Giovani e legalità, nuovi finanziamenti
Con un laconico comunicato il 25
novembre scorso sul proprio sito il
dipartimento della gioventù informa che in attuazione della legge finanziaria
del 2013 si sta procedendo allo scorrimento
delle graduatorie di "Giovani per il Sociale" e "Giovani per la
valorizzazione dei beni pubblici". La notizia è molto importante per due
motivi il primo relativo alla entità del finanziamento disponibile per lo scorrimento delle
graduatorie previsto dalla legge di stabilità del 2013: 26 milioni di euro per
l'anno 2013, 26 milioni di euro per
l'anno 2014 e 28 milioni di euro per l'anno 2015, per un totale di 80 milioni
di euro.
Il secondo è relativo al fatto che le iniziative finanziate concernono
progetti promossi da giovani al di sotto dei 35 anni costituiti in forma
associata / giuridica: si va dalle associazioni, alle società alle cooperative.
Gli ambiti che i progetti devono sviluppare sono i seguenti:
Ambito |
Obiettivi |
Risorse |
Giovani per il sociale |
|
23.709.000 euro |
Giovani per i beni pubblici |
|
12.763.000 euro |
Ricordiamo che il bando come dichiarato dal ministro Barca aveva visto
una enorme partecipazione dei progetti promossi da giovani siciliani,
corrispondente sulle 1500 proposte progettuali totali presentate ad una percentuale del 35%.
Dopo la selezione non sono stati forniti – almeno sul sito del
dipartimento – informazioni dettagliate sulle composizioni regionali dei
progetti approvati con finanziamento e sui progetti approvati ma non finanziati
ed oggetto dello scorrimento. Secondo una stima da noi effettuata applicando la
“percentuale siciliana” sui progetti presentati
si potrebbe parlare per la Sicilia di 106 - 150 nuovi progetti finanziabili
per un importo compreso fra 17.000.000 e
21.000.000 di euro con un occupazione compresa fra 900 e 1.000 unità.
Proprio in virtù dell’importanza dei settori e delle progettualità emerse
sarebbe importante comprendere i tempi di esaurimento della graduatoria e avere
informazioni più aggiornate anche sui contenuti del progetti.
A partire da questa analisi riteniamo molto importante che su questi
progetti, ma anche su quelli già approvati in prima battuta, ed in generale su
tutti i progetti riguardanti contrasto alla criminalità e diffusione della
cultura della legalità, venga effettuato un monitoraggio ed un accompagnamento
all’attuazione in maniera da permettere che queste esperienze fungano da
moltiplicatore per il territorio siciliano e non si perdano in attuazioni
solitarie.
Di seguito a titolo esemplificativo alcuni degli obiettivi che le azioni
di accompagnamento dovrebbero raggiungere:
- creare una rete fra i soggetti promotori
dei progetti;
- promuovere una integrazione fra le
azioni a valere sulle diverse fonti finanziarie;
- organizzare scambi e comunicazioni delle
buone pratiche emergenti;
- approfondire gli aspetti di eventuale
difficoltà nelle attuazioni;
- individuare delle linee guida per le
future azioni;
- sostenere i progetti nella
identificazione di nuove opportunità di finanziamento;
- identificare modalità e metodologie per
valorizzare al meglio la gestione dei beni confiscati alle mafie;
Le risorse per il finanziamento delle attività di accompagnamento possono
a nostro parere provenire dal Piano di Azione e Coesione come si legge da
settimane sottoutilizzato proprio per mancanza di progetti.
In questo spirito il Centro Pio La Torre nei prossimi giorni si farà promotore di una proposta ad Anci, Regione Siciliana e Dipartimento Gioventù per individuare le modalità che consentano la creazione di una task force - che comprenda gli attori indiscutibilmente impegnati su questi temi - in grado di svolgere le attività di accompagnamento sinteticamente elencate tutte riconducibili alla semplice formula che la diffusione della legalità e il contrasto alle mafie devono creare cooperazione ed integrazione fra le esperienze e non solo avanzamenti di spesa.
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