Fondi europei la protesta delle forze economiche e sociali
Economia | 23 febbraio 2016
È
necessaria una radicale correzione di rotta della programmazione
2014-20 dei fondi Ue rispetto ai cicli precedenti di programmazione che
“non hanno prodotto alcun beneficio” per l’economia e la società
siciliane. È quanto afferma un documento assai critico approvato in
serata dal Tavolo del partneriato, che riunisce le decine di
associazioni e forze sociali che contribuiscono a definire, con la
Regione, gli indirizzi per la spesa dei fondi. Ne da’ notizia la Cisl
Sicilia. Il documento è stato messo a punto nei giorni scorsi dalla
segreteria del Tavolo che, per la prima volta, si è autoconvocata. Tra
l’altro, vi si legge che la classe dirigente regionale pare non
percepire la “reale gravità della situazione” e di “criticità del
passato che sembrano essersi cronicizzate”.
Il
Tavolo ha anche deciso, polemicamente, di disertare la riunione dei
comitati di sorveglianza per i piani operativi Fesr e Psr. I due
organismi dovrebbero riunirsi il primo marzo a Palermo con la
partecipazione di esponenti Ue e del governo nazionale. Ma vi prenderà
parte un solo rappresentante dell’universo economico e sociale riunito
nel Tavolo, che chiederà di leggere e che sia messo a verbale il
documento adottato. Nel quale le forze economiche e sociali muovono
denunce e avanzano proposte “per una svolta”.
Tra
l’altro, chiedono alla Regione la rimozione dei vincoli che ancora
adesso “impediscono che si sviluppi un ambiente attrattivo e sostenibile
per imprese e cittadini”. Sollecitano il varo di un piano di
rafforzamento delle competenze amministrative (Pra) funzionale allo
sviluppo delle imprese. Sottolineano la necessità di un “tavolo
permanente per il coordinamento e l’integrazione del programma” e
propongono la sigla di un protocollo d’intesa per una “programmazione
unica e coerente” delle diverse fonti di finanziamento Ue: Fesr, Fse,
Psr e Pon. Inoltre, il documento invita il governo della Regione a
concordare un cronoprogramma verificabile degli obiettivi da raggiungere
ma precisa che è comunque imprescindibile che la pubblicazione dei
primi bandi sia pianificata in tempo utile per “avviare la spesa
entro il 2016”.
Quanto
ai richiami critici, per i componenti del Tavolo sono mancati fin qui
nella gestione dei fondi Ue un’idea di insieme e una strategia della
spesa orientata alla crescita. E anche piani di marketing territoriale,
dell’offerta turistica e per la competitività delle imprese. Per contro,
occorre una governance dei fondi, insistono i firmatari, “autorevole,
competente, trasparente e duratura per l’intero periodo della
programmazione”. Ancora, che siano precisate le responsabilità di
direttori generali e dirigenti dei servizi, “evitandone il più possibile
la sostituzione a ogni cambio di assessore”.
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