Dalla Cgil al Centro Pio La Torre: valanga di adesioni alla marcia per la pace a Comiso

Società | 24 marzo 2022
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Valanga di adesioni alla marcia della pace del 4 aprile a Comiso. A 40 anni dalla storica marcia contro l’istallazione dei missili Cruise e per la smobilitazione degli SS20 del Patto di Varsavia, per chiedere stavolta la fine immediata della guerra in Ucraina. Il 4 aprile alle 16.30 si terrà nella città del ragusano che fu teatro della grande mobilitazione contro i missili, una manifestazione promossa da uno schieramento della società civile, del mondo del lavoro, delle categorie professionali, delle istituzioni. Nel quarantesimo anniversario della storica marcia alla quale partecipò anche Pio La Torre, ucciso dalla mafia 26 giorni dopo anche per le sue battaglie pacifiste, si torna a Comiso dunque per rimarcare “l’unanime condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la solidarietà al popolo Ucraino” e “la richiesta di cessazione immediata della guerra contro l’Ucraina aprendo tavoli negoziali per appianare i contrasti”. “La pace è la condizione per il rispetto dei diritti umani, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, della fratellanza e dell’autodeterminazione dei popoli e degli Stati”. Lo hanno ricordato in questi giorni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e papa Francesco, lo prevedono le Carte Costituzionali dei paesi democratici. “La pace – è scritto nel documento dei promotori- è necessaria per ridurre le spese militari, eliminare le armi nucleari, investire le risorse nello sviluppo socioeconomico delle nazioni, cancellando così dal futuro del pianeta riscaldamento climatico, mafie, corruzione, disuguaglianze e povertà”. Tra le adesioni quelle di molti eurodeputati e Comuni della Sicilia
Si può ancora aderire tramite l’indirizzo di posta elettronica
4aprileperlapacesicilia@gmail.com



Di seguito le adesioni ad oggi

articolo21
Acli Sicilia,
Alba Nicosia,
Ali Autonomie Locali Italiane/Sicilia,
Amnesty International Gruppo 228 Ragusa,
Anna Assumma,
Anpi Catania, Navarra Editore,
Anpi Vittoria, Sinistra Italiana - Sicilia,
Aps Campo 65, Mdc Sicilia,
Articolo Uno - Federazione regionale Sicilia,
Associazione "Mediter Italia",
Associazione #Adesso basta Ragusa
Associazione Avviso Pubblico,
Associazione femminista "Il governo di lei",
Associazione Lab.Zen 2,
Associazione Memoria e futuro,
Associazione nazionale vittime dell'usura- estorsione e racket,
Associazione nazionale vittime dell'usura-estorsione e racket,
Associazione politica "Lealtà e condivisione" di Siracusa,
Associazione Un'altra storia,
Auser Sicilia,
Casa delle Culture di Scicli - Mediterranean Hope,
Cento Passi per la Sicilia - Fava Presidente,
Centro studi Feliciano Rossitto,
Comune di Monreale,
Comune di Scicli,
Comune di Vittoria,
Consulta della Pace del Comune di Palermo,
Comune di Altavilla Milicia,
Comune di Pozzallo,
Cooperativa Giorgio La Pira,
Denise Cassisi,
Cooperativa sociale Utopia Milazzo
Confcommercio Sicilia,
Ente bilaterale del terziario di Ragusa
Federazione del Partito Democratico di Ragusa,
Femministorie Catania,
Forum del terzo settore della Sicilia,
Fp Sicilia,
Germana Bellorofonte,
Gruppo di acquisto solidale Mazzarelli,
Gruppo di iniziativa territoriale Sicilia- Nord -Est Banca etica
Istituto buddista italiano Soka Gakkai,
L'isola che c'è,
Marcello Cocilovo,
Partito Democratico di Comiso,
Patto di solidarietà diffusa – Scicli,
Pd all'Ars,
Pd Ragusa,
Pd Granmichel
Pina Mandolfo,
Pinuccia Gravina,
Rete catanese #restiamoumani #incontriamoci,
Rete studenti medi della Sicilia
Salvatore Lo Monaco,
Salvatore Vazzana,
Scuola Giovanni XXIII Colonna
Sunia Sicilia,
Teresa Piccione
Udi Catania,
Udi Palermo Onlus,
Udu Palermo,
Victor Matteucci
Gilda Sciortino
Pietro Bartolo
Deputati europei del gruppo S&D, Brando Benifei, Andrea Cozzolino,
Elisabetta Gualmini, Pierfrancesco Majorino, Alessandra Moretti, Franco
Roberti, Massimiliano Smeriglio, Patrizia Toia.




L’iniziativa è promossa da:

Acli Sicilia
Addiopizzo
Anci Sicilia
Anpi Palermo - Sicilia
Arci Sicilia
Ass. "Il Femminile è Politico"
Centro Impastato
Centro Studi Paolo e Rita Borsellino
Centro Studi Pio La Torre
Cgil Sicilia
Comune di Palermo
Comunità di Sant'Egidio
Comunità Siciliana Islamica
Confcooperative Sicilia
Erripa "Achille Grandi"
Fondazione Costa
Fondazione Giovanni Falcone
Istituto di Formazione Politica "Pedro Arrupe"
Legacoop Sicilia
Libera Sicilia
Uil Sicilia

Ecco il testo dell'appello
Ora come 40 anni fa. Lunedì 4 Aprile alle ore 16,30 a Comiso manifestazione
“Per una Sicilia e un Mondo di pace”promossa da un largo schieramento di
organizzazioni della società civile, del mondo del lavoro, delle categorie
professionali, delle istituzioni.
Il prossimo 4 Aprile ricorre il quarantesimo anniversario della storica marcia unitaria
di Comiso contro l’installazione dei missili nucleari Cruise nel territorio della Nato e
per la contestuale smobilitazione degli SS20 del Patto di Varsavia. Alla testa di quella
marcia tra tanti sindaci e politici di vari partiti, laici e religiosi, rappresentanti di
sindacati, movimenti studenteschi, pacifisti e della società civile ci fu anche Pio La
Torre, ucciso dalla mafia 26 giorni dopo anche per le sue lotte per la pace.
Tornare a manifestare per la pace a Comiso in questa fase storica conferma:
 l’unanime condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la
solidarietà al popolo ucraino;
 la richiesta di cessazione immediata della guerra contro l’Ucraina aprendo
tavoli negoziali per appianare i contrasti;
 la pace quale condizione, ricordata anche dal Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella e da Papa Francesco, per il rispetto dei diritti umani, della
libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, della fratellanza, della sicurezza e
dell’autodeterminazione dei popoli e degli Stati, come prescritto dalle Carte
Costituzionali dei paesi democratici, dell’Onu, dell’Italia, dell’Unione europea.
La pace è necessaria anche per ridurre le spese militari, eliminare le armi nucleari,
investire le risorse nello sviluppo socioeconomico delle nazioni, cancellando così dal
futuro del Pianeta riscaldamento climatico, mafie, corruzione, disuguaglianze e
povertà.


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