Fondi Ue, comuni e associazioni alla Regione: pronti a cogestire il Pnr

Economia | 21 ottobre 2021
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La costruzione di “spazi di azione condivisa”, per non perdere le “occasioni irripetibili e irrinunciabili” offerte dal Pnrr viene annunciata da Cgil e Uil regionali, Anci, Isola che c’è, Ali, Forum siciliano del terzo settore, Federconsumatori.

L’iniziativa, aperta alla partecipazione delle altre forze sociali e sindacali, e le prime proposte saranno presentate venerdì 22 ottobre alle 10.30 dai soggetti promotori nella sala della Carrozze di Villa Niscemi, a Palermo.

A partire dai territori “veri motori di sviluppo sostenibile”, i promotori, spiega una nota, puntano a mettere in campo momenti comuni di analisi, monitoraggio co- programmazione e co-progettazione, “in un’ottica di lavoro sinergico con le istituzioni regionali e locali”. Il mancato coinvolgimento delle forze attive nella società è del resto, secondo il cartello, uno degli elementi che contribuisce al rischio che una parte cospicua delle risorse del Pnrr non vengano utilizzate. La parola chiave individuata è dunque “partecipazione”, “per innescare processi di contaminazione mirati alla costruzione di nuove politiche, innovative e inclusive”. Questo soprattutto in un contesto in cui “emergono chiaramente- è sottolineato nella nota- le grandi difficoltà e l’impreparazione con cui Regione, Enti locali, enti strumentali stanno approcciando la sfida del cambiamento strutturale che il Pnrr richiede”.

Nel documento i promotori rilevano le difficoltà dei sindaci e delle comunità, soprattutto nelle aree più interne della Sicilia, isolate, senza servizi, a rischio desertificazione. E sottolineano che “gli enti locali hanno bisogno di strumenti e risorse finanziarie e umane, di sburocratizzazione delle procedure”.

“Come a più riprese sollevato dalle forze sindacali- continuala nota- su alcune tematiche chiave- rifiuti, energia, programmazione e progettazione- si registra una assoluta mancanza di raccordo tra le strategie regionali e quelle nazionali. Un piano indispensabile in un settore fondamentale come l’energia, pur essendo in definizione da tempo, non ha visto ancora la luce.

L’Anci continua inoltre a sottolineare l’urgenza di questioni normative da approvare, anche con riferimento al fabbisogno assoluto di personale adeguatamente preparato alla programmazione ed alla progettazione, nonchè la possibilità di lavorare in una prospettiva di stabilità finanziaria al momento del tutto assente”.



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