Conferenza al liceo Dolci su Pio La Torre
Giovani | 23 aprile 2015
"Pio La Torre aveva appena 17 anni quando ha scelto di impegnarsi politicamente per la propria terra, la stessa età di tanti studenti come voi, oggi purtroppo gli esempi positivi in politica scarseggiano, ma una buona politica è possibile se si guarda a quello che un politico come La Torre ha fatto nella lotta alla mafia". Così Luigi Barbieri, insegnante al liceo "Danilo Dolci" di Palermo ha ricordato insieme a Vito Lo Monaco Pio La Torre, deputato e dirigente comunista a pochi giorni dall'anniversario della sua uccisione da parte della mafia, avvenuta il 30 aprile del 1982. L'incontro, intitolato "Vi raccontiamo...Pio La Torre", è stato organizzato dal Centro Pio La Torre nell'ambito del "Giovani cittadini consapevoli, attivi e responsabili". All'incontro è intervenuto anche il dirigente scolastico Domenico Di Fatta, che ha detto: "Ogni anno la Provincia paga 600mila euro come canone annuo all'amministratore giudiziario perché la scuola Dolci si trova in un bene confiscato ai boss Graviano, se queste somme venissero reinvestite a quest'ora avremmo già una nuova scuola". Tante le domande dei ragazzi presenti in sala e collegati in videoconferenza. Dai rapporti tra chiesa e mafia alle collusioni nel traffico internazionale dei migranti, fino alla gestione dei beni confiscati e la lotta alla corruzione. "La mafia continua ad esistere anche perché il rapporto organico con la politica non si è ancora sciolto - ha detto Lo Monaco, presidente del centro Pio La Torre - L'incapacità di recidere questo legame di collusione alimenta l'antipolitica e un risentimento popolare diffuso". Al centro della conferenza anche l'inerzia della politica nella tutela della memoria, come ha ricordato il preside: "Come gli studenti della scuola Ragusa Moleti hanno pulito la lapide di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, i ragazzi del liceo Dolci hanno più volte ripulito il piazzale antistante la scuola dove sarebbe dovuta sorgere una lapide in memoria di padre Puglisi, come più volte annunciato dall'amministrazione comunale e come ancora, purtroppo, non è avvenuto". (ANSA)
Ultimi articoli
- La marcia del 1983, si rinnova la sfida alla mafia
- Bagheria, consiglio
aperto sulla “marcia” - La nuova Cortina
di ferro grande campo
di battaglia - La riforma agraria che mancò gli obiettivi / 2
- Mattarella, leggi
di svolta dall'incontro
con il Pci - Mattarella fermato
per le aperture al Pci - La legalità vero antidoto per la cultura mafiosa
- Natale, un po' di rabbia
e tanta speranza
nella cesta degli auguri - Lotte e sconfitte
nelle campagne siciliane
al tempo di Ovazza / 1 - La legge bavaglio imbriglia l'informazione