Il nuovo Respiro della Fiumara d'arte

Cultura | 17 luglio 2015
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Dalla montagna sacra alla materia, dal monte al mare. L' arte si rigenera, rispetta lo spazio e lo ricontestualizza. Fiumara d' arte va avanti spedita: il restauro delle sculture non è virtuale ma tangibile. E dopo la Finestra sul mare, ecco completata e riconsegnata alla comunità, quel La materia poteva non esserci di Pietro Consagra che nel lontano 1986 inaugurava la serie di sculture della più grande galleria en plein air oggi esistente. Oggi anche l' inaugurazione di Respiro di Giacomo Rizzo, una scultura monumentale di oltre tre metri per due che racchiude l'«impronta» di Monte Pellegrino, e segna la terza tappa della mostra diffusa A Sicilian Walk, a cura di Giusi Diana.La scultura di Rizzo sarà ambientata fino al 19 settembre, sulla spiaggia di ciottoli di fronte all' Atelier sul Mare, l' albergo d' arte che Antonio Presti ha creato a Castel di Tusa. «Trasformiamo la resistenza degli anni passati, in resilienza in nome della bellezza - spiega Antonio Presti - le sculture riprenderanno vita ad una ad una, ricreando, con la loro rigenera zione, un atto di grande valenza culturale e politica. L' arte non si distrugge, è l' arte stessa a non permetterlo.E da sola, in quel valore di essere tempo, si rigenera. Fiumara d' Arte è un' opera viva non una mummia - continua Presti -. È giusto rileggere ogni opera e documentarne soprattutto la contemporaneità. Il Parco di Fiumara d' arte. La semina spirituale della Bellezza vuole come raccolto sempre una nuova semina da consegnare alle generazioni future. Etica ed estetica in un legame indissolubile per una rinnovata Politica dell' essere, una politica sociale forte, fatta di impegno civile e resistenza rispetto a un sistema che sin dall' inizio ha ostacolato non solo la genesi, ma anche il suo divenire».Il bianco e il nero, la luce e l' ombra, il pieno e il vuoto: 18 metri dice mento armato che il tempo e gli agenti atmosferici avevano fortemente compromesso. Il restauro de La materia poteva non esserci ha recuperato interamente la scultura, riportando la alla sua arcaica bellezza, la stessa voluta da Pietro Consagra che scelse il luogo dove sistemarla, salvando il rapporto con la natura circostante.Lo stesso rapporto che ama mettere in rilievo Respiro: qui Giacomo Rizzo ha lavorato sul paesaggio naturale, isolano, un singolo frammento attraverso una materia plasmabile come gesso o silicone.L' opera è stata realizzata da un calco di una parete di Montepellegrino (con una speciale gomma siliconica): «l' impronta» (il respiro della montagna) è stata poi ricontestualizzata a Castel di Tusa e ambientata per la prima volta in un paesaggio naturale marino. E riporta il valore simbolico di un luogo sacro come Montepellegrino, alla sua scala umana: sale sulla montagna, ne isola una porzione e la re -ambienta.«Portare la montagna al mare crea concettualmente un effetto di straniamento, che dialoga con il paesaggio naturale circostante costellato dalle sculture ambientali della Fiumara d' arte», interviene Giusi Diana, che ha curato l' intero percorso di A Sicilian Walk, la mostra diffusa nata seguendo le tracce dell' opera di Richard Long di proprietà del Museo Riso, diretto da Patrizia Li Vigni. Un «viaggio» in cinque tappe attraverso quattro province siciliane e cinque fra istituzioni pubbliche e fondazioni private: da Riso alle Orestiadi di Gibellina, poi Fiumara d' arte e, il prossimo 24 luglio, il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (che ospiterà proprio il textwork di Richard Long insieme ai dipinti di Giuseppe Adamo) e le Fabbriche Chiaramontane, con video, opera -neon e installazioni oggettuali di Filippo Leonardi, oltre alle opere dei giovanissimi video -makers catanesi del collettivo Nuovo Cinema Ca.(Giornale di Sicilia)
 di Antonella Filippi

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