Imprenditori immigrati: la pandemia non frena la crescita

Società | 19 febbraio 2021
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L'anno scorso sono aumentate del 2,3% le aziende create da non italiani, cresce soprattutto la componente dell’Est Europa. I cinesi la prima realtà con 76 mila presenze, +43% in dieci anni. 

Lo studio della Fondazione Leone Moressa, istituto di ricerca creato e sostenuto dalla CGIA di Mestre, su dati Infocamere fotografa la situazione al al 31 dicembre 2020, osservando la presenza di imprenditori nati all’estero e le dinamiche in corso nell’ultimo anno e negli ultimi dieci. Nonostante la pandemia, continua la crescita di imprenditori immigrati.

740 mila imprenditori. Nel 2020 gli imprenditori nati all’estero sono 739.568, con un’incidenza del 9,8% rispetto al totale (valore in costante crescita rispetto al 7,1% del 2011). 

Volgendo lo sguardo agli ultimi dieci anni, appare evidente la differenza tra nati in Italia (-8,6%) e nati all’estero (+29,3%). Anche nel 2020, nonostante l’emergenza sanitaria, il numero è aumentato (+2,3%), mentre quello dei nati in Italia è rimasto invariato (-0,02%).

Primato per la Cina, ma cresce l’Est Europa. La Cina si conferma il primo paese (75.906 imprenditori), in lievissima crescita rispetto all’anno precedente (+0,5%). Anche Romania e Marocco contano più di 70 mila imprenditori. Sommando queste tre nazionalità arriviamo a quasi il 30% di tutti gli imprenditori nati all’estero. Nell’ultimo anno gli aumenti più significativi si sono registrati tra le comunità dell’Est Europa: Romania (+3,6%), Albania (+6,0%), Moldavia (+8,6%), Ucraina (+5,2%). In crescita anche Nigeria (+8,2%), Pakistan (+5,1%) ed Egitto (+3,8%). Rallentano invece Bangladesh (+1,7%) e India (+2,4%), nazionalità che erano cresciute fortemente nell’ultimo decennio.


Uno su tre nel Commercio. Il 32,8% degli imprenditori di origine immigrata opera nel Commercio. Seguono i Servizi (23,4%) e le Costruzioni (21,4%). Prendendo in considerazione invece l’incidenza degli immigrati per ciascun settore, il comparto in cui la componente straniera ha il peso maggiore è l’edilizia, con il 16,0%. Seguono commercio (13,4%) e Ristorazione (12,2%). Nell’ultimo anno i settori in cui gli imprenditori immigrati sono aumentati maggiormente sono Agricoltura (+4,6%) e Costruzioni (+4,3%).


Presenza più forte al Centro-Nord. La prima regione per numero di imprenditori stranieri è la Lombardia, con oltre 157 mila unità (oltre un quinto del totale nazionale). In questo caso, la componente immigrata rappresenta l’11,6% dell’imprenditoria complessiva. La seconda regione è il Lazio, con oltre 89 mila imprenditori: qui si registra l’incidenza più alta in assoluto (13,0%). Seguono poi tre regioni con oltre 60 mila imprenditori stranieri: Toscana, Emilia-Romagna e Veneto. Generalmente l’incidenza è superiore alla media in molte regioni del Centro-Nord.

Nell’ultimo anno gli imprenditori immigrati sono aumentati in tutte le regioni, e ben 7 regioni hanno registrato incrementi maggiori del 3%: Lazio, Piemonte, Liguria, Puglia, Trentino Alto Adige, Umbria e Basilicata.

A livello provinciale, in termini assoluti le concentrazioni più importanti di imprenditori immigrati sono nelle grandi città: Milano, Roma, Torino e Napoli. Se invece consideriamo l’incidenza sul totale imprenditori, il picco massimo si raggiunge a Prato, dove il 24,4% degli imprenditori è straniero. Altre tre province segnano un valore al di sopra del 15%: Trieste, Imperia e Milano.



Secondo Michele Furlan, presidente della Fondazione Leone Moressa, “sorprende il fatto che, nonostante la pandemia, gli imprenditori immigrati continuino ad aumentare. In realtà può essere anche un effetto della crisi, visto che molti sono rimasti senza lavoro. Si tratta di un fenomeno con luci e ombre, ma anche di una sfida per il nostro Paese, da non sottovalutare nella prospettiva di uscire dall’emergenza” 


VEDI TABELLE ALLEGATE

Serie storica degli imprenditori immigrati in Italia 


VALORI ASSOLUTI (dati in migliaia)


INCIDENZA % SUL TOTALE IMPRENDITORI

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Infocamere


Imprenditori immigrati in Italia per Stato di nascita (2020)

