Don Ciotti alla Giornata della Memoria: traghettare le speranze
Società | 21 marzo 2016
Da Messina a Bolzano, passando per Napoli, Firenze, Torino: la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti della mafia, ha visto una forte partecipazione di studenti (oltre 100.000), sindaci, istituzioni, parenti delle vittime, gente comune, in tutto più di 350 mila persone. Alle 11 in mille piazze italiane, ma anche in alcune scuole, università, parrocchie e carceri, sono stati letti in contemporanea i nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie. Una Giornata, questa, organizzata da Libera e Avviso Pubblico, che ha visto il proprio epicentro a Messina, con oltre 30mila partecipanti, ma anche 8 mila intervenuti a Reggio Emilia, più di 10 mila a Torino, 40 mila a Napoli, 15 mila ad Aversa. E poi iniziative a Firenze, Imperia, Fano, Roma, Sestu (Ca), Chieti, Imperia, Potenza, Foggia. «Abbiamo voluto chiamare questo momento 'Ponti di memoria e luoghi di impegnò perchè il nostro Paese ha bisogno di ponti che allargano le coscienze e traghettano le speranze» - ha detto il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, da Messina - servono un'accelerazione dei tempi e un chiarimento netto sulle priorità che Parlamento e Governo devono darsi«. »Ciascuna di queste vittime ha seminato dolore, ma soprattutto speranza e siamo qui a raccoglierla - ha affermato la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi, volata a Messina per partecipare alla Giornata -; la mafia ha cambiato strategia, uccide meno ma è più capace di penetrare dissimulando la sua illegalità dentro il mondo legale«.
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