I sindacati: il governo avvii subito un piano di sviluppo

10 giugno 2019
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«Nel Sud e in Sicilia, l’economia ha bisogno di un colpo di reni. Al Governo nazionale chiediamo un triplice piano straordinario su investimenti, occupazione e infrastrutture. Tre piani da mettere in cantiere subito per evitare di affondare. Per questo manifesteremo assieme alle confederazioni nazionali». Così i segretari generali di Cgil Cisl Uil siciliane, Michele Pagliaro, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, in occasione degli attivi unitari regionali svoltisi stamani a Palermo in vista della mobilitazione nazionale che porterà le confederazioni a Reggio Calabria il prossimo 22 giugno, per la manifestazione intitolata #FuturoalLavoro. Dalla Sicilia partiranno in seimila tra lavoratori, pensionati, giovani. «I tre piani straordinari - secondo i sindacati - dovranno avere al centro il rilancio degli investimenti pubblici e privati. Anche con l’attuazione, da parte delle pubbliche amministrazioni centrali e periferiche, della clausola introdotta nella scorsa legislatura nazionale, che impone che il 34% di tutti gli investimenti pubblici sia destinato al Sud. La misura non può restare sulla carta, perché sarebbe l’eutanasia dell’economia nel Mezzogiorno». Inoltre, ha detto il segretario della Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio, aprendo i lavori, «ci aspettiamo che si metta in moto il funzionamento delle Zes, le Zone economiche speciali concepite per attrarre investimenti nelle aree portuali e aeroportuali».


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