Primi 20 Paesi

Imprenditori

Distribuzione

Variazione %

2011-2020

Variazione %

2019-2020

Cina

75.906

10,3%

+43,0%

+0,5%

Romania

73.490

9,9%

+35,7%

+3,6%

Marocco

70.067

9,5%

+14,0%

-0,1%

Albania

49.748

6,7%

+35,3%

+6,0%

Bangladesh

37.336

5,0%

+102,8%

+1,7%

Svizzera

36.382

4,9%

-3,6%

+0,1%

Germania

33.088

4,5%

+4,9%

+1,1%

Egitto

29.297

4,0%

+51,4%

+3,8%

Pakistan

22.801

3,1%

+123,4%

+5,1%

Francia

20.742

2,8%

-4,2%

0,0%

Senegal

19.032

2,6%

+21,9%

-0,2%

Nigeria

17.660

2,4%

+116,2%

+8,2%

Tunisia

17.008

2,3%

+15,6%

+1,3%

Gran Bretagna

10.735

1,5%

+4,3%

-0,5%

India

10.634

1,4%

+115,0%

+2,4%

Brasile

9.986

1,4%

+30,9%

+4,2%

Stati Uniti d’America

9.863

1,3%

+11,5%

+0,1%

Moldavia

9.573

1,3%

+99,2%

+8,6%

Argentina

9.004

1,2%

-9,5%

-0,7%

Ucraina

8.747

1,2%

+79,1%

+5,2%

Nati all’estero

739.568

9,8%

+29,3%

+2,3%

Nati in Italia

6.773.727

89,8%

-8,6%

-0,02%

Totale imprenditori

7.545.834

100,0%

-6,1%

+0,2%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Infocamere



Imprenditori immigrati in Italia per Settore (2020)

Settori

Imprenditori immigrati 2020

Distribuzione %

Incidenza

%

Var. %

2011-2020

Var. %

2019-2020

Commercio

242.756

32,8%

13,4%

+29,8%

+0,7%

Servizi

172.778

23,4%

7,2%

+48,7%

+3,5%

Costruzioni

158.624

21,4%

16,0%

+13,4%

+4,3%

Alberghi e ristoranti

72.664

9,8%

12,2%

+41,3%

+1,8%

Manifattura

68.429

9,3%

8,1%

+14,7%

+0,8%

Agricoltura

24.007

3,2%

2,7%

+42,5%

+4,6%

Totale

739.568

100,0%

9,8%

+29,3%

+2,3%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Infocamere



Imprenditori immigrati in Italia per Regione (2020)

Regioni

Imprenditori immigrati 2020

Distribuzione %

Incidenza

%

Var. %

2011-2020

Var. %

2019-2020

Lombardia

157.434

21,3%

11,6%

+33,0%

+2,0%

Lazio

89.627

12,1%

13,0%

+49,3%

+3,1%

Toscana

67.424

9,1%

12,7%

+25,0%

+2,1%

Emilia Romagna

67.135

9,1%

10,6%

+24,0%

+2,3%

Veneto

63.793

8,6%

9,5%

+21,0%

+1,1%

Piemonte

55.768

7,5%

9,6%

+18,0%

+3,4%

Campania

50.573

6,8%

7,7%

+69,8%

+2,9%

Sicilia

29.987

4,1%

6,1%

+17,7%

+2,5%

Liguria

25.890

3,5%

12,7%

+34,7%

+3,0%

Puglia

22.171

3,0%

5,4%

+27,5%

+3,4%

Marche

18.917

2,6%

8,9%

+11,6%

+1,0%

Abruzzo

16.728

2,3%

10,0%

+11,1%

+1,6%

Friuli V.G.

16.472

2,2%

11,9%

+11,6%

+2,0%

Calabria

15.927

2,2%

8,0%

+31,4%

+1,3%

Trentino A.A.

13.223

1,8%

8,1%

+26,2%

+3,6%

Sardegna

11.547

1,6%

5,9%

+18,4%

+0,9%

Umbria

10.611

1,4%

8,8%

+18,0%

+3,0%

Basilicata

2.767

0,4%

4,1%

+22,3%

+4,1%

Molise

2.581

0,3%

6,8%

9,7%

+0,9%

Valle d'Aosta

993

0,1%

5,7%

-0,4%

+0,7%

Italia

739.568

100,0%

9,8%

+29,3%

+2,3%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Infocamere


COSI' IN SICILIA 

Province

Imprenditori 

immigrati 2020

Incidenza

%

Var. %

2011-2020

Var. %

2019-2020

PALERMO

6.730

6,6%

+7,9%

-0,9%

CATANIA

5.235

4,9%

+16,0%

+2,9%

MESSINA

4.257

7,0%

+27,1%

+4,3%

AGRIGENTO

3.765

8,5%

+15,1%

+0,6%

TRAPANI

2.819

5,4%

+42,2%

+9,3%

RAGUSA

2.808

6,7%

+29,9%

+3,0%

SIRACUSA

2.142

5,5%

+18,8%

+2,3%

CALTANISSETTA

1.436

5,3%

+3,5%

+4,0%

ENNA

795

4,8%

+2,4%

+1,8%

Sicilia

29.987

6,1%

+17,7%

+2,5%



 di Dario Carnevale

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