In Sicilia 7 candidati alla Presidenza della Regione, mille pretendenti per 70 posti all’Ars

Politica | 27 agosto 2022
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E’ record di candidati in Sicilia. Sono ben sette gli aspiranti in corsa per la poltrona di presidente della Regione, tante le liste in campo con una presenza massiccia di sindaci, ex amministratori e consiglieri comunali. Quasi mille candidati per 70 posti all'Ars. E adesso la campagna elettorale per le regionali del 25 settembre entra nel vivo.
Per il ruolo di governatore la battaglia è tra Gaetano Armao (Azione e Iv), Caterina Chinnici (Pd e Centopassi), Cateno De Luca (Sicilia Vera), Nuccio Di Paola (M5s), Eliana Esposito (siciliani liberi), Fabio Maggiore (Italia sovrana e popolare) e Renato Schifani (centrodestra). Fuori dalla competizione elettorale il comunista Vittorio Gambuzza e la monarchica Tania Andreoli: entrambi hanno depositato in Tribunale solo il listino ma non le liste provinciali, quindi sono stati esclusi.
Sono tanti i sindaci, gli ex amministratori e i consiglieri comunali candidati. La flotta più consistente, circa una decina, è nelle liste a sostegno di Cateno De Luca, tra cui i sindaci di Giardinello (Antonio De Luca), Cerda (Salvatore Geraci), Camporeale (Luigi Cino). Tanti i sindaci anche nelle liste del Pd, che appoggia la candidata Caterina Chinnici: Franco Ribaudo a Marineo, Domenico Venuti a Salemi, Maria Rita Crisci a Montelepre. Tra le file del M5s, che candida Nuccio Di Paola, ci sono gli ex sindaci Angelo Cambiano (Licata) e Giuseppe Purpura (Grammichele). Per la Dc Nuova di Totò Cuffaro (che ingloba anche l’Udc di Cesa) ad Agrigento è capolista l’ex sindaco di Ribera, a Ragusa guida l’ex sindaco di Modica Ignazio Abbate. Forza Italia punta sulla consigliera comunale più eletta a Niscemi, Rosetta Cirrone Cipolla, e sul consigliere comunale di Gela Salvatore Sannito.
Presentando le liste del Pd, il vicesegretario Beppe Provenzano ha attaccato il M5s. «Lex premier Conte ha dimostrato la sua inaffidabilità politica e personale per avere tradito un patto». Per Provenzano «se sei di sinistra la prima regola è non fare un regalo alla destra, cosa che ha fatto Conte». Affondo anche nei confronti di Renato Schifani. «E’ espressione di quella classe dirigente che è stata la peggiore di sempre in Sicilia, relegandola nella marginalità e a tenere unito il centrodestra è solo la ricerca di potere, ma in generale sono divisi su tutto e i primi a pagare sono i cittadini». A quest’ultima dichiarazione ha replicato il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè: «Dopo l’imbarazzante e fallimentare gestione della Sicilia da parte di Rosario Crocetta, sostenuto dal Pd, fossimo nei panni del vicesegretario Pd Giuseppe Provenzano avremmo la decenza di tacere». 


Come e quando si vota 

Le elezioni regionali in Sicilia si svolgeranno il prossimo 25 settembre, giorno in cui tutti gli italiani saranno chiamati alle urne per le Politiche. I seggi si apriranno nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle 23.
Sono 70 i deputati che verranno eletti, dopo l'ultima modifica della legge avvenuta nel 2014: prima erano 90 coloro che potevano sedere sugli scranni di Palazzo dei Normanni. La legge elettorale è in gran parte proporzionale, che prevede il voto di preferenza e un premio di maggioranza di sette deputati, tra cui anche il Presidente eletto, alla lista del candidato più votato. Un seggio viene poi assegnato al secondo candidato presidente più votato. I restanti 62 deputati vengono eletti tramite le liste provinciali dove è ammesso il voto disgiunto.
Non essendo previsto un ballottaggio, verrà eletto Presidente il candidato capace di prendere anche un solo voto in più dei suoi avversari. C'è la possibilità del voto disgiunto, ovvero esprimere la preferenza per il candidato presidente di uno schieramento e per un deputato di una compagine opposta.
Al partito che avrà preso il 5% in almeno 5 province scatterà il seggio. Quindi, un deputato per essere eletto dovrà far parte di uno schieramento che superi il 5% in almeno 5 province e poi aver ottenuto più voti nella lista provinciale che ha appunto superato tale sbarramento. I seggi scattano in base alla percentuale di preferenza ottenuta, più è alta più deputati vengono eletti nella stessa lista.
I deputati vengono eletti su base provinciale. Ecco quanti seggi scattano: ad Agrigento 6; a Caltanissetta 3; a Catania 13; a Enna 2; a Messina 8; a Palermo 18; a Ragusa 4; a Siracusa 5 e a Trapani 5.

 di Angelo Meli

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