La Sicilia più eccentrica nelle foto curiose di Totò Castelli

Cultura | 13 dicembre 2020
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Dalla “via Pizza” alla melanzana con le corna, l’obiettivo fotografico ha colto immagini insolite (scritte, accoppiate di manifesti a carattere commerciale e politico, stranezze della natura e in particolare gli “inviti” dei proprietari di garage e porte a non sostare davanti agli ingressi). Nel libro “Fotò, foto curiose di Totò Castelli” il lettore trova immagini che portano al sorriso.  Tutte. Perchè il sorriso è il titolo principale nel libro della vita di Totò Castelli. Tra i suoi sogni la realizzazione a Ribera del “Museo del…riso”, dedicato alle foto per sorridere realizzate da fotoamatori italiani e la realizzazione nella villa comunale di Ribera, città natale di Francesco Crispi, di un “sognatoio pubblico”. 

Del libro Adriano Mascarella scrive: “Lo potevo fare anch’io”, verrebbe da dire guardando una delle foto curiose di questo volume. “Lo potevo fare anch’io” verrebbe da dire di fronte ai 90 barattoli di conserva contenente le feci di Piero Manzoni, ciascuno con un’etichetta multilingua che non lascia dubbi: “Merda d’artista”. Francesco Bonami spiega che l’”arte contemporanea” siamo noi, così come ci vediamo oggi nello specchio del presente, racconta Adriano Mascarella.  una raccolta di immagini fotografiche realizzate in Sicilia e che fanno parte integrante delle mostre fotografiche “Muràlia”, “La fruttuosa diversità” e “Letteratura delle saracinesche”. Tutti avremmo potuto immortalare un garage con la più bizzarra delle scritte che invita (o minaccia!) a non sostare davanti - continua Mascarella -. O fotografare i frutti più strani, i cartelli più strampalati, gli avvisi con più errori. O sorprendere gli animali nei momenti più indiscreti. Invece no, lo ha fatto Totò Castelli che ha sempre la macchina fotografica appresso e che ha avuto l’idea prima di noi. Con aria distratta, e con pochi riguardi per la tecnica celle immagini, scatta una foto su cui ridere e – perché no? – riflettere.


L'autore

Totò Castelli, nato a Racalmuto nel 1950, dal ’58 residente a Ribera, giornalista pubblicista, per circa 46 anni corrispondente da Ribera e hinterland del Giornale di Sicilia, ha collaborato con “L’Amico del Popolo”, “Scelta”, con il settimanale riberese “Momenti”, con diverse testate radiotelevisive (Teleacras, Teleradio Monte Kronio, Teleradio Sciacca, Radio Teletorre Ribera), ha diretto per circa dieci anni il quindicinale “Ribera, città del riso”. Ha svolto anche un’intensa attività poetica, vincendo per due anni di seguito il premio nazionale “Giuseppe Ganduscio, una poesia per la pace”.




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