"Inconscio italiano" per capire il fascismo e le leggi razziali

Sarà Inconscio italiano, film documentario diretto da Luca Guadagnino e scritto da Giuppy d'Aura, ad aprire la rassegna LA CONQUISTA DELL’IMPERO E LE LEGGI RAZZIALI che la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con l'Università di Roma Tor Vergata, CSC- Cineteca Nazionale e Casa del Cinema promuovono ed organizzano a Roma dal 4 al 7 dicembre p.v. alla Casa del Cinema, con un’appendice, l’11 dicembre, all’Università di Roma Tor Vergata. La proiezione, in programma il 4 dicembre alle ore 20 alla Casa del Cinema di Roma, sarà introdotta da Enrico Bufalini, Alessandro Triulzi e Vincenzo Maria Vita alla presenza dello stesso regista.
INCONSCIO ITALIANO
Regia: Luca Guadagnino
Con: Angelo del Boca, Michela Fusaschi, Lucia Ceci, Iain Chambers, Alberto Burgio, Ida Dominijanni
Sceneggiatura: Giuppy d'Aura
Fotografia: Luca Ranzato
Montaggio: Ferdinando Cito Filomarino
Film-saggio
che, partendo dalla drammatica esperienza dell'occupazione in Etiopia,
riflette sulle origini stesse dell'identità italiana. Diviso in due
parti il film dà voce a sei intellettuali che analizzano attraverso le
loro riflessioni il passato coloniale dell'Italia fascista e il presente
italiano. La seconda è invece composta da una suite di montaggio che,
destrutturando l'idea del documentario di propaganda del regime, indaga
su ciò che in quelle immagini rimaneva velato.
Hanno detto del film:
"Dall'invasione
con i gas letali alla promessa di terra per un milione di disoccupati,
dalla vendetta orrorifica di Graziani (...) dopo il tentativo
d'attentato, alla radice razzista della conquista fino al ritorno di
Hailè Selassiè (...), si riprende in mano la dolorosa vicenda coloniale
del regime fascista in Etiopia con 'Inconscio italiano', di Luca
Guadagnino, fuori concorso a Locarno 64, uno dei due film di rilievo del
drappello italiano. (...) Con qualche assaggio delle preziosissime,
rare immagini dei documentari storici e dei cinegiornali Luce che
invadono la seconda parte del film di Guadagnino, la prima parte
raccoglie gli incontri con sei studiosi." (Silvio Danese, 'Nazione,
Carlino, Giorno', 5 agosto 2011)
"Un film imperniato sulla
colonizzazione dell'Etiopia, ma per parlare soprattutto del presente.
Alternate a brani di cinegiornali Luce e a materiali d'epoca, infatti,
lo compongono interviste a studiosi e storici contemporanei, che
analizzano il colonialismo nei suoi rilessi sull'oggi. Ne esce che il
razzismo, connaturato, alle 'imprese' coloniali, ha svolto un ruolo
costitutivo quanto imbarazzante nella definizione dell'identità
italiana, risorgendo di recente nelle parole d'ordine della Lega e della
destra in genere."(Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 5 agosto 2011)
"Oggi
è il giorno di 'Inconscio italiano', il film del regista Luca
Guadagnino che ripercorre la storia coloniale italiana, quel rimosso dal
nostro immaginario collettivo che, come altri tabù del passato del
Belpaese, costituisce un fondamento chiave per capire le ragioni del
nostro presente. (...) Il film decostruisce la propaganda dell'epoca e i
silenzi complici dell'analisi storica postuma. Guadagnino, con la
complicità del suo intervistatore armato di i-pad, Giuppy d'Aura, anche
autore della sceneggiatura, ci mostra pian piano come quel rimosso sia
alle origini anche delle tematiche politiche di oggi, in una preziosa e
implacabile lezione di storia." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 5
agosto 2011)
"A scavare nell''Inconscio Italiano' si scoprono le
radici del razzismo del nostro popolo, che in buona parte risalgono al
passato colonialista del regime fascista e che, a causa di una lunga e
pigra rimozione, hanno esteso le loro metastasi sino all'identità
italiana del nostro tempo." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 6 agosto 2011)
(Fonte: https://www.cinematografo.it)
Ultimi articoli
Francesco, il papa che pensava agli ultimi
Lo ingiuriavano, ora lo piangono
Pippo Oddo, tante vite
e un sogno incompiutoL’emozione dei ragazzi
per La Torre e Di Salvoi giovani promuovono
il ricordo di Pio La Torre
e Rosario Di SalvoGerges Simenon,
la vita in tanti fotogrammi
di bellezzaGiustizia, dove porta la riforma di Nordio
Solo lo stupro nero diventa caso nazionale
Meli, l'intellettuale
distante dalle accademieMercati azionari, la Grande Rapina