Il valore dell’energia pulita in Sicilia
Economia | 21 marzo 2015
”Occorre stimolare maggiormente la diffusione delle fonti rinnovabili tra le famiglie e le aziende anche grazie ai Gruppi di acquisto solare come da anni sta facendo Legambiente", sostiene il responsabile di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo. Il Polo solare deve nascere in Sicilia.Il diciotto marzo nella sede della presidenza della Regione di via Generale Magliocco a Palermo i ricercatori del Polo fotovoltaico della Sicilia (Mario Pagliaro) e di Legambiente hanno riportato i dati del "Sicily Solar report 2015".Strano che un argomento di tale interesse economico nella nostra regione, in crisi più di altre, nonabbia suscitato maggiore attenzione da parte dei media locali.E' comunque un problema culturale - sostiene Castronovo - e di obiettivi di strategia di produzione: infatti ancora nel 2014 si parla di ampliare il piano di perforazioni petrolifere dal 10% al 20% perché la Regione incassi più di 50 milioni in royalties, senza tenere conto che con le energie rinnovabili (eolico più solare) c'è un risparmio di energia per centinaia di milioni...La crescita di un settore tanto importante anche per il mondo della comunicazione è comunque da mettere in evidenza: gli impianti eolici, idrici e solari che sono comunque sorti in vaste parti della nostra isola concorrono a fornire energia pulita in misura tale da costituire una grossa fetta dell'energia utilizzata nella nostra regione. Il timore diffuso che l'installazione di impianti per la produzione di energia solare fosse dovuta solo alla possibilità di fruire degli incentivi statali è stato sventato intanto dalla constatazione che nell'ultimo anno, "nel 2014, in Sicilia sono stati installati altri 120 MW portando il totale a sfiorare la soglia dei 1.400 MW di installato con una crescita del 10% sul 2013". Quasi 7 milioni di pannelli fotovoltaici distribuiti su 40 mila impianti, per una potenza fotovoltaica di 1.350 MW, quando l'anno precedente si era a 1.208 MW. Anche la crescita della produzione di elettricità solare è stata analoga con un incremento di quasi duecento milioni di kWh. La produzione da fotovoltaico è quasi il 10% dell'elettricità consumata in Sicilia (era pari a zero nel 2008), "quella da fonte eolica poi fa della Sicilia la regione italiana con la maggiore produzione di elettricità dal vento, con oltre 2,4 miliardi di kWh prodotti dalle pale eoliche nel corso del 2014", Mario Pagliaro, coordinatore del Polo solare illustra i dati in crescita con un certo orgoglio, e smantella la incredulità di chi nelle pale eoliche vede solo i "mulini a vento" di donchisciottesca memoria, che deturpano l'ambiente (come si ricorderà era sostenuto anche dall'allora sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi) e aggiunge: "Il tasso di crescita del fotovoltaico è quasi raddoppiato dal 6% registrato nel 2013 a quasi il 10% nel 2014. Il che dimostra come ad oggi il fotovoltaico sia una fonte di energia pulita e a basso costo, capace di sostenersi senza alcun incentivo".Ormai sono tantissime le aziende agricole, le scuole e gli enti pubblici (anche gli ospedali) che fruiscono di questa importante produzione di energia e, che visti ormai anche i prezzi in ribasso dei pannelli solari, di sempre più avanzata tecnologia (persino mattonelle solari possono essere comunque adattati a balconi e terrazzi), sono alla portata anche delle famiglie (oggi i pannelli solari sono molto facili da installare e con un impatto visivo gradevole) che per il fatto di pagare meno in termini di elettricità riescono ade ammortizzare i costi in pochi anni. "Il CNR deve far conoscere questi dati straordinari. Le famiglie devono entrare nel mercato dei pannelli solari".Quello che pochi sanno è che la Sicilia è una regione di forte produzione di energia tale da esportarne il 10%, con un elettrodotto che monta diciannove cavi, e addirittura spesso bisogna fermare la produzione, per esempio da eolico (per cui si notano passando le pale ferme) perché si ha un surplus di energia: in fatti l'energia prodotta è subito utilizzata, non si può per così dire immagazzinare, anche se pare che studi in quest'ottica siano in corso di avanzamento, per pile al litio o al grafene. E, ha assicurato Pagliaro, si sta lavorando per potenziare l'elettrodotto.
Intanto non è neanche da sottovalutare le possibilità occupazionali che il campo delle energie alternative offre a giovani laureati e professionisti del solare. C'è una grossa domanda di operai specializzati nelle installazioni del fotovoltaico nelle zone di Ragusa e Siracusa. Mentre a livello mondiale il mercato è in forte espansione, e alle porte di Catania c'è la più grande fabbrica italiana di moduli fotovoltaici. "il fotovoltaico e l'eolico in Sicilia hanno permesso un risparmio energetico di 800 milioni di euro negli ultimi tre anni - sostiene lo studio dei ricercatori del CNR -. Maggiore è l'offerta di energia da solare ed eolico maggiore sarà la diminuzione dei prezzi".Puntualmente grazie all'eclissi di sole del 20 marzo scorso si è potuta testare la tenuta del sistema energetico integrato in Europa. Esso infatti prevede l'unione delle differenti tipologie di produzione di energia (dalle fonti tradizionali, come il petrolio, all'energia eolica, idrica, solare - le cosiddette energie sostenibili, "pulite") per l'unico obiettivo di fornire di energia il mondo. Pierfrancesco Zanuzzi presidente di Terna in vista dell'eclissi ha assicurato in un'intervista televisiva che i sistemi elettrici europei sono interconnessi e così si è pronti ad adottare le contromisure opportune per fronteggiare una "debacle" dell'energia solare. E, visti i dati forniti da Pagliaro e Castronovo nella conferenza stampa, abbiamo la percezione di quanto conti in Europa l'Italia e con essa la produzione siciliana in un mondo, che anche in questo, è sempre più interconnesso.
di Angela Morgante
Intanto non è neanche da sottovalutare le possibilità occupazionali che il campo delle energie alternative offre a giovani laureati e professionisti del solare. C'è una grossa domanda di operai specializzati nelle installazioni del fotovoltaico nelle zone di Ragusa e Siracusa. Mentre a livello mondiale il mercato è in forte espansione, e alle porte di Catania c'è la più grande fabbrica italiana di moduli fotovoltaici. "il fotovoltaico e l'eolico in Sicilia hanno permesso un risparmio energetico di 800 milioni di euro negli ultimi tre anni - sostiene lo studio dei ricercatori del CNR -. Maggiore è l'offerta di energia da solare ed eolico maggiore sarà la diminuzione dei prezzi".Puntualmente grazie all'eclissi di sole del 20 marzo scorso si è potuta testare la tenuta del sistema energetico integrato in Europa. Esso infatti prevede l'unione delle differenti tipologie di produzione di energia (dalle fonti tradizionali, come il petrolio, all'energia eolica, idrica, solare - le cosiddette energie sostenibili, "pulite") per l'unico obiettivo di fornire di energia il mondo. Pierfrancesco Zanuzzi presidente di Terna in vista dell'eclissi ha assicurato in un'intervista televisiva che i sistemi elettrici europei sono interconnessi e così si è pronti ad adottare le contromisure opportune per fronteggiare una "debacle" dell'energia solare. E, visti i dati forniti da Pagliaro e Castronovo nella conferenza stampa, abbiamo la percezione di quanto conti in Europa l'Italia e con essa la produzione siciliana in un mondo, che anche in questo, è sempre più interconnesso.
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