'La scuola non si ferma', dietro le quinte della dad

Cultura | 7 settembre 2021
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 Come hanno vissuto i mesi della pandemia le studentesse, gli studenti, i docenti, i dirigenti scolastici, il personale, i genitori? Cosa è successo davvero dietro le quinte della dad? Cosa è andato perso, cosa è stato costruito? A raccontarlo, in un libro-diario di chi la scuola la vive e la costruisce ogni giorno, è Alessandra Migliozzi, giornalista e da diverse legislature capo ufficio stampa del ministero dell’Istruzione. 

La scuola non si ferma è un racconto corale che parte dal primo lockdown, dallo shock delle prime settimane e percorre, come in un cortometraggio, la ripartenza e gli sforzi fatti per rispondere all’emergenza. Da Bergamo a Palermo, pagina dopo pagina, si delinea l’immagine di una scuola che ha cercato di raccogliere le sfide poste dalla pandemia, modificando in poco tempo le proprie abitudini e dimostrando di avere «coraggio e competenze di alto livello». Una scuola che, anche se a velocità diverse, ha cercato di rigenerarsi. Il libro di Migliozzi, viene sottolineato in una nota, ripercorre questa trasformazione e mette il punto sulla capacità del mondo dell’Istruzione di guardare oltre l’emergenza e immaginare il proprio futuro. In questo 'diariò collettivo gli studenti raccontano i momenti di sconforto vissuti, le cose perse (dalle gite scolastiche alle feste per i 18 anni), ma anche la voglia di farcela e reagire. Come quella di Antonino, che ha cominciato a perdere la vista in piena pandemia, ma non si è arreso: ha imparato il braille per portare avanti la sua grande passione, la musica; di Aron, primo studente di un Istituto tecnico sul podio delle Olimpiadi di Filosofia del ministero dell’Istruzione, vinte in piena emergenza; di Giovanna che «nel mezzo del cammin della sua vita», ha trovato in Dante una stella polare, un punto di riferimento per lasciarsi alle spalle il Covid e l’amarezza di non poter frequentare la scuola in presenza.

Aprono il volume gli interventi del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, della vice direttrice generale dell’Unesco con delega all’Education Stefania Giannini e del presidente Indire e Chairman European Schoolnet Giovanni Biondi, che ricordano le difficoltà vissute a livello globale, in quello che definiscono un periodo «senza precedenti», e tracciano prospettive per il dopo-pandemia. «L'emergenza sanitaria - spiega l’autrice - ha riportato il tema dell’Istruzione al centro del dibattito nazionale, restituendo alla scuola una centralità che aveva perduto. Il Paese ha capito quanto la scuola sia un suo centro nevralgico. Archiviare la fase dell’emergenza, senza sfruttare la spinta innovativa che è nata in questi mesi, sarebbe una grave mancanza. Le risorse europee previste per la ripresa sono una grande occasione, che può contare sulle energie positive messe in moto da tanti Istituti. Quelle che racconto - prosegue - sono storie che parlano di coraggio, fiducia, capacità di attuazione, di un’Italia positiva e in movimento che ha già avviato quel cambiamento di cui c'è bisogno e di cui da tempo si sta parlando». 'La scuola non si fermà sarà disponibile dall’8 settembre nel catalogo del Gruppo Editoriale La Scuola SEI, ma la sua narrazione non si fermerà: con la riapertura delle scuole diventerà un racconto vivo sui territori, con un mini-tour in partenza da Roma il 16 settembre in alcuni degli Istituti protagonisti del volume, e continuerà poi con uno spazio online che continuerà a raccogliere le testimonianze delle scuole, per dare voce a chi sta ripartendo, sta innovando, sta anticipando quelle riforme che i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza consentiranno di fare a livello nazionale. 



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