L'impegno di Sassoli per la Sicilia e contro le mafie

Società | 11 gennaio 2022
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“Pio La Torre ci ha insegnato che le mafie possono essere sconfitte quando le forze migliori di una comunità si uniscono, quando le nostre intelligenze riescono a perfezionare dei meccanismi di contrasto. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di partecipazione, di dialogo, di collaborazione e oggi con gli stessi strumenti ed i fondi messi a disposizione dobbiamo cogliere ...l'opportunità di progettare una nuova Europa che sia più giusta e più rivolta al futuro.” In questo passo del messaggio tutt'altro che rituale che il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli inviò in occasione della manifestazione per la ricorrenza dell'assassinio politico-mafioso di Pio La Torre e Rosario Di Salvo sta la cifra di un uomo che ha fatto della democrazia, della battaglia per la legalità, della costruzione di un'Europa solidale i pilastri fondamentale della sua vita. 

Uno degli ultimi post sulla sua pagina Facebook è stato dedicato, lo scorso 6 gennaio, al 42° anniversario dell'assassinio di Piersanti Mattarella che “era impegnato contro la mafia e voleva profondamente rinnovare la vita politica siciliana: fu ucciso per questa sua tenace volontà.” L'attenzione alla lotta contro la criminalità organizzata è stata del resto una costante del suo impegno: ancora nel settembre 2021 ha dichiarato che contrastare le mafie deve essere una priorità dell'agenda europea perché essa “continua rappresentare una minaccia per le nostre imprese, per le istituzioni, per la nostra economia”. 

 Nato a Firenze ma trasferitosi giovanissimo a Roma, David Sassoli ha cominciato, subito dopo il Liceo, una carriera giornalistica che lo ha condotto a diventare un “volto televisivo” prima occupandosi con il TG3 delle stragi di mafia del 1992 e 1993 e poi con ruoli sempre più significativi, fino all'incarico di vicedirettore del TG1. Nell'attività professionale fu anche protagonista dell'associazionismo giornalistico: presidente della Federazione della Stampa Romana, ha partecipato alla Fondazione di Articolo 21. Di formazione cattolica, dallo scoutismo della gioventù giunse a partecipare all'esperienza della Lega democratica, il gruppo animato dagli intellettuali di punta della cultura del cattolicesimo democratico da Pietro Scoppola, ad Achille Ardigò, a Paolo Prodi, al giurista Roberto Ruffilli ucciso nell'aprile 1988 dalle Brigate Rosse. 

 Eletto al Parlamento Europeo nel 2009, era stato rieletto nelle successive legislature ed era diventato presidente dell'Assemblea nel 2019. La sua presidenza si è trovata ad affrontare lo tsunami prodotta dalla pandemia, ma senza dubbio il Parlamento Europeo è stato tra le assemblee elettive il più veloce ad utilizzare le tecnologie della comunicazione per consentire ai parlamentari di continuare a svolgere pienamente il proprio ruolo. Piace sottolineare la sua attenzione alle questioni attinenti al rapporto tra l'Europa ed il Mezzogiorno d'Italia. “Con il Next generation UE- ebbe ad affermare- possiamo abbandonare la retorica sbagliata del Sud come gigantesco villaggio vacanze permanente...Non c'è crescita senza industria... penso ad alcuni distretti che sono vere eccellenze che possono essere motori non solo del Mezzogiorno ma anche dell'Italia e dell'Europa”. Il suo mandato sarebbe scaduto tra qualche giorno ma già a metà dicembre Sassoli aveva fatto sapere che non si sarebbe candidato per un eventuale secondo mandato. 

 Mancherà all'Italia il garbo personale e la rettitudine istituzionale di un dirigente politico di ampia e generosa visione e di estrema correttezza personale, che sarebbe stato prezioso in un momento così difficile per il nostro paese e per L'Unione Europea. Il suo rapporto con il Centro Studi Pio La Torre si consolidò anche in occasione della cortese risposta che nell'ottobre del 2019 dette alla lettera di Vito Lo Monaco e Pippo Di Vita (presidente del CELM) sulla opportunità di inserire chiari riferimenti all'istruzione ed alla ricerca al portafoglio del Commissario Europeo Mariya Gabriel. Alla comunità che si raccoglie attorno al Centro Pio La Torre viene meno un interlocutore importante ed un amico sincero. Le più sentite condoglianze alla moglie ed ai figli. Ti sia lieve la terra, caro David.

Lo ricordiamo con  le sue stesse parole che potete riascoltare qui: https://www.youtube.com/watch?v=HqiE5sXpINA pronunciate in occasione del 39/mo anniversario dell'uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo il 30 aprile 2021.

Franco Garufi



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