Italiani a bocca asciutta al Torino Film Festival

Cultura | 30 novembre 2015
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'Keeper' del belga Guillaume Senez è il miglior film di questa 33/ma edizione del Torino Film Festival. Questo esordio alla regia, che ricorda i Dardenne e con protagonista un portiere 15enne che incappa in un gol non previsto, quello della paternità, ha convinto la regia presieduta da Valerio Mastandrea. Premio Speciale della giuria, invece, all'argentino 'La Patotà di Santiago Mitre. Niente invece all'Italia che correva con ben quattro film su quindici. Anche 'La Patotà, che si è aggiudicato anche due premi collaterali, mette in scena come 'Keeper' una vita inadeguata, quella di Paulina (Dolores Fonzi che ha vinto il premio per la migliore attrice) una brillante avvocatessa di 28 anni che lascia tutto per seguire un progetto umanitario, ma le cose non andranno come aveva previsto. Doppio premio invece per il francese 'Coup de Chaud' di Raphael Jacoulot che si aggiudica appunto il premio del pubblico e quello di miglior attore andato a Karim Leklou. Ci troviamo in Francia nell'estate più calda del secolo e quando l'acqua inizia scarseggiare sale anche la tensione verso un ragazzo gitano, Joseph, perfetto capro espiatorio per la nevrosi che sta montando in questo paesino di campagna. Premio, infine, per la Miglior sceneggiatura, ex-aequo, al cinese 'A simple Goodbyè della figlia d'arte Degena Yun, storia triste e autobiografica, e al messicano 'Sopladora De Hojas' di Alejandro Iglesias Mendizabal. Il racconto, quest'ultimo, di tre adolescenti alle prese con il loro mondo mentre sono alla ricerca di chiavi scomparse. Per quanto riguarda i premi andati al Tff Doc, la Giuria composta da Maja Bogojevic, Leonardo Di Costanzo, Marie Losier ha indicato come Miglior film per l'Internazionale.doc l'algerino 'Fi Rassi Rond-Point' di Hassen Ferhani; il Premio Speciale della giuria al documentario portoghese 'Gipsofilà di Margarida Leitaocon, ritratto toccante di tre generazioni di donne a confronto. Per Italiana Doc. Miglior opera è risultata 'Il Solengò di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis mentre il Premio Speciale della Giuria è andato a 'La gente che restà di Maria Tilli La Giuria di Italiana.corti, ha assegnato i seguenti premi: il Premio Chicca Richelmy per il Miglior film a 'Le dossier de Mari S.', di Olivia Molnàr; Premio Speciale della giuria a 'La dolce casà, di Elisabetta Falanga Infine il Premio Fipresci è andato al film canadese 'Les loups' di Sophie Deraspe e quello Cipputi, ovvero il Miglior film sul mondo del lavoro, a 'Il successorè, di Mattia Epifani. Per l'Italia erano in corsa nella sezione principale ben quattro film: 'Colpa di comunismò, di Elisabetta Sgarbi; 'Mia madre fa l'attricè, di Mario Balsamo; 'I racconti dell'orsò, di Samuele Sestieri e Olmo Amato e 'Lo scambiò, di Salvo Cuccia.

Tutti i film premiati


Miglior film (€ 15.000) a:

KEEPER di Guillaume Senez (Belgio/Svizzera/Francia, 2015)

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Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (€ 7.000) a:

LA PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)

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Premio per la Miglior attrice a:

Dolores Fonzi per il film LA PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)

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Premio per il Miglior attore a:

Karim Leklou per il film COUP DE CHAUD di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)

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Premio per la Miglior sceneggiatura ex-aequo a:

A SIMPLE GOODBYE di Degena Yun (Cina, 2015)

e

SOPLADORA DE HOJAS di Alejandro Iglesias Mendizábal (Messico, 2015)

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Premio del pubblico a:

COUP DE CHAUD di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)

TFFdoc

INTERNAZIONALE.DOC

La Giuria di Internazionale.doc, composta da Maja Bogojevic, Leonardo Di Costanzo, Marie

Losier assegna i seguenti premi:

Miglior film per Internazionale.doc (€ 5.000) a:

FI RASSI ROND-POINT di Hassen Ferhani (Algeria/Francia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per la precisione, il rigore, la pertinenza delle scelte che permettono di trasformare un luogo di

lavoro duro e di morte in una serie di tableaux vivants colmi di delicatezza, ironia e calore

umano.

Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a:

GIPSOFILA di Margarida Leitão (Portogallo, 2015)

Con la seguente motivazione:

Un ritratto toccante e affettuoso della nonna dell’autrice e del suo rapporto con la nipote, che

illustra, con un umorismo superbamente sfaccettato, storie di contrasti, avventure, legami e

incomprensioni tra donne di tre generazioni diverse e trasferisce, con candida sincerità e

attraverso un approccio documentaristico minimalista da cinéma verité da parte della matura

cineasta Margarida Leitão, i momenti emotivamente intensi di felicità e di tristezza nella vita

delle donne.

ITALIANA.DOC

La Giuria di Italiana.doc, composta da Jonas Carpignano, Minnie Ferrara, Giovanni Giommi,

assegna i seguenti premi:

Miglior Film per Italiana.doc in collaborazione con Persol (€ 5.000) a:

IL SOLENGO di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (Italia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Il rincorrersi di ''voci di paese'' costituisce la struttura narrante di questo film perfettamente

riuscito. La rivincita nel documentario creativo delle "teste parlanti" che, come un coro tragico,

ci introducono alla storia di un uomo solitario e misterioso, scomparso chissà dove.

Fondamentale l'apporto della fotografia e della cura del suono, per la riuscita dell'intera opera.

Imprevisto e delizioso il finale a sorpresa, cardine intorno al quale ruota l'equilibrio della

narrazione.

Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a:

LA GENTE RESTA di Maria Tilli (Italia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per la capacità di raccontare la storia della famiglia Resta, la meravigliosa spontaneità dei

bambini, la vita delle donne, il lavoro degli uomini ed insieme una città che vive intensamente il

dibattito intorno alla fabbrica e al mare. Un film contestualizzato e convincente che trasporta lo

spettatore nei luoghi più nascosti di Taranto e che trasmette con sobrietà le paure e le speranze

di coloro che restano.

ITALIANA.CORTI

La Giuria di Italiana.corti, composta da Dente, François Farellacci, Tiziana Lo Porto, assegna i

seguenti premi:

Premio Chicca Richelmy per il Miglior film (€ 2.000 offerti da Associazione Chicca Richelmy) a:

LE DOSSIER DE MARI S. di Olivia Molnàr (Belgio, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per aver trasformato la molteplicità dei supporti e delle tecniche in un punto di forza e non di

dispersione. Per la riconoscibilità e personalità dello sguardo e l'utilizzo espressivo di suoni e

musiche. Perché ha dimostrato fiducia nella capacità del cinema di trasmettere emozioni e

raccontare storie.

Premio Speciale della giuria a:

LA DOLCE CASA di Elisabetta Falanga (Italia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per la sua capacità di ascolto e di dialogo con la realtà. Perché ha capito che la "prise de risque "

ė la premessa necessaria a qualsiasi sguardo documentaristico.

SPAZIO TORINO – CORTOMETRAGGI REALIZZATI DA REGISTI NATI O RESIDENTI IN PIEMONTE

Premio Achille Valdata per il Miglior cortometraggio in collaborazione con La Stampa – Torino

Sette a:

TRAM STORIES di Leone Balduzzi (Italia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per la modernità e l’ironia della messa in scena e la particolarità del montaggio.

PREMIO FIPRESCI

La Giuria del Premio Fipresci, composta da Kerem Akca, Gyözö Miklos Mátyás, Luca Pellegrini,

assegna il Premio per il Miglior film a:

LES LOUPS di Sophie Deraspe (Canada/Francia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Les loups è un viaggio terso e vero in territori che ci appaiono ancora sconosciuti. Sophie

Deraspe disegna i rapporti umani e ambientali con grande forza drammatica, trasforma la gelida

metafora ecologista in un caldo dramma familiare, senza forzature ma con sensibilità di donna e

d'autrice, sigillando così un cinema essenziale ed emotivo insieme.

PREMIO CIPPUTI

La Giuria, composta da Francesco Tullio Altan, Mariano Morace, Costanza Quatriglio assegna il

Premio Cipputi 2015 Miglior film sul mondo del lavoro a:

IL SUCCESSORE di Mattia Epifani (Italia, 2015)



I PREMI COLLATERALI

PREMIO SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts

La Giuria composta dagli allievi e dalle allieve del secondo anno del College di Cinema assegna il

premio

Miglior sceneggiatura di Torino 33 a:

SOPLADORA DE HOJAS di Alejandro Iglesias Mendizábal (Messico, 2015)

Con la seguente motivazione:

Chiavi sotto foglie secche. Adolescenti che perdono l’infanzia. Desideri malinconici. Belle

gambe. Un film irriverente, sincero, delicatamente ironico, profondamente semplice.

