Istituti Tecnici Superiori, l’80% dei giovani lavora a un anno dal diploma

Giovani | 17 maggio 2019
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L80% dei diplomati (2.068), secondo i dati contenuti nel Monitoraggio nazionale 2019 della Formazione Terziaria Professionalizzante reso noto dall’Indire, ha trovato lavoro entro un anno dal diploma, nel 90% dei casi (1.860) in unarea coerente con il percorso di studi concluso. Del 20% dei non occupati o in altra condizione, il 10,3% non ha trovato lavoro, il 4,8% si è iscritto a un percorso universitario, il 2,1% è in tirocinio extracurricolare e il 2,8% è risultato irreperibile. La rilevazione si è concentrata sugli esiti occupazionali a dodici mesi dal diploma per le studentesse e gli studenti che hanno concluso i percorsi presso gli Istituti Tecnici Superiori fra il primo gennaio e il 31 dicembre 2017 e ha riguardato 139 percorsi ITS erogati da 73 Fondazioni ITS su 103 costituite, 3.367 iscritti e 2.601 diplomati. Gli Istituti Tecnici Superiori- ha detto il Ministro dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca, Marco Bussetti- ha rappresentano un segmento relativamente giovane del nostro sistema formativo, che ha già dimostrato di essere una punta di eccellenza: il numero degli iscritti a queste realtà aumenta di anno in anno, a testimonianza dellalta qualità dellofferta formativa e della garanzia di un quasi immediato ingresso nel mondo del lavoro”.

Quanto alle tipologie di contratto, il 49,3% degli occupati è stato assunto con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato: questa è stata la tipologia contrattuale più utilizzata in tutte le aree tecnologiche. Uniche due eccezioni Mobilità sostenibile, per la quale prevale il contratto a tempo indeterminato o lavoro autonomo in regime ordinario e Tecnologie dellinformazione e della comunicazione, area nella quale prevale lapprendistato. Le aree tecnologiche con le migliori performance occupazionali sono Mobilità sostenibile (83,4%) e Tecnologie dellinformazione e della comunicazione (82,5%). Tra gli ambiti del Made in Italy, Sistema meccanica (91,9%) e Sistema moda (86,3%) ottengono i migliori risultati. Esiti occupazionali meno significativi si registrano per Efficienza energetica (72,2%), Nuove tecnologie della vita (72,7%) e, per gli ambiti del Made in Italy, Sistema casa (57%).

Il 45% dei percorsi formativi (62 sui 139 monitorati) ha avuto accesso alla premialità. Le aree tecnologiche con il rapporto più alto tra percorsi premiati e percorsi monitorati per le Nuove tecnologie per il Made in Italy sono Sistema meccanica (86,3%) e Sistema Moda (62,5%). Per il restante delle aree tecnologiche: Tecnologie dellinformazione e della comunicazione (69,2%) e Mobilità sostenibile (61,1%). Le Regioni con il maggior numero di percorsi premiati sono la Lombardia (con 12 percorsi), il Veneto (con 12 percorsi) e lEmilia-Romagna (con 8 percorsi).

Gli studenti sono giovani, hanno un’età compresa tra i 20 e i 24 anni (il 44,9%) e 18 e 19 anni (il 32,3%), in prevalenza maschi (il 72,6%), provenienti dagli Istituti tecnici (il 62,3%). Rilevante la percentuale di iscritti con diploma liceale (21,3%). Un dato interessante è relativo ai fuori sede: il 13,3% degli iscritti risiede in una regione diversa rispetto a quella della sede del percorso. È molto elevata la percentuale per larea tecnologica della Mobilità sostenibile (33%).

Gli esiti del Monitoraggio nazionale 2019 sottolineano lefficacia e la stabilità del canale formativo terziario professionalizzante degli ITS, che si confermano una delle novità più significative nel panorama della formazione terziaria professionalizzante. Una novità che ha convinto le imprese. I dati dimostrano, infatti, che gli Istituti Tecnici Superiori rispondono a un bisogno reale delle imprese e colgono le diverse tendenze del mercato del lavoro. Il partenariato delle Fondazioni ITS coinvolte nel monitoraggio, infatti, è costituito per il 37,4% da imprese. Nelle attività di stage le imprese coinvolte sono state 2.467 (ricorrenze).  Nel 30% dei percorsi realizzati, le tecnologie abilitanti 4.0 sono utilizzate nelle attività didattiche come strumenti per realizzare prodotti.

 di Melania Federico

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