Italiani a bocca asciutta al Torino Film Festival
'Keeper' del belga Guillaume Senez è il miglior film di questa 33/ma edizione del Torino Film Festival. Questo esordio alla regia, che ricorda i Dardenne e con protagonista un portiere 15enne che incappa in un gol non previsto, quello della paternità, ha convinto la regia presieduta da Valerio Mastandrea. Premio Speciale della giuria, invece, all'argentino 'La Patotà di Santiago Mitre. Niente invece all'Italia che correva con ben quattro film su quindici. Anche 'La Patotà, che si è aggiudicato anche due premi collaterali, mette in scena come 'Keeper' una vita inadeguata, quella di Paulina (Dolores Fonzi che ha vinto il premio per la migliore attrice) una brillante avvocatessa di 28 anni che lascia tutto per seguire un progetto umanitario, ma le cose non andranno come aveva previsto. Doppio premio invece per il francese 'Coup de Chaud' di Raphael Jacoulot che si aggiudica appunto il premio del pubblico e quello di miglior attore andato a Karim Leklou. Ci troviamo in Francia nell'estate più calda del secolo e quando l'acqua inizia scarseggiare sale anche la tensione verso un ragazzo gitano, Joseph, perfetto capro espiatorio per la nevrosi che sta montando in questo paesino di campagna. Premio, infine, per la Miglior sceneggiatura, ex-aequo, al cinese 'A simple Goodbyè della figlia d'arte Degena Yun, storia triste e autobiografica, e al messicano 'Sopladora De Hojas' di Alejandro Iglesias Mendizabal. Il racconto, quest'ultimo, di tre adolescenti alle prese con il loro mondo mentre sono alla ricerca di chiavi scomparse. Per quanto riguarda i premi andati al Tff Doc, la Giuria composta da Maja Bogojevic, Leonardo Di Costanzo, Marie Losier ha indicato come Miglior film per l'Internazionale.doc l'algerino 'Fi Rassi Rond-Point' di Hassen Ferhani; il Premio Speciale della giuria al documentario portoghese 'Gipsofilà di Margarida Leitaocon, ritratto toccante di tre generazioni di donne a confronto. Per Italiana Doc. Miglior opera è risultata 'Il Solengò di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis mentre il Premio Speciale della Giuria è andato a 'La gente che restà di Maria Tilli La Giuria di Italiana.corti, ha assegnato i seguenti premi: il Premio Chicca Richelmy per il Miglior film a 'Le dossier de Mari S.', di Olivia Molnàr; Premio Speciale della giuria a 'La dolce casà, di Elisabetta Falanga Infine il Premio Fipresci è andato al film canadese 'Les loups' di Sophie Deraspe e quello Cipputi, ovvero il Miglior film sul mondo del lavoro, a 'Il successorè, di Mattia Epifani. Per l'Italia erano in corsa nella sezione principale ben quattro film: 'Colpa di comunismò, di Elisabetta Sgarbi; 'Mia madre fa l'attricè, di Mario Balsamo; 'I racconti dell'orsò, di Samuele Sestieri e Olmo Amato e 'Lo scambiò, di Salvo Cuccia.
Tutti i film premiati
Miglior
film (€ 15.000) a:
KEEPER di Guillaume Senez (Belgio/Svizzera/Francia,
2015)
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Premio
Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (€
7.000) a:
LA PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia,
2015)
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Premio
per la Miglior attrice a:
Dolores
Fonzi per il film LA PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia,
2015)
---------------------------------------
Premio
per il Miglior attore a:
Karim
Leklou per il film COUP DE CHAUD di Raphaël
Jacoulot (Francia, 2015)
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Premio
per la Miglior sceneggiatura ex-aequo a:
A SIMPLE GOODBYE di Degena
Yun (Cina, 2015)
e
SOPLADORA DE HOJAS di Alejandro
Iglesias Mendizábal (Messico, 2015)
----------------------------------------------------
Premio
del pubblico a:
COUP DE CHAUD di Raphaël
Jacoulot (Francia, 2015)
TFFdoc
INTERNAZIONALE.DOC
La Giuria di Internazionale.doc,
composta da Maja Bogojevic,
Leonardo Di Costanzo, Marie
Losier
assegna i seguenti premi:
Miglior
film per Internazionale.doc (€ 5.000) a:
FI RASSI ROND-POINT di
Hassen Ferhani (Algeria/Francia, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Per la precisione,
il rigore, la pertinenza delle scelte che permettono di trasformare un luogo di
lavoro duro e di
morte in una serie di tableaux vivants colmi di delicatezza, ironia e calore
umano.
