Dalle Zes al lavoro che non c'è, alcune domande sul Pnrr in Sicilia

Economia | 4 febbraio 2022
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In occasione dell'evento palermitano di Italia Domani (il portale del
Governo italiano che monitora lo stato di avanzamento del piano di
ripresa e resilienza) alcune domande su PNRR e Sicilia :


Il Dossier presentato ipotizza un incremento occupazionale del 3,2% in
conseguenza dell'utilizzo dei fondi. L'occupazione in Sicilia è
stimata a poco meno di 1.500. 000 unità: i nuovi occupati sarebbero
perciò di circa 50.000 unità. Il problema è che i dati Istat
dimostrano che la ripresa post pandemica ha determinato in gran parte
lavoro precario e povero (cioè con retribuzioni inferiori alla
mediana). In una regione come la Sicilia, caratterizzata da un mercato
del lavoro debole e da tassi altissimi di disoccupazione femminile e
giovanile, quali impegni vengono assunti per porre rimedio alla
situazione e contribuire alla creazione di lavoro stabile, di qualità
ed a tempo indeterminato? E come si orienta l'occupazione aggiuntiva
verso i giovani e le donne?


La Sicilia presenta un notevole divario sulle reti infrastrutturali ed
in particolare sui trasporti su rotaia. Nel PNRR sono presenti
significativi investimenti sull'asse Messina- Catania- Palermo, sulla
Palermo-Agrigento e sulla Palermo- Trapani via Milo che verrebbe
riaperta al traffico raddoppiando la modalità di collegamento tra il
capoluogo regionale e la città falcata e con interessanti proiezioni
anche sulle relazioni tra gli aeroporti di Punta Raisi e di Birgi. A
questi si aggiungono investimenti per circa 400 milioni per il rinnovo
del mezzi, dagli autobus, ai treni, alla previsione della costruzione
di una nuova nave traghetto per lo stretto di Messina. Il nodo
riguarda però i tempi di esecuzione delle opere: per esempio i
cantieri fin qui aperti sulla tratta Catania- Catenanuova segnalano
ancora rilevanti ritardi. Come intende il governo garantire celerità
ed efficacia all'ammodernamento del sistema ferroviario , che è
precondizione per lo sviluppo sostenibile dell'economia isolana?


Per Palermo appare di particolare rilevanza il finanziamento per quasi
800 milioni di euro per il completamento del sistema tramviario
cittadino. Questione che tra l'altro è al centro di un dibattito che
ha investito anche le istituzioni cittadine, ma appaiono importanti
anche gli strumenti di rigenerazione e recupero urbano.


Partono finalmente anche in Sicilia, a quasi cinque anni
dall'approvazione della legge istitutiva (l. 3 agosto 2017 n.123) le
zone economiche speciali (ZES). La legge di bilancio 2021 ha previsto
agevolazioni significative per le aziende che intendano investire
nelle ZES. Il Piano mette a disposizione 118 milioni per le due zone
siciliane (61,4 per quella occidentale e 56,8 per quella orientale).
Sono risorse finalizzate al completamento delle attrezzature
infrastrutturali ed al miglioramento dell'accessibilità delle due
aree. Però in assenza di una politica industriale a livello nazionale
e regionale resterà in forse l'allocazione di nuove realtà produttive.
In ogni caso il massimo sforzo va fatto in direzione di nuove attività
imprenditoriali connesse alla transizione energetica.


Piano per la salute: è una delle esigenze fondamentali anche in
relazioni alle distorsioni del sistema sanitario regionale che la
pandemia ha messo in luce. 800 milioni di euro per potenziare il
sistema sanitario regionale: Il 40% andranno a rafforzare il
territorio. Obiettivo 146 case di comunità e 39 ospedali di comunità.
254 i milioni previsti per la modernizzazione del parco tecnologico e
digitale. Tempi estremamente rapidi (entro 28 febbraio vanno
perfezionati i relativi action plan). Il dibattito rischia però di
essere inficiato dal clima preelettorale e le scelte che traspaiono
dai documenti dell'Assessorato alla Salute a volte non risultano
chiare.


Notevole l'intervento per l'istruzione (missione 4), oltre 565 milioni
di euro in totale. La gran parte dovranno essere spesi dagli enti
locali (comuni, aree metropolitane, liberi consorzi) Qui si pone il
tema delicatissimo dell'efficienza dei comuni, della carenza di
personale, del fatto che molti comuni si trovano in difficoltà
finanziarie. E' stata prevista l'assunzione di tecnici a supporto
degli enti locali. Il Sole 24 ore con un'analisi non diplomatica ha
individuato le carenze e le difficoltà cui ci troviamo di fronte ed ha
denunciato i ritardi degli uffici regionali nel rilasciare le
autorizzazioni necessarie a far partire i progetti. Come si intende
porre rimedio a tale situazione impedendo che la Sicilia sciupi, per
l'inefficienza di diversi settori della pubblica amministrazione,
l'irripetibile occasione del PNRR?

 di Franco Garufi

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