L'Ars istituisce la giornata della legalità: sarà il 30 aprile

Società | 7 agosto 2018
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L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha approvato il disegno di legge che istituisce la "Giornata regionale del ricordo e della legalità e del Forum permanente contro la mafia e la criminalità organizzata". Il testo indica come "Giornata della memoria" il 30 aprile, giorno che coincide con l'anniversario dell'omicidio dell'allora segretario del Pci Pio La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo.

Apprezziamo l'iniziativa dell'Ars di ricordare le vittime di mafia ogni 30 aprile, il giorno dell'uccisione di Pio La Torre, come simbolo di tutti i martiri caduti per il rispetto della legalità e il contrasto alle mafie”. Lo afferma il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco. “Il dirigente del Pci è stato ucciso per motivi politico mafiosi - continua Lo Monaco -, hanno voluto frenare l'azione di cambiamento politico sociale ed economico della Sicilia che era in atto. Così come tutti gli altri esponenti della società civile caduti in quegli anni”.

All’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana di oggi c'era, fra i vari punti, l’esame del disegno di legge sulla «istituzione della Giornata regionale del ricordo e della legalità e del Forum permanente contro la mafia e la criminalità organizzata». Il testo approvato ad unanimità dalla commissione Affari istituzionali indicava come «Giornata della memoria» il 30 aprile, giorno che coincide con l’anniversario dell’omicidio dell’allora segretario del Pci Pio La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo. Nel corso del dibattito d’aula, però, si è aperto uno «scontro» sul giorno scelto per celebrare questa ricorrenza.

Il capogruppo di Diventeràbellissima Alessandro Aricò ha criticato l’opportunità di indicare il 30 aprile «perché - ha detto - coincide con il giorno dell’omicidio di un prestigioso esponente della vita politica siciliana, quando invece la Giornata della memoria deve essere le giornata di tutti».

Aricò ha quindi proposto il 19 luglio, anniversario della strage di via d’Amelio nella quale furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo ha difeso la scelta del 30 aprile, ricordando fra l'altro che «Pio La Torre è stato anche parlamentare regionale». Giusy Savarino, esponente di Diventeràbellissima, ha "rilanciato» proponendo il 6 gennaio, anniversario dell’uccisione del presidente della Regione Piersanti Mattarella, mentre il suo collega di partito Giorgio Assenza ha proposto «il primo sabato di maggio». Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia, ha chiesto di indicare il primo maggio, anniversario della strage di Portella della Ginestra. Al termine di questi interventi il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha rimesso la scelta all’aula, che ha approvato l'articolo 1 del ddl così come era stato votato dalla commissione, che indica la data del 30 aprile quale «Giornata della memoria».

 di Angelo Meli

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