Premio
Speciale della giuria per Internazionale.doc a:
GIPSOFILA di Margarida Leitão (Portogallo,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Un ritratto
toccante e affettuoso della nonna dell’autrice e del suo rapporto con la
nipote, che
illustra, con un
umorismo superbamente sfaccettato, storie di contrasti, avventure, legami e
incomprensioni tra
donne di tre generazioni diverse e trasferisce, con candida sincerità e
attraverso un
approccio documentaristico minimalista da cinéma verité da parte della matura
cineasta Margarida
Leitão, i momenti emotivamente intensi di felicità e di tristezza nella vita
delle donne.
ITALIANA.DOC
La Giuria di Italiana.doc,
composta da Jonas Carpignano, Minnie Ferrara,
Giovanni Giommi,
assegna i seguenti
premi:
Miglior
Film per Italiana.doc in collaborazione con Persol
(€ 5.000) a:
IL SOLENGO di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (Italia,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Il rincorrersi di
''voci di paese'' costituisce la struttura narrante di questo film
perfettamente
riuscito. La
rivincita nel documentario creativo delle "teste parlanti" che, come
un coro tragico,
ci introducono alla
storia di un uomo solitario e misterioso, scomparso chissà dove.
Fondamentale
l'apporto della fotografia e della cura del suono, per la riuscita dell'intera
opera.
Imprevisto e
delizioso il finale a sorpresa, cardine intorno al quale ruota l'equilibrio della
narrazione.
Premio
Speciale della giuria per Italiana.doc a:
LA GENTE RESTA di Maria
Tilli (Italia, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Per la capacità di
raccontare la storia della famiglia Resta, la meravigliosa spontaneità dei
bambini, la vita
delle donne, il lavoro degli uomini ed insieme una città che vive intensamente
il
dibattito intorno
alla fabbrica e al mare. Un film contestualizzato e convincente che trasporta
lo
spettatore nei
luoghi più nascosti di Taranto e che trasmette con sobrietà le paure e le
speranze
di coloro che
restano.
ITALIANA.CORTI
La Giuria di Italiana.corti,
composta da Dente, François
Farellacci, Tiziana Lo Porto,
assegna i
seguenti premi:
Premio
Chicca Richelmy per il Miglior film (€ 2.000 offerti da Associazione Chicca
Richelmy) a:
LE DOSSIER DE MARI S.
di Olivia Molnàr (Belgio,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Per aver
trasformato la molteplicità dei supporti e delle tecniche in un punto di forza
e non di
dispersione. Per
la riconoscibilità e personalità dello sguardo e l'utilizzo espressivo di suoni
e
musiche. Perché ha
dimostrato fiducia nella capacità del cinema di trasmettere emozioni e
raccontare storie.
Premio
Speciale della giuria a:
LA DOLCE CASA di Elisabetta
Falanga (Italia, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Per la sua
capacità di ascolto e di dialogo con la realtà. Perché ha capito che la
"prise de risque "
ė la premessa
necessaria a qualsiasi sguardo documentaristico.
SPAZIO
TORINO – CORTOMETRAGGI REALIZZATI DA REGISTI NATI O RESIDENTI IN PIEMONTE
Premio Achille
Valdata per il Miglior cortometraggio in collaborazione con La
Stampa – Torino
Sette
a:
TRAM STORIES di Leone
Balduzzi (Italia, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Per la modernità e
l’ironia della messa in scena e la particolarità del montaggio.
PREMIO
FIPRESCI
La Giuria del
Premio Fipresci, composta da Kerem Akca,
Gyözö Miklos Mátyás, Luca Pellegrini,
assegna il Premio
per il Miglior film a:
LES LOUPS di Sophie Deraspe (Canada/Francia,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Les
loups è un viaggio terso e vero in territori che ci
appaiono ancora sconosciuti. Sophie
Deraspe disegna i
rapporti umani e ambientali con grande forza drammatica, trasforma la gelida
metafora
ecologista in un caldo dramma familiare, senza forzature ma con sensibilità di
donna e
d'autrice,
sigillando così un cinema essenziale ed emotivo insieme.
PREMIO
CIPPUTI
La Giuria,
composta da Francesco Tullio Altan,
Mariano Morace, Costanza Quatriglio assegna
il
Premio
Cipputi 2015 – Miglior film sul mondo del lavoro a:
IL SUCCESSORE di Mattia Epifani (Italia,
2015)
I PREMI COLLATERALI
PREMIO
SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts
La Giuria composta
dagli allievi e dalle allieve del secondo anno del College di Cinema assegna il
premio
Miglior
sceneggiatura di Torino 33 a:
SOPLADORA DE HOJAS di Alejandro
Iglesias Mendizábal (Messico, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Chiavi sotto
foglie secche. Adolescenti che perdono l’infanzia. Desideri malinconici. Belle
gambe. Un film
irriverente, sincero, delicatamente ironico, profondamente semplice.
