In arrivo una valanga di nuove storie per ammaliare i lettori d'autunno

Cultura | 26 agosto 2016
Condividi su WhatsApp Twitter

Jonathan Safran Foer, Julian Barnes, Jay McInerney, Juan Gabriel Vasquez, J.K. Rowling, Elizabeth J. Howard, Mathias Ènard, Edmund De Waal, Alessandro Piperno, Roberto Saviano, Andrea De Carlo, Susanna Tamaro, Giorgio Fontana. Ecco tredici buone ragioni - copyright Sugar Fornaciari - per continuare a tenere aperti i libri, anche se gli ombrelloni stanno per essere chiusi. L' autunno, già tra settembre e ottobre, sarà carico di novità editoriali.

Tra pochi giorni sarà in libreria, per i tipi di Guanda, uno dei romanzi più attesi. Parlare di evento, una volta tanto, non è improprio, perché lo statunitense Jonathan Safran Foer ha segnato la scena letteraria da una parte all' altra dell' oceano, con appena due romanzi, «Ogni cosa è illuminata» e «Molto forte, incredibilmente vicino». Il terzo è «Eccomi» ed è ambiziosissimo: tramite le vicende della famiglia Bloch, Foer viviseziona i rapporti fra genitori e prole, la solitudine, l' ebraismo, Israele, di cui immagina l' invasione dopo un sisma in Medio Oriente.

Hanno un buon numero di primavere in più di Foer, JayMcInerney e Julian Barnes, e raramente sbagliano un colpo, specie Barnes, di cui Einaudi proporrà «Il rumore del tempo», protagonista il compositore Sostakovic, ai tempi dell' Urss stalinista. Di McInerney Bompiani pubblicherà «La luce dei giorni», epilogo di una trilogia iniziata con «Si spengono le luci» e «Good Life». Il colombiano Juan Gabriel Vasquez e il francese Mathias Ènard, con i loro precedenti romanzi, si sono imposti all' attenzione dei critici più spietati.

 Le loro nuove storie saranno in libreria sotto l' egida di Feltrinelli («La forma delle rovine» di Vasquez, non una semplice matassa di omicidi e cospirazioni...) ed e/o («Bussola» di Ènard, vincitore del premio Goncourt, ovvero come investire bene i quattrini guadagnati grazie al successo di Elena Ferrante in Europa e negli Usa).

Decisamente atipica la figura di Edmund De Waal: pubblicato in sordina il suo «Un' eredità d' avorio e ambra» - non fiction che intrecciava letteratura di viaggio, memoir familiare e arte - s' era rivelato un successo e la casa Bollati Boringhieri ci riprova con «La strada bianca», storia particolarissima della porcellana. Roberto Saviano accantona la non fiction di «Gomorra» e «Zero zero zero» per il suo primo romanzo, «La paranza dei bambini», edito da Feltrinelli, come i nuovi libri di Erri De Luca («La natura esposta») e Piersandro Pallavicini («La chimica della bellezza»).

Mondadori punta molto sulle attrazioni fatali e i salotti intellettuali della borghesia ebraica romana raccontati da Alessandro Piperno nel suo prossimo romanzo, «Dove la storia finisce», da leggere ad occhi chiusi, sulla fiducia. Due italiani attesi dai propri lettori sono Andrea De Carlo («L' imperfetta meraviglia», primo titolo con Giunti, dove l' ha voluto Franchini, ex editor di Mondadori) e Susanna Tamaro («La tigre e l' acrobata», una favola per grandi e pic cini), che ha scelto l' editrice La nave di Teseo, come molti transfughi di Bompiani.

 Proprio La Nave di Teseo - direttore editoriale Elisabetta Sgarbi - si è garantita un colpaccio, «Il libro dei Baltimore» di Joel Dicker, già autore dei uno dei bestseller degli ultimi anni («La verità sul caso Harry Quebert»): lo stesso protagonista torna in scena. In tema di sequel c' è attesa per alcune punte di diamante del gruppo Gems. «Gli eredi della terra» di Idelfonso Falcones, edito da Longanesi, riprende personaggi (a cominciare dalprincipale, Arnau Estanyol) e atmosfere de «La cattedrale del mare», primo caso editoriale dell' autore catalano. Altra seconda puntata di un romanzo molto letto, specie in Italia, è quella della spagnola Clara Sanchez, che firma «Lo stupore di una notte di luce», seguito de «Il profumo delle foglie di limone» e, come questo, pubblicato da Garzanti.

Come nella prima storia (dove due vecchietti non erano che nazisti, sfuggiti alla sconfitta e alla condanna...), anche in questa i fantasmi della storia tornano più forti che mai. Sequel atipico è quello della saga di Harry Potter. Salani, che per primo in Italia scommise sulla sconosciuta J. K. Rowling, presenta «Harry Potter e la maledizione dell' erede». È un testo teatrale scritto da Jack Thorne e John Tiffany, su un canovaccio della Rowling, col maghetto marito e padre di tre figli. Gli «Harry Potter -addicted» non se lo lasceranno sfuggire.

Terza puntata di una saga molto bella, pubblicata da Fazi, è «Confusione» di Elizabeth Jane Howard - morta nel 2014 - dopo «Gli anni della leggerezza» e «Il tempo dell' attesa». I lettori che sceglieranno anche il terzo volume dei cinque previsti (nulla da invidiare alla trilogia fantascientifica di VanderMeer, Einaudi, alla tetralogia di Elena Ferrante, e/o, agli abissi ombelicali dei sei volumi del norvegese Karl Ove Knausgard, Feltrinelli), ritroveranno le protagoniste Louise, Clary, Polly e Nora quasi alla fine della seconda guerra mondiale: garantite prosa elegante e ironia british. Gran Via darà alle stampe «L' illusione monarca» dell' argentino Marcelo Cohen, Sellerio «Un solo paradiso» di Giorgio Fontana (che promette sul suo sito «Molto jazz e molta Milano»), Sperling&Kupfer «Fine turno» di Stephen King, Giuntina «Il caso Mortara» di Gemma Volli, vicenda da cui sarà tratta il nuovo film di Spielberg.

 di Salvatore Lo Iacono

Ultimi articoli

« Articoli precedenti