Il piano garanzia giovani parte anche in Sicilia
Bandi per 114 milioni di euro nell'ambito di Garanzia Giovani, il piano regionale per il recupero di giovani fuori dai circuiti lavorativi, saranno pubblicati da oggi sul sito del Dipartimento del Lavoro della Regione siciliana. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo d'Orleans, a Palermo, sono stati l'assessore al Lavoro Bruno Caruso e la dirigente Annarosa Corsello. Obiettivo dell'iniziativa, è stato reso noto, attivare processi virtuosi di coinvolgimento attivo dei cosidetti Neet (chi è rimasto fuori da circuiti lavorativi e di formazione). La misura è attiva da maggio 2014, «sono stati ricevute 48.918 adesioni, sono state effettuate le verifiche sul possesso dei requisiti e ad oggi sono stati profilati 21.941 giovani. Plafond di risorse complessive 178.821.388 euro».
Questi bandi, con destinatari ragazzi dai 15 ai 29 anni, è stato reso noto nel corso della conferenza stampa, saranno distribuiti su diverse linee: percorsi di formazione specialistica di durata da 50 a 200 ore su cui saranno investiti 46 milioni di euro che consentiranno ai giovani di acquisire capacità professionali da spendere sul mercato del lavoro; 10 milioni andranno al contrasto del fenomeno della dispersione scolastica; 42 milioni per colloqui specialistici che sono partiti dal 9 gennaio grazie ai lavoratori del Ciapi e agli operatori degli sportelli multifunzionali; 52 milioni andranno sul capitolo tirocini regionali; 4,7 milioni andranno sui tirocini interregionali e transnazionali.
Il Dipartimento lavoro prevede di attivare 13 mila interventi di tirocinio con un'indennità per il tirocinante di 500 euro. Saranno attivati percorsi di mobilità interregionale e transnazionale per ben 4 milioni di euro. Da febbraio partiranno bandi anche per l'auto-impresa che daranno al giovane la possibilità di fruire del microcredito per un importo compreso tra 25 mila e 35 mila euro per realizzare un progetto d'impresa. Tra le misure previste anche il bonus occupazionale regionale, in aggiunta a quello nazionale di 10 milioni di euro. «Su 'Garanzia giovanì stiamo giocando una partita con il Governo nazionale - ha sottolineato l'assessore -.
Il Governo ci sta controllando, perchè a fronte di maggiori risorse si aspettano maggiori risultati. È una sfida di credibilità che noi accettiamo. Dobbiamo dare un messaggio di speranza, ma dobbiamo avere pazienza, ci portiamo appresso una realtà di devastazione che ci trasciniamo almeno da 30 anni. Occorre ottimismo, la Sicilia sta affondando e se affonda vale per tutti».
Nel corso dell'incontro con la stampa l'assessore al Lavoro, Bruno Caruso, ha illustrato le altre linee guida e strategie su cui l'Assessorato si sta muovendo per riattivare politiche concrete sul lavoro. Un percorso che passa dal varo del sistema di accreditamento delle agenzie del Lavoro con un avvio dei bandi previsto tra aprile e maggio. Tra le altre misure anche la creazione di condizioni favorevoli agli investimenti come l'attuazione del contratto a tutele crescenti ed un bonus occupazionale rafforzato, la realizzazione del contratto di ricollocazione dei precari.
Tra gli altri punti ed obiettivi in cantiere anche la riforma delle strutture del mercato del lavoro e la riforma normativa dei tirocini e apprendistato in Sicilia, un piano infanzia volto a concrete politiche di conciliazione tra tempo di vita e tempo di lavoro con il rafforzamento della rete degli asili nido, un piano di contrasto alla povertà estrema e la riforma Ipab. «In Sicilia l'occupazione - ha puntualizzato Caruso - non può più essere garantita dalla spesa pubblica ma da investimenti privati. Dobbiamo creare condizioni favorevoli all'investimento. La politica attiva non serve a creare posti di lavoro ma a fluidificare il mercato del lavoro. Ma a monte occorrono investitori».
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