Poi, qué será
será.
PREMIO
ACHILLE VALDATA
La Giuria composta
da 10 lettori di “Torino Sette” assegna il premio Miglior
film di Torino 33 a:
LA PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Per la tecnica
narrativa, l’argomento forte e provocatorio trattato e la psicologia dei
personaggi.
PREMIO
AVANTI
La Giuria del Premio
AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani) composta
da
Danilo
Monte (regista), Alessandro
Uccelli (Cineforum),
Andrea Zanoli (Lab 80 Film) propone,
per la
distribuzione nel circuito culturale curata da Lab 80 film, il seguente film:
DUSTUR di Marco Santarelli (Italia,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Per la capacità di
raccontare il fondamento umanistico delle costituzioni moderne e le
contraddizioni del
processo democratico, con una forma cinematografica solida e coerente, che
riesce a superare
limiti fisici e culturali, come il carcere, le sovrastrutture linguistiche e
quelle
religiose.
Menzione
speciale a:
VINCENZO DA CROSIA di Fabio
Mollo (Italia, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Per aver portato
alla luce una storia accantonata del nostro passato recente, dagli inattesi
risvolti umani,
politici e poetici. Trattando con delicatezza un'imponente mole di materiale di
repertorio, il
film trascina lo spettatore in uno stato di sospensione, a suo modo magica,
circa la
veridicità dei
fatti testimoniati.
PREMIO
GLI OCCHIALI DI GANDHI
Assegnato dal
Centro Studi “Sereno Regis” (Torino), la cui Giuria, composta da Eliana
Cantone,
Teodoro
Cavalluzzo, Angela Dogliotti, Pierandrea Moiso, Carlo Griseri, assegna
il Premio Gli
Occhiali
di Gandhi al film:
DUSTUR di Marco Santarelli (Italia,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Citando dal film:
"Per creare una società buona gli individui devono essere in relazione,
consultarsi tra
loro e agire in base ai propri accordi. Non si faccia discriminazione in base a
posizione sociale,
ricchezza, fama, religione. Affinché la società si sviluppi culturalmente,
moralmente e sia
coesa, è necessario che si proceda in accordo con l'opinione della
maggioranza, e che
si avvicini alla classe dei più deboli e poveri, dialoghi con loro e prenda in
considerazione le
loro richieste".
Menzione
speciale a: LA
PATOTA di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia,
2015)
Con la seguente
motivazione:
Per la rinuncia a
una risposta violenta davanti ad una aggressione; benché risarcimento e
vendetta vengano
offerti da più parti, la protagonista li rifiuta in favore di un percorso
personale
di comprensione e
di ricerca della verità, anche a costo di non essere sostenuta e compresa.
Menzione
speciale a: IDEALISTEN di
Christina Rosendahl (Danimarca, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Per l'esempio di
giornalismo di pace applicato alla denuncia del rischio nucleare, spesso
rimosso.
Pur non compiendo
atti clamorosi, il protagonista diventa un eroe nella sua normale e ostinata
ricerca della
verità.
La
cerimonia di premiazione del premio Gli Occhiali di Gandhi si terrà presso la
Sala “Poli” del
Centro
Studi “Sereno Regis” in via Garibaldi 13 a Torino, alle ore 16.00 di
sabato 28 novembre.
PREMIO
INTERFEDI
La Giuria
Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino,
con il
patrocinio del
Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Ada
Treves (in
rappresentanza
della Comunità Ebraica), Marco Fraschia (Chiesa
Valdese), Beppe Valperga
(Comitato
Interfedi) attribuisce la terza edizione del "Premio Interfedi - Premio
per il rispetto
delle minoranze e
per la laicità" a:
COUP DE CHAUD di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Con occhio lucido
e distaccato racconta le difficoltà di integrazione e la fragilità dei rapporti
interpersonali
all'interno di una piccola comunità rurale. La storia di un'estate anormale in
cui la
natura stessa è
protagonista e fa emergere tensioni e conflitti in una vicenda dove menzogna,
ipocrisia e
pregiudizi convergono nella diffidenza verso un diverso, che non può essere
altro che
vittima o
assassino.
Menzione
speciale a: FLOTEL EUROPA di
Vladimir Tomic (Danimarca/Serbia, 2015)
Con la seguente
motivazione:
Film importante e
meritevole per la sua forza e per come costringe a soffermarsi su cosa sia in
realtà, in un
contesto ed epoca particolari, la vita di migranti e profughi una volta
raggiunto un
paese sicuro.
L'impossibilità di integrarsi, vivendo su una nave ormeggiata, e la realtà di
una vita
trascorsa ad
attendere qualcosa che potrebbe non arrivare mai sono i temi di un documentario
disperato che è
anche sguardo sul passato e quasi percorso di iniziazione.
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