I 10 anni della Soprintendenza del mare

Cultura | 26 dicembre 2014
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La Soprintendenza del Mare d’Italia ha festeggiato 10 anni di vita. Istituita in Sicilia con un apposito articolo nella legge finanziaria regionale del 2004 per tutelare, gestire e valorizzare la cultura del mare in Sicilia, la nuova Soprintendenza opera presso il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e dell’Educazione Permanente dell’Assessorato per i Beni Culturali Ambientali e Pubblica Istruzione della Regione Siciliana e ha compiti di ricerca, censimento, tutela, vigilanza, valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico subacqueo, storico, naturalistico e demo-antropologico dei mari siciliani e delle sue isole minori. Questa struttura rappresenta l’approdo di un percorso nato nel 1999 con l’istituzione di un gruppo per la ricerca archeologica subacquea: il G.I.A.S.S. (Gruppo d’Indagine Archeologica Subacquea Sicilia) evolutosi nello S.C.R.A.S. (Servizio Coordinamento Ricerche Archeologiche Sottomarine). L’attività operativa è stata garantita dalla dotazione tecnico-strumentale ma, soprattutto, dall’aiuto costante delle forze dell’ordine che agiscono in mare (Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Capitanerie di Porto e Guardia Costiera). La struttura opera in piena autonomia avendo assimilato le risorse e i mezzi delle precedenti esperienze. “Dieci anni di vita sono pochi per una istituzione pubblica, - dice Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare - ma sembrano molti di più se guardiamo alla grande mole di lavoro che abbiamo svolto nei campi della tutela, ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo siciliano. Sono davvero tante le ricerche, le scoperte e gli eventi che abbiamo condotto con successo in Sicilia, in Libia, in Turchia, in Tunisia e in Giappone. La mia soddisfazione è enorme per avere contribuito a dare un volto positivo alla nostra Sicilia grazie a una istituzione pubblica ormai rinomata in tutto il mondo. Ma anche per aver salvato un patrimonio immenso che giace nei mari e che ha contribuito a scrivere e dettagliare la storia della Sicilia”.  

I festeggiamenti si sono svolti presso l’Arsenale della Regia Marina, con una serie di eventi in collaborazione con l'Associazione “Amici della Soprintendenza del Mare”, l'Associazione “Progetto Mare”, la Cooperativa “Skenè” e con la casa editrice Qanat, editrice delle pubblicazioni “Ombre dal Fondo” e “I racconti del Faro”. La sede della Soprintendenza del Mare si trova presso Palazzetto Mirto, nel centro storico di Palermo, mentre i locali dell’ex Istituto Roosevelt, all’Addaura, continuano ad essere sede dei laboratori tecnici. 

In seguito, sull’intero territorio costiero siciliano e sulle isole minori è prevista la creazione di sedi periferiche. L’istituzione della Soprintendenza del Mare qualifica la Regione Siciliana nelle politiche per la tutela delle sue risorse archeologiche sottomarine, ispirandosi alla Grecia che - unica in Europa - possiede una struttura analoga. L'assoluta novità dell'ottica multidisciplinare con cui la Soprintendenza del Mare si presenta, associa gli aspetti etnoantropologici e naturalistici a quelli archeologici e la pone così in una situazione di primato europeo.   

 di Melinda Zacco

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