Creatività e impegno sociale al Sole Luna Doc Festival
Palermo punta avanzata in fatto di progettazione socio-culturale e di percorsi che uniscono creatività, promozione di diritti e inclusione. Oltre ad essere una rassegna internazionale di documentari, Sole Luna Doc Film Festival è da sempre un luogo dove queste esperienze si incontrano e incontrano il grande pubblico per confrontarsi e costruire nuovi ponti e legami con progetti nazionali e internazionali, L’edizione 2021 sarà particolarmente ricca di eventi fuori concorso che testimoniano i risultati di queste attività con proiezioni, mostre, performance teatrali e talk. Tra le presenze di quest’anno con appuntamenti ogni pomeriggio per tutta la durata della rassegna: le associazioni La Bandita e Zabbara, Welcome Refugees, i promotori del progetto nazionale Oltre di cui è partner anche l’Università di Palermo, Raizes Teatro, ilMediterraneo24.it, Curva Minore (che esplora il tema delle contaminazioni nel campo musicale) e la Rete internazionale di festival Film Our Future con alcuni cortometraggi di registi emergenti su tematiche ambientali. Al centro dei talk aperti al pubblico, anche le esperienze portate avanti da alcuni componenti della giuria internazionale come il produttore musicale Ian Brennan e la fotografa e videomaker Marilena Umuhoza Delli per fare emergere e dare una chance a musicisti originari di Paesi svantaggiati e la giornalista e scrittrice Nadeesha Uyangoda, impegnata sul fronte dei diritti delle seconde generazioni. Ancora, il progetto ambizioso del giornale online ilMediterraneo24.it fondato da palermitani e nuovi italiani e diretto dal giornalista Filippo Passantino per un’informazione attenta al mondo del sociale e ai processi di inclusione.
Cos’è il cinema partecipativo? E come può il cinema diventare veicolo di promozione e partecipazione sociale? Ne parleranno, a partire dall’esperienza maturata a Palermo, i registi e responsabili dei laboratori Alessio Genovese, Virginia Nardelli e Lorella Libeccio che con le associazioni Zabbara e La bandita hanno realizzato due diversi progetti: FunKino - Cinema for Inclusion e ABCinema. Protagonisti, sulla scena e nel backstage, ragazzi e ragazze che non avevano mai avuto a che fare col mondo del cinema o del documentario: giovani richiedenti asilo, adolescenti e bambini che grazie al progetto hanno raccontato e si sono raccontati acquisendo consapevolezza di sé e delle proprie possibilità e stabilendo un contatto comunicativo col resto del mondo. Dopo il dibattito (martedì 6 luglio) saranno proiettati due corti e un lungometraggio realizzati nell’ambito dei due progetti: Jabal- La montagna di Alessio Genovese (18’) che vede protagonisti un gruppo di adolescenti e la partecipazione straordinaria di Mimmo Cuticchio e dell’attrice Simona Malato; L’amour n’a pas de frontière di Virginia Nardelli e Lorella Libeccio (41’) che ha coinvolto giovani richiedenti asilo; e Nei nostri sogni (19’) realizzato insieme da bambini dell’Istituto Gonzaga e da bambini di Ballarò seguiti dal Centro Astalli. In collaborazione con Welcome Refugees Italia di Palermo (mercoledì 7 luglio) sarà proiettato Un giorno la notte (Italia, 68’) di Michele Aiello e Michele Cattani, con l’autonarrazione visiva di Sainey Fatty. Un film che unisce biografia e autobiografia, lo sguardo dei registi a quello personale del protagonista, un ragazzo gambiano di 20 anni che scopre di avere una malattia che lo renderà presto cieco e si prepara ad affrontare questa nuova condizione di vita. Prodotto da Zalab, il lungometraggio nasce dall’incontro avuto tra i registi e il protagonista all’interno di un progetto di cinema partecipativo. Il documentario è inoltre pensato anche in termini di accessibilità per i non vedenti per cui sarà possibile con l'applicazione gratuita MovieReading e il proprio smartphone, scaricare l'audiodescrizione di Andrea Pennacchi.
