Il testo dell'intervento presentato all'assemblea Untoc

12 ottobre 2020
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 Ecco il testo dell'intervento letto da Loredana Introini alla decima sessione degli Stati-Parte dell’UNTOC (United Nation Convention against organized crime) di Vienna in rappresentanza del Centro Studi Pio La Torre.


Ringrazio l’UNDOC a nome del Centro Studi Pio La Torre, oggi presieduto da Vito Lo Monaco, per l’invito a partecipare a questo importante evento.

Il Centro Studi intitolato a Pio La Torre, parlamentare nazionale italiano ucciso dalla mafia nel 1982, è attivo dal 1984 e ha sede a Palermo in un bene confiscato alla mafia siciliana.

La Torre fu sindacalista e politico che, combattendo in difesa dei più deboli della società per cambiare in meglio l’Italia, si oppose sempre alla mafia. Fu promotore della prima legge antimafia che introdusse nel Codice Penale il reato di associazione di stampo mafioso e la confisca ai mafiosi dei beni proventi di reato. 

Quest'anno il Centro Studi, in linea con le attività internazionali svolte sul tema della lotta alla criminalità organizzata, ha deciso di avviare giovedì 22 ottobre il suo 15 ° progetto annuale antimafia e antiviolenza rivolto agli studenti delle scuole medie superiori italiane scuole, sul tema del 20 ° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale firmata a Palermo nel 2000. Nel corso di una videoconferenza si analizzerà il suo significato storico positivo e l'impegno del Centro Pio La Torre per promuovere il processo di aggiornamento al fine di contrastare le nuove mafie che sono molto più finanziarizzate e globalizzate.

Le mafie hanno saputo adeguarsi ricorrendo meno alla violenza fisica e più alla corruzione sostenuta dalla loro forza di intimidazione. Esse, nonostante l’indebolimento generato dall’azione repressiva delle forze dell’ordine e della giustizia, hanno saputo infiltrarsi nell’economia legale grazie alla complicità e alla tolleranza da parte di settori della finanza, della politica e delle istituzioni. L’auspicio del Centro, in occasione del 20° anniversario della Convenzione ONU Palermo 2000, è che si acceleri il coordinamento tra le varie forze dell’ordine e della giustizia degli Stati e si sostenga l’azione di 

prevenzione culturale e di educazione civica svolta dal variegato movimento antimafia nella scuola e università. 

La nostra esperienza educativa è videoregistrata e riassunta nell’annuale indagine sulla percezione del fenomeno mafioso da parte dei giovani 

documentata sul sito www.piolatorre.it. Dall’indagine si ricava la complessità del fenomeno mafioso che non è semplice criminalità. 

Nell’anno scolastico 2020/2021 ben 104 scuole con circa diecimila studenti, compresi quelli delle case di pena, hanno interagito con i relatori di presenza e in videoconferenza nei sei appuntamenti programmati dal progetto educativo antimafia e antiviolenza. Inoltre hanno partecipato anche al 38° anniversario (30  aprile) dell’assassinio politico-mafioso di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo che lo accompagnava.

Le mafie sono un sistema nel quale la violenza materiale e fisica è solo l’ultimo anello di una catena che lega parti malsane della politica, delle istituzioni, dell’economia e della finanza. La percezione dei giovani del fenomeno mafioso è negativa, essa ribadisce una forma netta di ripudio ma anche di sfiducia nella politica delle classi dirigenti soprattutto in questa era condizionata dalla crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia del Covid-19.

Ciò rende urgente una maggiore centralità del contrasto e della prevenzione antimafia a livello planetario, europeo e nazionale.

La presenza a livello globale delle mafie indebolisce la libertà di mercato, accresce la disuguaglianza territoriale, di genere e sociale e condiziona lo sviluppo e la democrazia.

L’ONU può imprimere una svolta negli orientamenti delle politiche pubbliche degli Stati e degli organismi sovranazionali.

Da parte nostra come parte del movimento antimafia continuerà l’impegno di contribuire a formare una coscienza civica democratica dei cittadini che si oppone a ogni forma di violenza criminale, di ingiustizia sociale, di disuguaglianza e di violazione dei diritti umani e per affermare i princìpi della pace, della solidarietà e della libertà individuale e collettiva.


English version

Mr President, I wish to thank the UNODC on behalf of the Pio La Torre Study Centre, chaired by Vito Lo Monaco, for the invitation to participate in this important event.

The Study Centre named after Pio La Torre, an Italian Member of Parliament killed by the mafia in 1982, has been active since 1984 and is based in Palermo in a property confiscated from the Sicilian mafia.

La Torre was first a labour unionist and later a politician who, fighting in defence of the weakest to change Italy for the better, always opposed the mafia. In 1982 he promoted the first anti-mafia law (Rognoni-La Torre) which introduced “mafia association” as a crime into the Penal Code and the confiscation of the assets acquired by mafia criminals through criminal activities.

This year the Study Centre, in line with international activities carried out on the theme of the fight against organised crime, will hold its 15th Annual Anti-mafia and Anti-violence project, for students of Italian upper secondary schools, under the heading of the 20th Anniversary of the UN Convention signed in Palermo in 2000. During a videoconference, we will analyse its positive historical significance and the commitment of the Pio La Torre Centre to promote the updating of the process to counteract the new mafias that are much more financialised and globalised.

The Pio La Torre Study Centre, on this occasion of the 20th anniversary, hopes that the coordination between law enforcement and the judiciary of the various states of the Convention will be accelerated and that the cultivation of preventative measures and civic education activities of anti-mafia movements in schools and universities, will be much more supported.

Our educational activities are recorded and summarised in the annual survey on the perception of the mafia phenomenon by young people, and uploaded on our website. The survey reveals the complexity of the mafia phenomenon which is not a minor crime.  In the last school year, 104 schools with about ten thousand students, including those in prisons, participated in our anti-mafia and anti-violence educational project by interacting with speakers, both in person and by videoconference. They also attended the 38th anniversary of the political-mafia assassination of Pio La Torre and Rosario Di Salvo who worked with him.

The mafias are a system in which material and physical violence is only the last link in a chain that links unhealthy parts of politics, institutions, economics and finance. Our surveys suggests that young people’s perception of the mafia phenomenon is negative, it reaffirms a clear form of repudiation but also of distrust in the politics of certain ruling classes, especially in this era conditioned by the health and economic crisis caused by the Covid-19 pandemic.

This makes it more urgent to centralise - at the UN, European, and national levels - the fight against the mafia and the empowerment of anti-mafia prevention.

The presence of the mafia globally weakens free market, increases territorial, gender, and social inequalities and is detrimental to development and democracy.
The Pio La Torre Study Centre, as part of the international anti-mafia movement, will continue its commitment to help form a citizens’ democratic civic conscience that opposes all forms of criminal violence, social injustice, inequality, and violation of human rights and that upholds the principles of peace, solidarity, individual and collective freedom.

Loredana Introini
Pio La Torre Study Centre delegate




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