La voce di Impastato risuona ad Harvard
Lunedì 27 aprile, a quasi 37 anni dalla tragica fine del giornalista palermitano Peppino Impastato, vittima di un agguato mafioso, il regista friulano Ivan Vadori presenterà il suo documentario sulla figura del noto attivista antimafia, agli studenti dell'università di Harvard.
Grande soddisfazione per il nostro connazionale visto che, giunto alla sessantasettesima tappa del tour, il suo lungometraggio arriva nel tempio del sapere mondiale dove si sono laureati uomini illustri come Barack Obama, Bill Gates, John F. Kennedy, Benazir Bhutto, Theodore Roosevelt e 75 premi Nobel.
Il tour de “
Su richiesta della Prof. ssa Federica
Pedriali, Professor of Literary Metatheory and Modern Italian
Studies ad Harvard, il film di Vadori
arriva nella prestigiosa Università di Cambridge, Massachusetts (USA). La presentazione del documentario rientra in un progetto didattico della Prof.ssa Pedriali che riguarda “Vizi e Virtù
dell’Italia”.
“Sono molto emozionato – commenta
Vadori – del riconoscimento dell’Università di Harvard. Sarà una delle tappe più prestigiose del nostro
tour. Ad Harvard si sono laureati
uomini e donne celebri, 7 presidenti degli USA, più di 75 premi Nobel. La biblioteca Universitaria di Harvard
è la più grande al mondo con 15 milioni
di volumi e ci sarà anche il nostro documentario. È un sogno che diventa realtà. Il 27 aprile –
afferma il regista - coordinerò una lezione di 90 minuti in ateneo dove risponderò alle domande dei ragazzi
a seguito della proiezione de “
Il film è stato interamente autoprodotto dal regista friulano che si è avvalso di più di 30 professionisti della sua regione.
“Ci sono voluti circa due anni per dare vita al nostro documentario – continua
Vadori – non sono mancati
i momenti di sconforto
e fatica, ma quando
il lungometraggio è stato concluso
tutto è andato per il meglio. Tappa dopo tappa. Ho coinvolto
più di 550 persone
per la realizzazione e ho sfruttato
anche la rete per ottenere
finanziamenti attraverso il Crowdfunding. Ancora oggi la famiglia Impastato deve lottare per ricevere
finanziamenti per la propria attività. In rete –nella piattaforma di Indiegogo - c’è il loro
progetto che deve essere
assolutamente sostenuto. Mi auguro
che il presidente della Regione Sicilia,
Rosario Crocetta, mantenga la promessa fatta lo scorso 9 maggio 2014 - XXXVI anniversario della morte
di
Peppino Impastato-, dove
assicurava alla famiglia che il casolare in cui fu
ucciso Peppino sarebbe stato sequestrato. Ad oggi il proprietario – un facoltoso
farmacista di Cinisi – cerca di lucrare
sull’opera, chiedendo alla regione Sicilia
un’ingente somma di denaro.
Mi auguro quindi,
che la questione
si risolva il prima possibile. Il 9 maggio
prossimo anche io sarò a Cinisi
per manifestare al corteo”.
Durante la produzione del film, il giornalista Vadori ha vinto il Bando Factory
della Bcc di Manzano
conquistato con la
propria agenzia di comunicazione Eikon Agency (www.eikonagency.com).
“Per un anno avrò un mio ufficio nel prestigioso Palazzo Moretti
di Udine – conclude
Vadori – insieme ai miei collaboratori che spaziano in ogni arte della comunicazione. Puntiamo ad esportare il Made
in Italy nel mondo. Nella mia regione ci sono tanti talenti basti
pensare agli amici Laura Furci, Matteo Oleotto,
Pierpaolo Mittica, Alberto Fasulo che sono più famosi all’Estero che non in Italia.
Certamente la nostra tappa ad Harvard
è un riconoscimento internazionale che testimonia che la
strada che abbiamo
intrapreso è quella giusta. Il prossimo 14 maggio, il documentario giungerà alla tappa numero 68 e verrà presentato nell'Istituto Italiano de Cultura de Barcelona, in Spagna; mentre in autunno, con
E noi siciliani, che ci battiamo da una vita per far sì che la legalità faccia unicamente parte del nostro quotidiano, siamo grati a questo regista del Nord che con tanta abnegazione sta facendo conoscere al mondo la parte migliore dei figli della nostra isola affinchè non se ne spenga il ricordo.
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