L'epopea migrante rivive nel centro di Palermo
Spettacoli itineranti per raccontare le migrazioni attraverso i classici per le vie di Palermo. Comincia con “Eschilo ai Vespri. Le supplici” il 17 maggio nella piazza Croce dei Vespri (di fronte alla Galleria d’Arte Moderna) la rassegna “I classici in strada. La condizione migrante”. La manifestazione culturale, organizzata dal Teatro Atlante, è supportata dal Comune di Palermo, dall’Ateneo cittadino (Dipartimento Culture e Società), da scuole di diverso ordine e grado (il liceo scientifico Benedetto Croce, il liceo scientifico Stanislao Cannizzaro, il Liceo classico Umberto I, l’IISS Enrico Medi, la scuola elementare Nicolò Garzilli) e dall’Associazione Volontariato Penitenziario (AS.VO.PE).
Preziosa Salatino attraverso gli spettacoli e la tecnica del teatro-forum coinvolgerà studenti, detenuti e pubblico nelle rappresentazioni. Alle Supplici, la cui realizzazione è curata dal liceo Umberto I e dal Medi, seguiranno “Virgilio a Ballarò” (il 24 maggio alle 18.30, nel Piazzale A. Mongitore all’Albergheria, a cura dei due licei scientifici e della scuola elementare Garzilli), e “Omero all’Ucciardone” rappresentato dai detenuti (il 30 maggio alle 10.00 presso il Teatro dell’Istituto penitenziario Ucciardone, con ingressi su invito). I costumi di scena sono stati realizzati con la collaborazione di allievi e insegnanti del Liceo artistico D. Almeyda.
“È per la strada, dentro i quartieri storici o negli angusti spazi del carcere Ucciardone che – affermano gli organizzatori - i grandi classici racconteranno le loro storie attraverso le voci dei ragazzi e dei bambini della città, degli studenti–detenuti.” Il tema dell’anno dei laboratori che coinvolgono scuole e carcere è la condizione migrante: “un tema di urgente attualità – aggiungono gli ideatori del percorso - individuato per saldare un ponte fra letteratura classica e realtà. Ecco perché la scelta di figure migranti come quelle delle Supplici di Eschilo o di un re forestiero e profugo che arriva dal mare come Enea”. Il teatro-forum mira ad un forte coinvolgimento anche degli abitanti dei quartieri, le cui piazze diverranno palcoscenico.
I ragazzi da semplici uditori trasformeranno i passanti in “spett-attori”, rendendoli parte attiva dello spettacolo. Inoltre, studenti e reclusi lavoreranno sugli stessi temi leggendo e mettendo in scena brani tratti dall’Iliade e dall’Odissea. Oltre ai laboratori gestiti dal Teatro Atlante, un percorso formativo composto da “lezioni migranti” aperte alla città si terrà a scuola e in carcere. Fondato nel 2006 da Emilio Ajovalasit e Preziosa Salatino, l’Associazione Teatro Atlante ha realizzato un’intensa attività di ricerca e produzione teatrale. L’attività artistica comprende spettacoli dedicati a bambini e ragazzi ed opere su tematiche sociali (immigrazione, reclusione, antimafia, discriminazione) realizzati attraverso un percorso di ricerca teatrale e culturale.
L’Associazione indaga la realtà attraverso il teatro e con diverse iniziative sul territorio lo trasporta tra le vie della città includendo nella rappresentazione i luoghi e le persone che la abitano. Tra le performance urbane già realizzate “Domani non vengo. Incursioni teatrali a Ballarò” parata spettacolo tra i vicoli del quartiere Albergheria (regia e conduzione dei laboratori di Emilio Ajovalasit, in collaborazione con l'Associazione di Promozione Sociale "Le Balate").
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