Nasce per prevenire i fenomeni di radicalizzazione islamica, soprattutto tra giovani di nuova generazione di fede musulmana, il progetto Oltre, una campagna di comunicazione nazionale che vede tra i partner anche l’Università di Palermo. Il festival presenterà il progetto l’8 luglio e ne diventerà una vetrina, trasmettendo la webserie “Rajel” prodotta a Roma e un estratto dello spettacolo “Oltre il velo” del Teatro Atlante con Preziosa Salatino. Per tutta la durata della rassegna, inoltre, allo Steri saranno esposte le tavole della graphic novel “OLTRE. La voce dei nuovi europei”, realizzata da Gianluca Costantini nell’ambito del progetto.
Resteranno in mostra dal 5 all’11 luglio anche i poster dell’illustratrice Marina Mazzamuto creati per un altro progetto: la campagna “Justice for” di Raizes Teatro in cooperazione con il Comune di Palermo. I volti di sei tra attiviste e attivisti per i diritti umani reclusi, uccisi o le cui battaglie sono scomparse dai radar dell’informazione, sono stati affissi nei mesi scorsi per le strade di Palermo e raccontati in web-video per far conoscere le loro storie: da quella più recente dello studente Patrick Zaki a quelle di Nasrin Sotoudeh, Marielle Franco, Shady Habash, Salvatore Gurreri e Loujain Al Hatlhloul. Domenica 11 luglio, il Festival ospiterà anche un incontro per approfondire il progetto di Raizes teatro e dare spazio al dibattito. Saranno presenti: Marina Mazzamuto, il regista Alessandro Ienzi e il presidente dell’associazione “Antigone” Pino Apprendi. A seguire, in anteprima italiana, andrà in scena lo spettacolo della compagnia Raizes Teatro “Free To Be”, scritto e diretto da Alessandro Ienzi, patrocinato da Avant Garde Lawyers e parte del Programma Human Freedom 21.
Per tutto il weekend, i pomeriggi di Sole Luna Festival saranno riservati a talk di approfondimento su storie e tematiche contemporanee. Si inizia venerdì 9 luglio con l’incontro con la giornalista Nadeesha Uyangoda, autrice di L’unica persona nera nella stanza e componente della Giuria internazionale, per affrontare il tema della rappresentanza delle minoranze nel panorama cinematografico e parlare di tokenismo, quell’atteggiamento cioè che spaccia per politiche di inclusione, atti superficiali e simbolici nei confronti delle minoranze comunitarie. Ian Brennan, produttore musicale e Marilena Umuhoza Delli, fotografa e videomaker, racconteranno invece il loro lavoro di scouting e produzione di talenti musicali che si trovano in Paesi svantaggiati, fuori dai circuiti discografici internazionali. Attraverso i talk sarà possibile conoscere (sabato 10 luglio) anche la giuria nuovi Italiani coordinata quest’anno da Bandiougou Diawara, tra i soci di ilMediterraneo24.it e la giuria delle scuole formata da studenti e studentesse di Palermo ed Enna.
Anche i bambini avranno il loro spazio. Sabato pomeriggio è in programma, infatti, un laboratorio ludico di scrittura araba e la proiezione de “I racconti di Giufà”, il progetto dell’arabista Alessandra Amorello che attraverso le storie di Giufà, gli stessi che la nonna le raccontava da bambina, fa conoscere l’italiano ai bambini stranieri e l’arabo ai bambini italiani, creando un ponte tra culture differenti.
Contemporaneamente Marzia Raimondo nota sui social come @increlibrile terrà un breve incontro sulla letteratura inclusiva per l’infanzia dedicato alle mamme e ai papà. Con consigli di lettura per aiutarli nella scelta delle storie da proporre ai figli.
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