La crisi approda nei tribunali: boom di sfratti e fallimenti

Economia | 5 gennaio 2015
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L'onda lunga della crisi arriva nelle aule dei tribunali e continua a segnare preoccupanti tendenze al rilazo nei contenziosi civili più direttamente legati alla congiuntura.

Così, si annunciano a fine 2014 quasi il 30% di fallimenti dichiarati in più rispetto al 2011, insieme a un aumento del 21% di ricorsi per decreto ingiuntivo e a un incremento del 46% negli sfratti per morosità di abitazioni. Dati che emergono dalla rilevazione del Sole 24 Ore del Lunedì su un campione di 56 tribunali italiani.

Il flusso delle procedure al 30 giugno 2014 - proiettato alla fine dell' anno - mostra una situazione in cui non sembra fermarsi il progressivo deterioramento dei bilanci aziendali, dei conti familiari e della qualità del credito in generale.

Dell' Oste, Maglione, Nariello pagina 3 L' andamento delle cause nel monitoraggio del Sole 24 Ore su un campione di 56 tribunali Quasi il 30% di fallimenti dichiarati in più rispetto al 2011. Il 21% di ricorsi per decreto ingiuntivo. E il 46% di sfratti per morosità di abitazioni. La crisi si vede anche dalle cause che finiscono sulle scrivanie di giudici e cancellieri, rilevate dal monitoraggio del Sole 24 Ore del Lunedì su un campione di 56 tribunali italiani.

Il flusso delle procedure al 30 giugno 2014 - proiettato alla fine dell' anno - mostra una situazione in cui non sembra fermarsi il progressivo deterioramento dei bilanci aziendali, dei conti familiari e della qualità del credito in generale.

Dai tribunali non arriva una misura "scientifica" come quelle del Pil, della produzione industriale o della disoccupazione, ma un' immagine che permette di cogliere le tendenze di fondo.

Il trend dei fallimenti Per cominciare, si possono confrontare le istanze dei creditori con i fallimenti effettivamente dichiarati dal tribunale. Su base annua il trend di aumento è allineato, ma se si guarda al 2011 si vede che le istanze sono cresciute del 21% e le sentenze del 29 per cento. Come dire: diminuisce il numero delle imprese che riescono a uscire indenni dall' avvio della procedura.

L' andamento delle richieste di concordato risente invece della disciplina del concordato con riserva, introdotto l' 11 settembre 2012 accanto a quello tradizionale. All' inizio c' è stato un boom di istanze per la nuova procedura, che permette di presentare la domanda in bianco, riservandosi di depositare il piano, la proposta e la documentazione in un secondo momento indicato dal giudice, fino a sei mesi dopo. Poi già nella seconda parte del 2013 il flusso è rallentato, con la stretta sui controlli e la possibilità per il giudice di nominare fin da subito il commissario giudiziale.

Il bilancio nelle città A Roma le procedure concorsuali sono aumentate del 35% sul 2011, contando i fallimenti richiesti e dichiarati, oltre alle domande di concordato. Uno degli incrementi più elevati tra i grandi tribunali. «Significa che le imprese sono in forte sofferenza e provano la via concorsuale o passano direttamente al fallimento», commenta il presidente degli avvocati romani, Mauro Vaglio. «Si può pensare - afferma - che incida anche la forte presenza di grandi imprese, le cui crisi si portano dietro tutto l' indotto, incluse le aziende sane. Senza contare il nodo, molto sentito a Roma, dei ritardati pagamenti della Pa. Per ora non ci sono segnali di un' inversione di tendenza».

A Milano un peso rilevante nelle attività del tribunale «lo occupano le procedure concorsuali - spiega Cesare De Sapia, presidente delle sezioni fallimentare (II) ed esecuzioni (III) del foro milanese -, una strada divenuta ancora più laboriosa da gestire e che, talvolta, viene scelta anche solo per prendere tempo. Poi, però, se non arrivano i risultati sperati, i tentativi si tramutano in fallimenti. Su questo fronte, quindi, non si può escludere una nuova ondata di procedimenti».

Anche a Torino gli addetti ai lavori non escludono rischi di peggioramento, nonostante un numero di fallimenti poco superiore al 2011 (+6%). Osserva il presidente dell' Ordine degli avvocati, Mario Napoli: «Nell' esperienza quotidiana vediamo che prima di arrivare alla via giudiziale, le imprese tentano sempre di più tutte le opzioni possibili per ristrutturare il debito. Anche perché costi e tempi di concordati e fallimenti sono onerosi. Una parte dell' iceberg, dunque, non si vede, ma nei casi in cui questi tentativi non andassero a buon fine, potrebbe esserci una nuova impennata di procedure».

Sfratti e decreti ingiuntivi In termini percentuali, l' aumento maggiore nel periodo 2011-14 è quello degli sfratti per morosità delle abitazioni, che crescono del 46% nei tribunali monitorati dal Sole 24 Ore. Un chiaro segnale di come la crisi si trasferisca dalle imprese alle famiglie, finendo per colpire soprattutto le fasce più deboli. E sul punto va registrata anche, almeno per ora, la mancata proroga da parte del Milleproroghe. Ma c' è un altro dato che suona come un campanello d' allarme: il balzo del 21% dei ricorsi per decreto ingiuntivo - il caso tipico dei debiti documentati e non pagati - che si accompagna all' aumento delle opposizioni alle esecuzioni immobiliari e alla sostanziale stabilità delle opposizioni a quelle mobiliari.

Sommando debiti e sfratti, ad esempio, le procedure sono più che raddoppiate in quattro anni a Catania. «Le condizioni socio-economiche sono precipitate, con chiusura di esercizi commerciali, attività artigianali e piccole imprese, anche individuali», rileva Bruno Di Marco, presidente del tribunale siciliano. «I tantissimi decreti ingiuntivi - continua - sono il segnale di una situazione di sofferenza e innescano un meccanismo a catena, con i soggetti che si rincorrono per recuperare i propri crediti». Mentre da Milano il giudice De Sapia osserva come le nuove norme introdotte con il Dl Giustizia siano destinate, in prospettiva, a riflettersi anche sull' esito delle procedure esecutive: «La riforma appena introdotta permetterà l' accesso a banche dati su beni e crediti dei debitori, portando più richieste di azioni esecutive ma anche una loro maggiore efficacia».(IlSole24Ore)



 di Cristiano Dell'Oste, Valentina Maglione e Francesco Nariello.

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