Concorso esterno alla mafia, la Cassazione contro Strasburgo
Società | 6 agosto 2015
Roma contro Strasburgo. Sul concorso esterno in associazione mafiosa la Cassazione smentisce la Corte europea dei diritti dell' uomo. Emerge dalle motivazioni della sentenza " Infinito" depositate martedì, quella sentenza che il 21 aprile scorso ha confermato l' esistenza di cellule autonome della ' ndrangheta in Lombardia e che ha condannato gli affiliati alle locali di Milano e alcuni loro fiancheggiatori, questi ultimi accusati -appunto -di concorso esterno.
SONO CARLO CHIRIACO, ex politico Dc ed ex direttore dell' Asl di Pavia, e l' imprenditore Ivano Perego, a capo della holding dell' edilizia " Perego". I loro legali avevano sollevato una questione di legittimità costituzionale sull' accusa basandosi sulla sentenza della Cedu relativa al caso di Bruno Contrada.
Secondo la Corte di Strasburgo non era corretta la condanna subita dall' ex dirigente del Sisde per concorso esterno in associazione mafiosa per i favori offerti alla criminalità tra il 1979 e il 1988 perché all' epoca il reato non era chiaro.
SECONDO LA SECONDA sezione penale della Cassazione, presieduta dal giudice Antonio Esposito, la richiesta dei difensori è " manifestamente infondata " perché il "concorso esterno" non è una creazione della giurisprudenza, ma è dato dall' unione di due articoli del codice penale, il 416 bis sull' associazione a delinquere di stampo mafioso, e sull' articolo 110, sul concorso di più persone in un reato e che colpisce anchechi " abbiafornitouncontributo atipico, causalmente rilevanteeconsapevole". " La giurisprudenza - si legge nel documento - è ormai ferma nell' ammetterelaconfigurabilità del concorso esterno nei reati associativi, con riguardo alle condotte consapevolmente volte a vantaggio dell' associazione, ma poste in essere da soggetto che non è, e non vuole essere, organico ad essa". Una lettura ormaidataperassodatadalla Cassazione.
COSÌLACONDANNA atredici anni di carcere di Perego è stata confermata, e pure quella a dodici anni di Chiaraco (mentreèstatamandata alla Corte d' appello di Milano la parte relativa alle confische).
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