Così la 'ndrangheta controlla le imprese in Veneto
Imprese mediamente grandi, con un indebitamento elevato e performance superiori: sono le caratteristiche delle società criminali, indagate da un gruppo di economisti d' azienda dell' università di Padova (Antonio Parbonetti, Michele Fabrizi e Francesco Ambrosini).
Un metodo
finora unico in Italia, con il quale gli studi economici si mettono
al servizio della legalità, per capire quali sono gli effetti del
radicamento della criminalità. Sotto esame sono finite 160
operazioni di Polizia giudiziaria ormai concluse, che hanno portato a
identificare quasi 2mila aziende collegate a condannati per reati di
stampo mafioso (calcolando a sud sostanzialmente solo la Calabria),
di cui 1.229 situate al Centro Nord.
Il primo settore per presenza
di infiltrazioni mafiose risulta essere l' edilizia (26,5% del
totale), seguita dal commercio (17,3%), dalle attività immobiliari
(11,1) e professionali (8,6%) e dall' agricoltura (5,7%); seguono la
ristorazione e la logistica.
Le dimensioni non sono piccole, ma l'
indebitamento è elevato anche se l' Ebitda (cioè il margine
operativo lordo, un indicatore della valutazione redditività
aziendale) indica buone performance. Che cosa accade quando un'
azienda sana opera avendo, fra le concorrenti, una azienda connessa
alla mafia? «L' effetto della presenza di una economia criminale è
misurabile nel momento in cui il legame viene reciso - spiega
Parbonetti - Questo permette, nel giro di un anno, alle aziende non
criminali di migliorare la propria performance dal +10 fino al +20%.
Aumenta anche il costo del lavoro e si riduce sensibilmente il costo
delle materie prime; in altri termini, si liberano risorse per fare
investimenti e nuove assunzioni. Le aziende liberate da una
concorrenza sleale pagano anche più tasse rispetto a prima».
Non
solo: «Altre ricerche indicano come la presenza della criminalità
organizzata riduca la qualità della classe politica: quello che
accade è che si danneggia la democrazia senza alcun beneficio
economico, anzi».
Il radicamento A Nordest sono state censite 660
aziende criminali, di gran lunga prevalenti in Veneto (386). Anche
Emilia Romagna e Lombardia hanno numeri elevati, «tanto che la mappa
quasi si sovrappone a quella del nuovo triangolo industriale: c' è
da pensare che l' economia più florida di alcuni territori nasconda
insidie e sia un fattore di attrazione per i fenomeni mafiosi. Nel
caso del Nordest, poi, c' è una vicinanza anche geografica ad alcuni
Paesi che, sebbene europei, hanno una legislazione meno restrittiva
in ambito societario e finanziario».
Un caso particolare è
Venezia, che con 215 è la prima nella lista delle aziende criminali
censite: «Ci sono fattori come la presenza di un porto e il grande
afflusso turistico che si prestano ai traffici e alla pulizia del
denaro sporco», sottolinea il docente. La bassa numerosità a Verona
e Vicenza, al contrario, fa pensare che non tutti i reati siano
ancora venuti a galla.
L' indagine sui bilanci delle imprese ha
mappato ricavi e investimenti: «L' evidenza è che le regioni del
Nord servano per sviluppare guadagni, che poi in parte tornano alle
terre di origine delle famiglie mafiose. A Nord il 32% delle imprese
criminali detiene il 14% della liquidità, mentre a Sud il 35% delle
aziende possiede il 54% della liquidità. Gli investimenti, poi, dopo
lo spostamento delle risorse tramite false operazioni commerciali,
tornano a Sud, dove il 35% delle aziende detiene il 65% delle
immobilizzazioni».
Le caratteristiche Che forma assumono le
aziende criminali? Se a Sud prevalgono imprese individuali e società
di persona, al Centro Nord spiccano società di capitali (il 91% di
quelle censite).
Ma c' è un' altra caratteristica che deve fare
riflettere; Tutto il meccanismo - immettere risorse da attività
criminale nel circuito economico, spostarle, reinvestirle - richiede
elevate professionalità e una articolazione. Basti pensare all'
ultima operazione condotta in Veneto, pochi giorni fa: la cosiddetta
operazione "Camaleonte", seguita della "Avvoltoio"
sfociata in un' ordinanza di custodia cautelare in carcere a seguito
di indagini dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia
nei confronti di un uomo, calabrese, accusato del reato di estorsione
aggravata dal metodo mafioso. Le vittime erano imprenditori operanti
nel territorio veneto, nei confronti dei quali sarebbero stati
operati recuperi forzosi di crediti, ovvero imposta la mancata
riscossione di titoli di credito legittimamente spettanti ai
beneficiari, «agendo con violenza, minaccia e avvalendosi della
condizione di intimidazione derivante dalla sua appartenenza alla
'ndrangheta».
Le perquisizioni nelle province di Venezia, Padova,
Treviso, Vicenza e Rovigo, hanno riguardato anche un notaio
padovano.
Ad essere stata corrotta è l' intera filiera, come
dimostrano le società coinvolte nell' ambito di ciascuna operazione
di polizia. Per esempio l' operazione Camaleonte ha riguardato 56
aziende attive nella costruzione di edifici, e a seguire attività
collaterali come affitto o gestione di immobili, intonacatura,
commercio di materiali da costruzioni, sviluppo di progetti
immobiliari. Stesso meccanismo è emerso con l' operazione Gambling
quando la filiera coinvolta è stata quella del gioco, a cominciare
dalle attività di lotteria e scommesse. «La filiera è completa,
integrata e diffusa a livello territoriale, con un ulteriore
elemento; spesso la stessa azienda, riconducibile alla stessa
proprietà, ha una formula a specchio: è presente con diversa
personalità giuridica, per sfruttare i benefici di entrambe: la
minore trasparenza della Snc, la maggiore reputazione della
Srl».
Reputazione che permette di entrare in contatto con aziende
sane che cercano di acquisire vantaggi acquisendo servizi a basso
costo: «Accade che le organizzazioni criminali si offrano per alcuni
servizi, come lo smaltimento rifiuti a costi enormemente vantaggiosi,
l' evasione fiscale o il recupero di crediti difficili. A questo
punto è difficile non vedere che si diventa complici», conclude
Parbonetti.
Sono molti i settori
oggetto di infiltrazioni mafiose: secondo i dati sugli effetti
economici del radicamento della criminalità nel Centro Nord Italia,
analizzati dall' università di Padova, al primo posto c' è l'
edilizia, ma non mancano il commercio e le attività professionali e
immobiliari. Su percentuali inferiori, ma per nulla trascorabili,
anche alloggi e ristorazione, e logistica e trasporti.
Spesso a
essere coinvolte sono intere filiere: nell' edilizia, ad esempio, ci
sono aziende di costruzione di edifici residenziali e non, ma anche
attività di affitto o gestione di immobili di proprietà o in
leasing, ditte specializzate in rivestimento di pavimenti e muri, in
realizzazione di coperture o in intonacatura e stuccatura, e ancora
tinteggiatori, commercio all' ingrosso di materiale edile,
fabbricazione di ceramiche o noleggiatori di macchine e
attrezzature.
56 Le imprese di costruzione coinvolte Nell' ultima
operazione del Nucleo Investigativo - Reparto Operativo dei
Carabinieri di Padova e della Compagnia della Guardia di Finanza di
Mirano che hanno eseguito un' ordinanza di custodia cautelare in
carcere a seguito di indagini dirette dalla Procura Distrettuale
Antimafia di Venezia nei confronti di un uomo accusato del reato di
estorsione aggravata dal metodo mafioso.
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