L'amore per il legno e la musica sboccia sulle Madonie

Società | 31 ottobre 2020
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È la prima bottega liutara delle Madonie. Ad aprirla un giovane artista poliedrico, Mirco Inguaggiato, animato da due grandi passioni: quella per la lavorazione del legno e quella per la musica. E nella sua liuteria, a Petralia Sottana, le due passioni si mescolano e danno forma all’arte liutara.
I primi passi che hanno portato il giovane talento petralese ad aprire una bottega liutara affondano nelle sue radici familiari. “Non è difficile appassionarsi al legno quando si proviene da tre generazioni di falegnami”. Inizia così Mirco a raccontare la sua arte. “Io dovrei essere la quarta, anche se alla fine ho scelto di deviare un po’ la strada, ma rimanendo sempre sulla stessa. Sin da piccolo giocavo con le tavolette che trovavo nella falegnameria paterna. A poco a poco ho iniziato ad appassionarmi alla lavorazione del legno e a costruire oggettistica di vario tipo. La musica mi è sempre piaciuta. A sei anni circa mi insegnarono qualche accordo di chitarra e iniziai a strimpellare con la chitarra di mio padre. Con gli anni ho capito che avrei potuto unire le due passioni e così siamo arrivati tra ‘tira e molla’ ad oggi”.
D. Quando hai capito che la tua passione poteva diventare una professione?

R. Iniziai a costruire strumenti musicali in miniatura e continuai sempre suonando la chitarra da autodidatta. I primi strumenti suonanti, costruiti da autodidatta, furono le piffere e le zampogne. Iniziai poi la costruzione di un bouzouki, sempre da autodidatta, ma in quel momento capii che ci voleva un maestro che mi instradasse meglio perché ‘la liuteria non si può inventare’. Lì ho deciso, nel 2009, di frequentare la Scuola Maestri Liutai e Archettai di Gubbio e ne uscii diplomato dopo due anni.
D. Cosa realizzi nella tua liuteria?
R. Principalmente costruisco strumenti a Pizzico - chitarre classiche, acustiche e battenti, mandolini, mandole e varie - e ad Arco -violini, viole, ecc. Per passione personale ho costruito anche vari strumenti a fiato e a percussione. Ho ripreso con una fotocamera la realizzazione, passo a passo, di questi strumenti, creando una specie di documentario (CONGAS AND PERCUSSION - Construction by Inguaggiato Liuteria) che, successivamente, ho montato e caricato nel mio canale YouTube “Liuteria Inguaggiato”. Ho realizzato da solo il video sulla costruzione delle percussioni, dalle riprese al montaggio e alla musica. Gli strumenti vengono realizzati utilizzando legnami di prima scelta provenienti ormai da tutto il mondo e lavorati secondo le classiche tradizioni. Ad ogni strumento costruito viene allegato un certificato che ne descrive tutte le caratteristiche.

D. Nel tuo lavoro, ti ispiri a un maestro liutaio in particolare?
R. Normalmente costruisco gli strumenti utilizzando progetti e forme altamente personali, soprattutto per gli strumenti a pizzico. Tuttavia, per quelli ad arco, spesso i clienti richiedono copie e riproduzioni di strumenti storici tipo “Amati” o “Guarneri del Gesù” e io li ripropongo.
D. Progetti per il futuro? Pensi, ad esempio, di realizzare dei corsi nella tua bottega per formare giovani del luogo a questa professione?
R. In passato ho insegnato in un corso per circa 7 mesi, facendo realizzare due violini ai ragazzi e facendoli lavorare con l’idea della “fabbrica antica”: ognuno costruiva il suo pezzo e poi lo strumento veniva assemblato. Mi piacerebbe tanto rifare questa esperienza o aprire qualche scuola. In qualsiasi modo la porta della mia bottega resta sempre aperta a chiunque voglia appassionarsi, anche se spesso non è facile trovare gente disposta a imparare, almeno nella nostra zona.
Il genio e la passione artistica di Mirco per l’arte liutaria ricordano quelle di Antonio Stradivari, liutaio cremonese che visse a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo e che realizzò numerosi strumenti a corde quali violini, viole, violoncelli, chitarre e arpe. Gli strumenti, i disegni, le forme e gli attrezzi utilizzati dal famoso liutaio per la realizzazione degli strumenti musicali sono oggi ospitati al museo del violino di Cremona. Chissà se un giorno anche il piccolo centro madonita, dove Mirco vive e lavora, diventerà un famoso luogo di valorizzazione e propulsione della cultura musicale, grazie all’entusiasmo contagioso del giovane liutaio siciliano.

 di Alida Federico

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