa “Lavoro e non solo”, che già da diversi giorni, per incarico ottenuto dall’Amministrazione comunale, si sta prendendo cura dell’uliveto di c.da Cuccavecchia, sul terreno confiscato al boss Calogero Di Caro e assegnato al Comune di Canicattì nel 2015.

L’attività si sta rivelando particolarmente complessa dal momento che le 462 piante secolari erano state lasciate all’incuria già da diversi anni, abbandono che ha trasformato la coltivazione in un groviglio quasi inestricabile di fronde.

Nei mesi scorsi il Comune di Canicattì aveva provveduto a nominare al suo interno un responsabile cui è stato affidato il compito di gestire il Patrimonio e i numerosi beni confiscati alla mafia e dati in affidamento all’Ente.

Il funzionario, nei giorni scorsi, dando seguito alle disposizioni della G.M., ha individuato la suddetta cooperativa, con sede a Corleone e il cui presidente è il sig. Parisi Calogero, quale soggetto adatto ad eseguire i lavori di potatura straordinaria e di raccolta delle olive; “Lavoro e non solo, infatti da tempo si occupa della gestione e conduzione di terreni confiscati alla criminalità mafiosa ed è perfettamente in regola con le norme di riferimento.

L’Amministrazione, a lavori ultimati, ha deciso di devolvere in beneficenza le olive raccolte o l’olio ricavato direttamente a famiglie bisognose o a chi ne ha bisogno attraverso l’intervento di Parrocchie e/o Associazioni.

È cospicuo, nell’agrigentino, il patrimonio che lo Stato nel corso degli anni ha confiscato a Cosa Nostra.

Diversi gli immobili requisiti e affidati al Comune di Canicattì, circa una sessantina tra terreni, stabili, aziende, di cui gli ultimi dieci, poco meno di un anno fa.

Dopo l’attenzione un po’ tardiva al centenario uliveto, per il quale i mancati lavori di potatura hanno fatto rischiare un irreversibile deterioramento delle piante, si auspica una più tempestiva azione di programmazione, anche in collaborazione con il Centro Studi Pio La Torre con cui nel 2017 è stato siglato un protocollo d’intesa, per stabilire la destinazione degli altri immobili e provvederne agli affidamenti per fini utili alla Comunità.

 di Teresa Monaca

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