Il terrorismo mafioso nei corsi del Centro Pio La Torre

Cultura | 4 giugno 2020
Condividi su WhatsApp Twitter

Terrorismo mafioso, infiltrazioni negli uffici pubblici, il welfare della mafia e i rapporti tra boss e chiesa sono alcuni degli argomenti che tratterà il prossimo ciclo di videoconferenze promosso dal Centro Pio La Torre tra gli studenti degli istituti scolastici secondari italiani e all'estero e gli allievi delle case circondariali che hanno aderito alla 14° edizione del Progetto Educativo antimafia e antiviolenza. Le lezioni riprenderanno con l'inizio del nuovo anno scolastico con il patrocinio del MIUR, la collaborazione della direzione del DAP per la partecipazione dei detenuti-studenti, e la disponibilità di istituzioni come la DIA, le associazioni degli studenti universitari, la Regione Siciliana, la Presidenza dell’ARS e l’ANCI.

“In questo momento di grave crisi economica – spiega il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco- pesano gli allarmi, lanciati da varie parti politiche e istituzionali sui tentativi concreti di infiltrazioni mafiose nei territori, nel tessuto sociale ed economico del paese sofferente e a disagio per gli effetti negativi sulle famiglie, sulle imprese, sui lavoratori e sui soggetti sociali più deboli e poveri”. L’infiltrazione mafiosa si avvale della permeabilità, della cedevolezza di una parte della classe dirigente e della diffusione della corruzione, sottolinea Lo Monaco.

Il progetto educativo del Centro Studi mira a contribuire a un generale processo di educazione civica degli studenti delle scuole secondarie di 2° grado pubbliche, parietarie e delle case circondariali, “ispirato ai principi della nostra Costituzione, della Carta Europea dei diritti umani, della Dichiarazione Universale dei diritti umani – conclude – con l’obiettivo di fornire agli studenti criteri, stimoli e strumenti di valutazione libera e critica”.


Modalità operativa per l’esecuzione del Progetto Educativo.

In questi mesi di epidemia e di lockdown si sono estese le tecnologie informatiche per proseguire lavoro, formazione, socialità.

Da quattordici anni il Centro Studi ha usato le videoconferenze per collegarsi con centinaia di scuole e di case circondariali che hanno aderito al suo progetto educativo

antimafia e antiviolenza e documentato dalla serie storica delle videoregistrazioni visibili sul sito www.piolatorre.it.

Questa ultradecennale esperienza incoraggia a estendere l’interazione con gli studenti potenziando l’uso delle tecnologie informatiche anche da remoto e a ridurre i tempi della videoconferenza che da quest’anno si terranno dalle ore 9 alle ore 11:30 sempre da una sala di Palermo.

Il Centro si premurerà di curare, prima di ogni videoconferenze, una breve sintesi (10 minuti) videoregistrata della relazione sul tema in discussione, di modo ché gli studenti individualmente e collettivamente possono inviare loro brevi interventi, domande, videoregistrati di 1 min. che saranno proiettati dalla sala in

videoconferenza nazionale sui quali si aprirà il dibattito tra relatori e studenti. Ciò presuppone un severo controllo dei tempi per consentire un’efficace regia.

Verrà creato uno sportello informativo per dare assistenza ai professori nell'utilizzo delle piattaforme e strumenti informatici.

Sul tema discusso in videoconferenza potranno successivamente, entro due settimane, elaborare le loro riflessioni scritte o videoregistrate che il Centro pubblicherà sul suo sito.

Inoltre il progetto prevede la 14°somministrazione, ad inizio dell’anno scolastico, agli studenti, del questionario sulla loro percezione del fenomeno mafioso.

Le modalità di somministrazione e compilazione si dovranno concludere entro la metà di febbraio per consentire di analizzare e pubblicare i risultati entro il 30 Aprile 2021, in occasione del 39esimo anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

D’intesa con il Miur e le scuole solleciteremo la partecipazione degli studenti che seguono le lezioni da remoto attraverso le app a loro disposizione.

Centro Studi Pio La Torre

Progetto Educativo Antimafia e Antiviolenza anno scolastico 2020/2021

Videoconferenze:

1. Ottobre : 20° anniversario della Convenzione ONU Palermo 2000 nell’era della pandemia del coronavirus: analisi, evoluzione storica, contrasto delle nuove mafie e delle loro reti relazionali violente e corruttive;

2. Novembre/Dicembre: Un nuovo modello di sviluppo sostenibile per cancellare disuguaglianza, povertà e assicurare pace, lavoro, progresso;

3. Dicembre/Gennaio: Violenza mafiosa, violenza di genere e bullismo: differenze e affinità;

4. Febbraio: Informazione e democrazia: tra fake news, nuove forme di solidarietà e rivoluzione tecnologica;

5. Marzo: Le religioni e il loro impegno antimafia e antiviolenza: unità tra credenti e laici contro ogni forma di odio intolleranza.

Ipotesi concorso di idee per le scuole italiane secondarie di 2° grado proposta dal Centro Studio Pio La Torre per gli studenti delle ultime tre classi delle scuole pubbliche e paritarie.

D’accordo con il Miur, il Centro Studio Pio La Torre si propone di promuovere un concorso di idee aperto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di 2° grado, con

premi finali, sul tema:

-Vent’anni dalla Convenzione ONU Palermo 2000: come adeguare l’analisi e il contrasto delle nuove mafie nell’era della pandemia da Covid-19 e della necessitàmondiale di un radicale mutamento dell’attuale modello di sviluppo.

Al concorso gli studenti delle scuole pubbliche e paritarie potranno partecipare inmodo collettivo (classe, gruppi) o individuale.

I lavori dovranno essere presentati entro febbraio 2021 per essere esaminati e premiati da una commissione del Comitato scientifico del Centro Studi e del Miur.

L’apposito bando di concorso sarà pubblicato a partire dall’avvio del progetto educativo antimafia e antiviolenza 2020/2021 del Centro Studi.



Ultimi articoli

« Articoli precedenti