L'Europa solidale e i migranti, aumentano le richieste di protezione

Società | 19 dicembre 2020
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Nel terzo trimestre del 2020 si è registrato un aumento del 132%, rispetto al trimestre precedente, del numero di richiedenti asilo che hanno presentato per la prima volta domanda di protezione internazionale negli stati dell’Unione europea. Secondo i dati di Eurostat pubblicati il 17 dicembre, sono circa 111.700 le domande dei richiedenti asilo che, nonostante l’incremento, sono in numero inferiore rispetto a quelle dello stesso trimestre dell’anno precedente, quando si erano raggiunte 159.900 richieste. I siriani si confermano il gruppo più numeroso in cerca di protezione internazionale nell’Unione europea con 18.100 nuove richieste. Seguono gli afgani con 11.200 richiedenti per la prima volta e i venezuelani con 9.600. Le tre nazionalità, nel complesso, rappresentano il 35% di coloro che per la prima volta hanno fatto richiesta di protezione nel trimestre considerato. Il numero più alto di nuove richieste di protezione negli Stati membri dell’Unione europea si è registrato in Germania: 27.200 richiedenti asilo, che rappresentano il 24% del totale dei nuovi richiedenti. Si distacca di poco il numero di nuovi richiedenti in Spagna, pari a 26.900. La Francia, al terzo posto tra i paesi europei con più richieste, ha raggiunto 21.700 domande, pari al 19%. I tre paesi insieme rappresentano, nel trimestre in esame, il 68% di tutti i nuovi richiedenti asilo dell’Unione europea. Sebbene le maggiori richieste, in valore assoluto, hanno riguardato Germania, Spagna e Francia, il tasso più elevato dei nuovi richiedenti asilo rispetto alla popolazione di ciascuno Stato membro si è avuto a Cipro (1.848 nuovi richiedenti asilo per milione di abitanti), Malta (1.320) e Grecia (799). Al contrario, i tassi più bassi sono stati osservati in Ungheria (1 richiedente per milione di abitanti), Polonia (8) ed Estonia (9). Accanto ai numeri dei nuovi richiedenti asilo, Eurostat pubblica quelli delle domande di protezione internazionale pendenti nell’Unione europea, cioè quelle ancora all'esame delle autorità nazionali competenti. Si tratta di quasi 800.000 domande di protezione, con un calo del 14% rispetto al terzo trimestre del 2019 e del 6% rispetto al secondo trimestre del 2020. Sono i paesi con maggiori richieste di asilo ad avere, per riflesso, un numero più elevato di domande in sospeso. Alla fine di settembre la Germania deteneva la quota più alta nell’Unione europea con 268.200 (34% del totale dell’UE), seguita dalla Francia con 154.300 di domande ancora in esame (20%), dalla Spagna con 101.100 (13%) e dalla Grecia con 75.700 (10%).
 di Alida Federico

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