Il Centro Pio La Torre ai candidati alle prossime elezioni: rinnegate la mafia e ogni collusione
Politica | 13 maggio 2022
L’assemblea del Centro studi Pio La Torre, nell’anno in cui si commemora il quarantesimo anniversario dell’assassinio di Pio La Torre, politico impegnato nella ricerca della tutela dei più deboli e contro ogni uso della politica a vantaggio di poteri forti e criminali, chiede a tutti i candidati di assumere una chiara posizione sul tema della legalità e dell’antimafia rifiutando pubblicamente, prima di tutto, ogni sponsorizzazione da uomini pregiudicati per collusione col sistema politico-mafioso e facendo conoscere i propri programmi di contrasto e di prevenzione antimafia sul piano culturale, politico e amministrativo.
Le mafie, vecchie e nuove, con la violenza fisica (o la minaccia del suo uso) e con la corruzione, storicamente hanno dimostrato che il loro arricchimento produce l’impoverimento delle comunità di origine e dei nuovi insediamenti territoriali che li accolgono, rendendo debole l’azione del governo comunale.
Palermo, la Sicilia e l’Italia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane e sottosviluppo economico e sociale a causa della corruzione politico-mafiosa che ha rubato fondi pubblici e diseducato interi settori della pubblica amministrazione al corretto ed efficiente utilizzo del denaro pubblico.
La richiesta a ogni candidato a sindaco di una posizione chiara contro i pericoli di infiltrazioni mafiose e corruttive diventa indispensabile considerando anche l’arrivo dei fondi del PNRR che sono sicuramente un ricco boccone per poteri corrotti e mafiosi.
Poiché un operato attivo a tutela della legalità, efficienza e trasparenza presuppone misure di prevenzione amministrative, si sollecitano i candidati a sottoscrivere ed applicare protocolli di legalità tra le istituzioni e tra queste e le rappresentanze delle forze sociali ed economiche per la programmazione dei servizi socio-sanitari, dello sviluppo urbanistico ecocompatibile, dell’uso sociale dei beni confiscati, degli appalti, dell’adozione di White list per la scelta dei contraenti, della collaborazione col mondo della scuola, della conoscenza e della cultura.
L’assemblea del Centro Pio La Torre ritiene che l’impegno richiesto costituisce azione concreta per impedire che mafie e corruzione tornino al governo di Palermo.
Il quinquennio 2022-2027 può essere un periodo di crescita della città o può segnare un punto di non ritorno per i tanti giovani, adulti ed anziani che vi abitano.
Le mafie, vecchie e nuove, con la violenza fisica (o la minaccia del suo uso) e con la corruzione, storicamente hanno dimostrato che il loro arricchimento produce l’impoverimento delle comunità di origine e dei nuovi insediamenti territoriali che li accolgono, rendendo debole l’azione del governo comunale.
Palermo, la Sicilia e l’Italia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane e sottosviluppo economico e sociale a causa della corruzione politico-mafiosa che ha rubato fondi pubblici e diseducato interi settori della pubblica amministrazione al corretto ed efficiente utilizzo del denaro pubblico.
La richiesta a ogni candidato a sindaco di una posizione chiara contro i pericoli di infiltrazioni mafiose e corruttive diventa indispensabile considerando anche l’arrivo dei fondi del PNRR che sono sicuramente un ricco boccone per poteri corrotti e mafiosi.
Poiché un operato attivo a tutela della legalità, efficienza e trasparenza presuppone misure di prevenzione amministrative, si sollecitano i candidati a sottoscrivere ed applicare protocolli di legalità tra le istituzioni e tra queste e le rappresentanze delle forze sociali ed economiche per la programmazione dei servizi socio-sanitari, dello sviluppo urbanistico ecocompatibile, dell’uso sociale dei beni confiscati, degli appalti, dell’adozione di White list per la scelta dei contraenti, della collaborazione col mondo della scuola, della conoscenza e della cultura.
L’assemblea del Centro Pio La Torre ritiene che l’impegno richiesto costituisce azione concreta per impedire che mafie e corruzione tornino al governo di Palermo.
Il quinquennio 2022-2027 può essere un periodo di crescita della città o può segnare un punto di non ritorno per i tanti giovani, adulti ed anziani che vi abitano.
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