La corruzione linguaggio delle organizzazioni criminali

7 febbraio 2020
Condividi su WhatsApp Twitter


Cosa intendiamo quando parliamo di corruzione? Quanto questo fenomeno ci riguarda in maniera diretta? E qual è il rapporto che intercorre tra mafia e corruzione?

L’art. 31 del codice penale dispone che: Il pubblico ufficiale, che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da tre a otto anni.”
La corruzione quindi, anzi tutto, è considerata un reato ed è per questo punita come tale. Le ‘funzioni’ prese in considerazione sono tanto quelle amministrative quanto quelle giudiziarie e legislative. Sono quindi da considerarsi come corrotti anche tutti quei comportamenti che violano e non risultano conformi ai doveri delle istituzioni. Trattandosi di un reato del benessere, la corruzione non può essere esercitata attraverso la miseria ma soltanto attraverso la ricchezza e il potere ed è l’unico reato in cui è la vittima a riceverne un beneficio, seppur illecito. Gli strumenti maggiormente utilizzati dalla corruzione sono accordi illeciti stipulati attraverso un pagamento in denaro, un posto di lavoro o, talvolta, addirittura pagamenti con prestazioni sessuali.
Nonostante spesso ci venga presentato come tale in realtà il fenomeno della corruzione trova la sua espressione anche nella vita di tutti i giorni ed è quindi possibile esserne delle inconsapevoli vittime. Infatti secondo un’ indagine Istat riportata dal noto giornale ‘La Repubblica’ quasi otto su cento famiglie "almeno una volta nella vita hanno ricevuto richieste di denaro, favori, regali o altro in cambio di servizi o agevolazioni di vario tipo". Tra gli ambiti più comuni colpiti dalla corruzione ricordiamo: i lavori pubblici, in particolare modo per quanto riguarda la manutenzione, il ciclo dei rifiuti, il settore sanitario e i servizi giudiziari e finanziari. Gli indagati sono quindi di frequente dirigenti, dipendenti, funzionari, sindaci, assessori e, addirittura, i pubblici ufficiali.
Inoltre, in Italia, le regioni protagoniste del fenomeno della corruzione dal 2016 al 2019 sono state la Sicilia, la Campania, la Puglia, la Calabria e il Lazio.
Questo fenomeno, come la mafia, si serve di attività finalizzate al guadagno di beni illeciti e compromette la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Nonostante la loro diversità, tra questi due reati intercorre sicuramente un profondo legame. Può esservi, infatti, corruzione senza la mafia ma non può esservi mafia senza corruzione. In genere la mafia è presente nei paesi in cui vi è stato un ritardo nella fine del feudalesimo ed è più debole il senso dello Stato a dispetto della presenza della corruzione, che risulta invece più forte.
Ciò che può davvero fare la differenza, ogni giorno, è la consapevolezza della presenza di questo fenomeno e la volontà da parte dei cittadini di mobilitarsi per contrastarlo. Dobbiamo essere noi i primi ad evitare quelle che sono ‘le vie più semplici’ per raggiungere i nostri obiettivi. Dobbiamo essere noi ad accettare soltanto ciò che davvero ci spetta. Dobbiamo essere noi i primi
honesti, uomini degni di onore. Dobbiamo essere noi a voler conoscere sempre, per non essere ‘ciechi’ di fronte a fenomeni che ci riguardano in prima persona. E dobbiamo continuare ad avere la speranza che, un giorno, proprio grazie al contributo di ciascuno di noi, le cose possano davvero migliorare.

Sharon Scozzaro e Miriam Russotto

Classe IV A Liceo Classico “Virgilio” Mussomeli



Ultimi articoli

« Articoli precedenti