Il 65,4% degli studenti stranieri è nato in Italia
Gli studenti con cittadinanza non italiana costituiscono il 10,3% della popolazione scolastica: sono circa 877.000 su un totale di 8.484.000 ragazze e ragazzi che lo scorso anno hanno frequentato le scuole del Paese. È quanto emerge dal report “Gli alunni con cittadinanza non italiana a.s. 2019/2020” reso noto dal Miur.
La popolazione scolastica nel 2019/2020 è scesa complessivamente di quasi 96mila unità (-1,1% rispetto all’anno precedente). Gli studenti italiani, in particolare, hanno registrato una flessione di circa 115mila unità (-1,5%), a fronte, invece, di un incremento di 19mila studenti con cittadinanza non italiana (+2,2%), per cui l’incidenza di questi ultimi sul totale della popolazione è passata dal 10% al 10,3%. Tra il 2010/2011 e il 2019/2020, gli studenti con cittadinanza non italiana sono aumentati del 23,4% (+166mila unità). Prevalgono le seconde generazioni: il 65,4% delle studentesse e degli studenti di origine non italiana è nato nel nostro Paese.
Nella scuola dell’infanzia l’aumento dei bambini di origine migratoria è stato di circa 1.100 unità con una crescita della loro incidenza sul totale da 11,4% a 11,8% per effetto del più consistente calo degli allievi italiani (-36.929 unità), mentre nella scuola secondaria di I grado l’aumento è stato di oltre 7.700 unità. La scuola primaria rimane il settore che assorbe il maggior numero di studenti con cittadinanza non italiana; nell’a.s. 2019/2020 ha registrato un aumento di 4.530 studenti (+1,4%). Le iscrizioni nel settore tendono nel complesso a diminuire. Nel 1995/1996 frequentavano la scuola primaria il 47,7% degli studenti con cittadinanza non italiana; nel 2009/2010 la percentuale è scesa al 36,3% praticamente uguale al dato attuale di 36,2%. A causa del calo di oltre 60mila bambini italiani, gli oltre 317.000 bambini con cittadinanza non italiana oggi presenti nella scuola primaria costituiscono ben il 12% del totale, percentuale più elevata tra i diversi gradi di istruzione. Nella scuola secondaria di I grado, invece, in continuità con l’andamento degli ultimi anni, si registra l’aumento più consistente di studenti con cittadinanza non italiana, pari a 7.742 unità (+4,3%).
Nel 2019/2020 gli studenti con cittadinanza non italiana presenti nella scuola secondaria di II grado sono quasi 205mila, con un aumento del 2,8% (+5.658) rispetto l’anno precedente. La scuola secondaria di secondo grado si configura il settore relativamente più dinamico per quel che riguarda l’immissione di studenti con cittadinanza non italiana. Posto uguale a 100 il numero di studenti con cittadinanza non italiana presenti nei diversi ordini di scuola nell’a.s. 2009/2010, nell’a.s. 2019/2020 gli studenti sono cresciuti del 22,5% nella scuola dell’infanzia, del 30% nella scuola primaria, del 25% nella scuola secondaria di I grado e del 43% negli istituti di secondaria di II grado.
Il 65,3% delle studentesse e degli studenti con cittadinanza non italiana è concentrato nelle regioni del Nord; il 22,2% è nel Centro; il 12,5% nel Sud. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di studenti di cittadinanza non italiana (224.089), oltre un quarto del totale presente in Italia (25,6%).
La costante crescita delle seconde generazioni caratterizza significativamente l’evolversi della presenza degli studenti con background migratorio. Nel quinquennio 2015/2016-2019/2020 il numero degli studenti con cittadinanza non italiana nati nel nostro Paese è passato da oltre 478mila a quasi 574mila (+20% circa). Nell’ultimo anno l’incremento è stato di oltre 20mila unità (+3,7%), portando la quota dei nati in Italia sul totale degli studenti di origine non italiana al 65,4%, quasi un punto percentuale in più rispetto al 2018/2019 (64,5%). Diversamente dagli studenti nati in Italia, per i quali la tendenza alla crescita è un dato costante, gli studenti che entrano per la prima volta nella scuola italiana hanno un andamento piuttosto instabile. I dati di medio-lungo periodo, relativi al periodo 2015/2016 - 2019/2020 mostrano una tendenza alla diminuzione nel settore della primaria (-11.249 unità) e della secondaria di II grado (-1.386 unità), mentre si osserva un aumento nella secondaria di I grado (+805 unità). Complessivamente, nel quinquennio considerato i nuovi ingressi registrano una flessione di oltre 11 mila unità. Tra il 2018/2019 e il 2019/2020 si rileva un aumento sia nella scuola Secondaria di I grado (805 unità) sia, seppur più contenuto 19 unità, nella secondaria di II grado; solo nella scuola primaria si osserva un decremento di entità consistente (-1.107 unità, -18,7%), pertanto nel complesso, risulta una diminuzione di 283 unità, pari al -1,2%.
Sono quasi 200 i paesi di cui sono originari gli studenti con cittadinanza non italiana. Alcune comunità sono di gran lunga più rappresentate rispetto ad altre. I dati suddivisi per continente evidenziano che la maggior parte degli studenti, ovvero il 45,4%, proviene da un paese europeo, seguiti dagli studenti di provenienza o origine africana (26,1%) e asiatica (20,5%). Assai più contenuta la quota degli studenti provenienti dall’America (8,0%) e dall’Oceania (0,03%).Tra i paesi europei la cittadinanza più rappresentata si conferma quella Rumena con quasi 157mila studenti. Nell’insieme, gli studenti di origine Rumena e Albanese (119 mila unità) rappresentano quasi un terzo degli alunni stranieri in Italia (31,4%). Nel periodo 2009/2010 - 2019/2020 la quota degli studenti di nazionalità Rumena è aumentata di 0,9 punti percentuali passando dal 17% al 17,9% a fronte di una diminuzione della quota degli studenti Albanesi (da 14,3% al 13,5%). Nello stesso periodo sono aumentati anche gli studenti di origine Moldava che nel 2019/2020 si attestano a oltre 26mila unità, rientrando così nel gruppo delle comunità più rappresentate. Gli studenti Marocchini, circa 108 mila (12,3%) costituiscono la comunità più consistente del continente africano nonché la terza in valore assoluto in Italia. Il secondo stato africano per numerosità di studenti è l’Egitto da cui provengono quasi 29mila studenti. Nell’ambito delle comunità asiatiche la cittadinanza più numerosa è senz’altro quella Cinese con quasi 56mila studenti (6,4%). Dal 2009/2010 al 2019/2020, la presenza degli studenti cinesi è aumentata di circa 27mila unità (+91,5%). Seguono gli studenti di origine Indiana che rappresentano il 3,4% degli studenti con cittadinanza non italiana. Spicca il dato della comunità cinese in cui gli studenti nati in Italia rappresentano ben l’84,7% del totale (46.960 su 55.413). Seguono le seconde generazioni di cittadinanza Marocchina e Albanese pari rispettivamente al 76,2% e al 75% del totale degli studenti di stessa nazionalità. Quarti in graduatoria, gli studenti Filippini nati in Italia che rappresentano il 70,2% del totale dei connazionali.
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