Poi, qué será será.

PREMIO ACHILLE VALDATA

La Giuria composta da 10 lettori di “Torino Sette” assegna il premio Miglior film di Torino 33 a:

LA PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per la tecnica narrativa, l’argomento forte e provocatorio trattato e la psicologia dei personaggi.

PREMIO AVANTI

La Giuria del Premio AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani) composta da

Danilo Monte (regista), Alessandro Uccelli (Cineforum), Andrea Zanoli (Lab 80 Film) propone,

per la distribuzione nel circuito culturale curata da Lab 80 film, il seguente film:

DUSTUR di Marco Santarelli (Italia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per la capacità di raccontare il fondamento umanistico delle costituzioni moderne e le

contraddizioni del processo democratico, con una forma cinematografica solida e coerente, che

riesce a superare limiti fisici e culturali, come il carcere, le sovrastrutture linguistiche e quelle

religiose.

Menzione speciale a:

VINCENZO DA CROSIA di Fabio Mollo (Italia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per aver portato alla luce una storia accantonata del nostro passato recente, dagli inattesi

risvolti umani, politici e poetici. Trattando con delicatezza un'imponente mole di materiale di

repertorio, il film trascina lo spettatore in uno stato di sospensione, a suo modo magica, circa la

veridicità dei fatti testimoniati.

PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI

Assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino), la cui Giuria, composta da Eliana Cantone,

Teodoro Cavalluzzo, Angela Dogliotti, Pierandrea Moiso, Carlo Griseri, assegna il Premio Gli

Occhiali di Gandhi al film:

DUSTUR di Marco Santarelli (Italia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Citando dal film: "Per creare una società buona gli individui devono essere in relazione,

consultarsi tra loro e agire in base ai propri accordi. Non si faccia discriminazione in base a

posizione sociale, ricchezza, fama, religione. Affinché la società si sviluppi culturalmente,

moralmente e sia coesa, è necessario che si proceda in accordo con l'opinione della

maggioranza, e che si avvicini alla classe dei più deboli e poveri, dialoghi con loro e prenda in

considerazione le loro richieste".

Menzione speciale a: LA PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per la rinuncia a una risposta violenta davanti ad una aggressione; benché risarcimento e

vendetta vengano offerti da più parti, la protagonista li rifiuta in favore di un percorso personale

di comprensione e di ricerca della verità, anche a costo di non essere sostenuta e compresa.

Menzione speciale a: IDEALISTEN di Christina Rosendahl (Danimarca, 2015)

Con la seguente motivazione:

Per l'esempio di giornalismo di pace applicato alla denuncia del rischio nucleare, spesso rimosso.

Pur non compiendo atti clamorosi, il protagonista diventa un eroe nella sua normale e ostinata

ricerca della verità.

La cerimonia di premiazione del premio Gli Occhiali di Gandhi si terrà presso la Sala “Poli” del

Centro Studi “Sereno Regis” in via Garibaldi 13 a Torino, alle ore 16.00 di sabato 28 novembre.

PREMIO INTERFEDI

La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il

patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Ada Treves (in

rappresentanza della Comunità Ebraica), Marco Fraschia (Chiesa Valdese), Beppe Valperga

(Comitato Interfedi) attribuisce la terza edizione del "Premio Interfedi - Premio per il rispetto

delle minoranze e per la laicità" a:

COUP DE CHAUD di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Con occhio lucido e distaccato racconta le difficoltà di integrazione e la fragilità dei rapporti

interpersonali all'interno di una piccola comunità rurale. La storia di un'estate anormale in cui la

natura stessa è protagonista e fa emergere tensioni e conflitti in una vicenda dove menzogna,

ipocrisia e pregiudizi convergono nella diffidenza verso un diverso, che non può essere altro che

vittima o assassino.

Menzione speciale a: FLOTEL EUROPA di Vladimir Tomic (Danimarca/Serbia, 2015)

Con la seguente motivazione:

Film importante e meritevole per la sua forza e per come costringe a soffermarsi su cosa sia in

realtà, in un contesto ed epoca particolari, la vita di migranti e profughi una volta raggiunto un

paese sicuro. L'impossibilità di integrarsi, vivendo su una nave ormeggiata, e la realtà di una vita

trascorsa ad attendere qualcosa che potrebbe non arrivare mai sono i temi di un documentario

disperato che è anche sguardo sul passato e quasi percorso di iniziazione.




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