Dainotti, il produttore armerino che conquistò Claudia Cardinale
«Ho conquistato Claudia Cardinale con una telefonata». Francesco Dainotti, 49 anni, produttore cinematografico, sintetizza con un paradosso il ritorno in Italia della grande attrice italo-tunisina, dopo venti anni di assenza dal set. Il pretesto è stato il film “Ultima fermata”, diretto da Giambattista Assanti.
«Il regista aveva un sogno, affidare il ruolo della protagonista a Claudia Cardinale – racconta il produttore cinematografico di origini siciliane - Avevamo più volte inviato la richiesta al suo agente. Telefonate, mail, fax. La risposta era sempre la stessa. L’attrice non voleva più girare film in Italia. Una sera, ho digitato il suo numero. Stranamente, ha risposto proprio la Cardinale. Ero imbarazzato. Sono riuscito a farfugliare che esortavo una sua partecipazione in nome di due cose che ci accomunavano: la Sicilia e le ferrovie».
Il film, infatti, narra della chiusura di un tratto ferroviario del Meridione. La ferrovia, è il nastro sul quale scorrono i ricordi di migliaia di migranti. Alla Cardinale è affidato il ruolo di Rosa. Un ruolo delicato che solo una grande protagonista poteva incarnare con la classe che la contraddistingue.
«Lei mi ha risposto con la sua straordinaria risata – continua ancora Francesco Dainotti – Accettava, perché suo padre era un ingegnere ferroviario, era nata in Sicilia ma, soprattutto, sottolineò divertita, perché il suo secondo nome era, Rose. La mattina dopo l’ho raggiunta a Parigi. Lungosenna. Il suo appartamento, all’ultimo piano di un palazzo dal quale si domina tutta Parigi. Una casa priva di ogni eccentricità da diva. Le ho fatto leggere la sceneggiatura. Dopo non so quante sigarette, lei ha firmato il contratto, senza mai parlare di soldi. Ha solo preteso che si inserisse una specifica. Nessun artificio per ottemperare al suo volto vissuto, alle sue meravigliose rughe. Siamo poi andati tutti a cena in un raffinato ristorante. Lei, fingendo di uscire per fumare l’ennesima sigaretta, ha pagato il conto per tutti. La grande classe di una donna unica».
Il film è stato premiato
al festival di Siena presieduto da Pupi Avati. La Cardinale ha
ricevuto una nomination al David di Donatello. Francesco Dainotti, è
un personaggio che sembra scivolato da un’inquadratura di
Tornatore. Nato a Piazza Armerina, laurea in giurisprudenza a
Catania, un lungo soggiorno a Napoli, funzionario del Ministero delle
Finanze a Roma, imprenditore di successo in Polonia, costruttore
edile, un esordio come attore di teatro con Tognazzi, autore del
primo manuale di Diritto delle reti informatiche, ristoratore a
Cracovia e Varsavia. La sua Gekon Production, produrrà il film che
racconta la storia dell’esilio politico di Mussolini e Nenni
sull’isola di Ponza, le riprese previste per il prossimo mese di
giugno. In autunno, programmate le riprese di un film che sarà
girato in Sicilia e lo vedrà impegnato nel suo esordio come regista
cinematografico.
Ultimi articoli
- La marcia del 1983, si rinnova la sfida alla mafia
- Bagheria, consiglio
aperto sulla “marcia” - La nuova Cortina
di ferro grande campo
di battaglia - La riforma agraria che mancò gli obiettivi / 2
- Mattarella, leggi
di svolta dall'incontro
con il Pci - Mattarella fermato
per le aperture al Pci - La legalità vero antidoto per la cultura mafiosa
- Natale, un po' di rabbia
e tanta speranza
nella cesta degli auguri - Lotte e sconfitte
nelle campagne siciliane
al tempo di Ovazza / 1 - La legge bavaglio imbriglia l'informazione