La pericolosa mortalità dell'università di Palermo

Giovani | 6 maggio 2016
Condividi su WhatsApp Twitter

Solo 35 studenti su cento dell’Università di Palermo concludono il percorso di laurea in corso e coloro che riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro, anche diversi anni dopo il conseguimento del titolo accademico, guadagnano in media poco più di mille euro al mese. I dati che tratteggiano il profilo dei laureati palermitani e della loro condizione occupazionale sono contenuti nel XVIII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati italiani, curato dal consorzio AlmaLaurea.

Secondo l’indagine sul Profilo, che ha riguardato 7.876 laureati nel 2015 – 4.291 di primo livello, 1.969 magistrali biennali e 1.357 a ciclo unico, mentre 259 sono laureati pre-riforma o del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria – gli studenti dell’ateneo palermitano raggiungono l’agognato titolo oltre i tempi previsti dal ciclo di studi. L’età media alla laurea è, infatti, di 26,8 anni (25,5 anni per i laureati di primo livello e 28,3 anni per i magistrali biennali), un dato su cui incide anche il ritardo nell’immatricolazione rispetto al conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore. I tempi più lenti per il raggiungimento del traguardo, però, non garantiscono risultati migliori: il voto medio di laurea è 104,7 su 110 (nello specifico, 101,2 per i laureati di primo livello e 110,5 per i magistrali biennali). Durante il corso di studi, sono il 60% dei laureati coloro che hanno svolto dei tirocini formativi (69% tra i laureati della triennale e il 52% tra i laureati alla specialistica) e il 48% coloro che sono stati impegnati in attività lavorative (47% tra i laureati di primo livello e il 55% tra i magistrali biennali), mentre solo il 9% ha fatto una esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea (l’Erasmus in primis). Restando in una dimensione internazionale, l’indagine rivela che la quota di laureati di cittadinanza estera presso l’università del capoluogo siciliano è pari allo 0,7%: lo 0,4% tra i triennali e l’1,9% tra i magistrali biennali.

L’analisi sulla Condizione occupazionale ha interessato complessivamente 13.366 laureati dell’Università di Palermo. In particolare, sono stati intervistati coloro che hanno conseguito il titolo triennale e magistrale biennale nel 2014, i laureati ai corsi specialistici del 2012 e i “dottori” del 2010. Il tasso di un occupazione varia dal 46% al 72%. Il 76% di coloro che lavorano è inserito nel settore privato, mentre il 19% nel pubblico. Il 5% lavora nel non-profit. Il settore dei servizi assorbe l’83% degli occupati, mentre l’industria ne accoglie il 15%.


 di Alida Federico

Ultimi articoli

« Articoli precedenti