I giovani e la legalità contro violenza e criminalità organizzata

Cultura | 21 maggio 2021
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Legalità violenza e criminalità organizzata” è l'ultimo libro edito dal Centro Studi Pio La Torre e curato da Giovanni Frazzica dell'università di Palermo. Contiene interventi di Alessandra Contino, Alida Federico, Antonio La Spina, Stefania Pellegrini, Ernesto U. Savona, Salvatore Sacco e Alberto Vannucci. I contributi del volume, diversi per argomentazione e per tipo di approccio selezionato guardano ai temi della violenza e del rispetto  delle norme evidenziando aspetti diversi, tutti tenuti insieme, però,  dall’obiettivo generale del libro: approfondire la conoscenza delle  dimensioni della violenza, dell’uso della violenza stessa da parte 
delle organizzazioni criminali, delle azioni di prevenzione e 
contrasto poste in essere, non trascurando il punto di vista dei 
giovani, anche a partire dai quali è stata costruita buona parte della 
base empirica necessaria per alcune riflessioni, utili per fornire 
indicazioni anche a coloro che quotidianamente sono impegnati in 
percorsi formativi volti sia a consolidare la partecipazione da parte 
delle giovani generazioni, sia al rafforzamento della cultura della 
legalità. Pubblichiamo un estratto dell'introduzione di Giovanni Frazzica.





l tema della violenza, specie se messo in relazione con l’azione  delle organizzazioni criminali anche di stampo mafioso, pone lo  studioso dinanzi ad una serie di interrogativi a cui difficilmente  riuscirà a fornire risposta in maniera esaustiva. Lo farà mettendo  in luce ora alcuni aspetti, ora altri, a seconda del punto di  osservazione che di volta in volta riterrà opportuno (o che potrà)  privilegiare.

Le ragioni derivano al contempo sia dalla prospettiva di indagine 
selezionata, sia dalla complessità dell’argomento, che impone diversi 
percorsi di costruzione delle categorie a partire dalle quali 
procedere con l’analisi dei dati utili per la ricerca. Un ragionamento 
analogo può trovare luogo se prendiamo in considerazione il 
comportamento degli attori sociali rispetto alle norme e in relazione 
alle aspettative e ai gruppi di riferimento, specie in contesti 
caratterizzati dalla diffusione di comportamenti poco in linea con i 
valori civici.
I contributi di questo volume, diversi per argomentazione e per tipo 
di approccio selezionato guardano ai temi della violenza e del 
rispetto delle norme evidenziando aspetti diversi, tutti tenuti 
insieme, però, dall’obiettivo generale del libro: approfondire la 
conoscenza delle dimensioni della violenza, dell’uso della violenza 
stessa da parte delle organizzazioni criminali, delle azioni di 
prevenzione e contrasto poste in essere, non trascurando il punto di 
vista dei giovani, anche a partire dai quali è stata costruita buona 
parte della base empirica necessaria per alcune riflessioni, utili, a 
parere dello scrivente, per fornire indicazioni anche a coloro che 
quotidianamente sono impegnati in percorsi formativi volti sia a 
consolidare la partecipazione da parte delle giovani generazioni, sia 
al rafforzamento della cultura della legalità.
Il capitolo di Alessandra Contino si sofferma sulla violenza di 
genere, evidenziandone la complessità e le dinamiche soggettive e 
strutturali, nonché i vincoli di tipo individuale, sociale ed 
economico. Il capitolo di Alida Federico mette in evidenza la violenza 
delle mafie straniere, con particolare riferimento al caso dei cult 
nigeriani in Italia. Il capitolo di Giovanni Frazzica, mette in 
relazione comportamenti virtuosi e l’azione rispetto alle norme 
spiegando come le aspettative sociali ricoprano un ruolo cruciale 
nella gestione delle informazioni utili per muoverci nell’ambiente in 
cui viviamo, giacchè ci consentono di ridurre l’incertezza derivante 
dall’assunzione di determinate scelte, di stimare quali possibili 
effetti avrà una nostra azione in un determinato tempo e in uno 
specifico contesto, o ancora di valutare quali possono essere le 
strategie che possiamo mettere in campo per ridurre la probabilità di 
una risposta indesiderata da parte degli altri.
Il capitolo di Antonio La Spina si sofferma sul contrasto delle mafie 
e della violenza personalizzata, evidenziando in modo lucido e puntuale i tratti 
distintivi dei due fenomeni criminali e al contempo facendo luce 
sull’importanza di delimitare il campo di analisi e risolvere alcune 
questioni definitorie. Il capitolo di Stefania Pellegrini 
approfondisce il tema della fiducia nelle istituzioni, partendo dal 
punto di vista dei giovani. Nel capitolo è possibile trovare la 
definizione di alcuni concetti fondamentali connessi alle istituzioni 
e alla formazione della coscienza sociale dei giovani. Il capitolo di 
Salvatore Sacco restituisce i risultati dell’analisi relativa alla 
percezione della violenza da parte dei giovani, delineando gli ambiti 
e le informazioni a partire dai quali avviare la riflessione, nonché 
alcuni rilevanti accorgimenti relativi all’utilizzo dei dati e alla 
loro contestualizzazione. Il capitolo di Ernesto Savona fa luce sulle 
dinamiche delle organizzazioni criminali, soffermandosi in modo 
particolare sul ruolo delle istituzioni e su possibili implicazioni di 
policy. Il capitolo di Alberto Vannucci mette in relazione la 
corruzione e la violenza. In esso è presente un’interessante 
classificazione di corruzione violenta a partire dal tipo di attore 
dominante nello scambio corrotto e dalla forma di coercizione.

 di Giovanni Frazzica

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