"La Stranezza" con Ficarra e Picone nel nome di Pirandello
Cultura | 6 maggio 2022
Catania, Palermo, Trapani, Cefalù, Erice. Un vero e proprio tour di location siciliane. Un paesino toscano, Montalcino, piccolo centro in provincia di Siena, di recente ambientazione per alcune riprese del film “La Chimera” di Alice Rohrwacher. Queste i principali siti del nuovo film di Roberto Andò, il “pirandelliano” (ma soltanto per ispirazione), “La Stranezza”, le cui riprese sono appena finite. A Catania, sfondo sontuoso e irripetibile, l’immancabile e scenografica via Crociferi, sfarzoso centro storico barocco della città etnea, imprescindibile location di tanti celebri film, soprattutto in costume. A Montalcino, lunghe sequenze intorno alle stazioni ferroviarie di Torrenieri e di San Giovanni d’Asso (il tratto dell’antica linea ferroviaria). Il palermitano Roberto Andò (che non ha mai nascosto la sua predilizione per la letteratura) si conferma regista dalle scelte difficili, ardue, inusuali, anche stavolta sedotto e ispirato (almeno nell’icipit) dal celebre dramma di Luigi Pirandello, “Sei personaggi in cerca d’autore”, uno dei testi più amati e più rappresentati del grande drammaturgo agrigentino, il cui “pirandellismo” (l’influenza esercitata dalla sua opera fluviale nel cinema contemporaneo, anche indirettamente) non si è affatto esaurito e continua a suggestionare ed ammaliare le cinematografie del mondo intero. E qui sarà lo stesso scrittore ad apparire, in carne e ossa, interpretato dal poliedrico Toni Servillo, attore di punta del cinema nazionale. Altri protagonisti di questa “Stranezza” (appunto ispirata dall’opera teatrale dello scrittore siciliano) – giunta ora in fase di post-produzione, in distribuzione nelle sale nazionali probabilmente tra ottobre e novembre - oltre Servillo, Renato Carpentieri e un vero e proprio squadrone di noti attori siciliani, a partire dall’ormai notissimo duo comico Salvo Ficarra e Valentino Picone, Luigi Lo Cascio, Franz Cantalupo, Paolo Briguglia, fino ai catanesi Tuccio Musumeci, Marta Limoli, Tiziana Lodato, Totino La Matia, Laura Giordani e Donatella Finocchiaro, quest’ultime due di recente apprezzate protagoniste de “Le sorelle Macaluso” regia di Emma Dante. Tra gli altri attori anche Galatea Ranzi. E ancora tra i siciliani: Adele Tirante, Domenico Ciaramidaro, Giuseppe Palazzolo, Giorgio Vespertino, Anita Pititto, Aldo Failla, Giuseppe Passarello, Massimiliano Nicosia, Sergio Lo Verde e il piccolo Lorenzo. Ambientato nel 1920, anno in cui Luigi Pirandello, durante un viaggio in Sicilia conosce gli ignoti teatranti Onofrio Principato e Sebastiano Vella (Salvo Ficarra e Valentino Picone), due guitti di una compagnia filodrammatica in male arnese. Un incontro fortuito che avrà impensabili conseguenze. Non poche saranno, infatti, si legge in uno scarno comunicato, le sorprese scaturite da questo fortuito e fortunato confronto tra il geniale autore e i due attori. Pirandello, insomma (le cui fortune cinematografiche datano dai primi anni ‘20 del secolo scorso), avrebbe tratto suggerimento per la sua opera proprio da quest’incontro occasionale con i due guitti. Questa l’idea di fondo su cui Andò ha sviluppato la sceneggiatura del film, insieme ai noti registi, scrittori e sceneggiatori Massimo Gaudioso e Ugo Chiti. “La stranezza” è prodotto da Attilio De Razza e Angelo Barbagallo per Bibi Film, Tramp Limited, Medusa Film, Rai Cinema e in collaborazione con Prime Video. Una inaffondabile corazzata produttiva, che senz’altro assicurerà al film un’adeguata distribuzione. (La Sicilia)
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