Comu veni si cunta, non solo teatro a Campobello di Licata

Cultura | 25 giugno 2015
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E’ lecito chiedersi se la passione per il teatro fa parte del proprio DNA o se si acquisisce nel tempo. A guardare i componenti dell’Associazione Culturale e Teatrale “Comu Veni Si Cunta” di Campobello di Licata, nell’entroterra dell’agrigentino, viene spontaneo pensare che è una componente naturale. Fondata l'11 Novembre del 2011, perché di fatto registrata all'agenzia delle entrate in quella data, in effetti ha radici più antiche.

I pionieri del gruppo portano i nomi di Calogero Patti, Vito Giuliana, e Gianvito Sciascia (anche se quest’ultimo non fa più parte della compagnia) e iniziano a fare teatro più o meno nello stesso periodo in diverse compagnie locali.

I tre affinano il loro interesse per questa forma d’arte all’interno del laboratorio teatrale del liceo Classico gestito dalla professoressa Carla Carafa.

L’ingresso all'università comporta un abbandono delle scene ma,  come ogni passione degna di tal nome, dopo neanche un anno la nostalgia del palco torna pressante e i tre giovani fondano una compagnia senza nome, coinvolgendo tutti gli amici che volevano mettersi in gioco.

Il nome fu trovato un giorno in maniera del tutto casuale e fu frutto della crisi di idee. E così, in preda quasi allo sconforto, qualcuno esclamò una delle tante tipiche frasi in vernacolo che tanto hanno della nostra “sicilitudine”: “Ah! Comu veni si cunta!” e fu promossa come nome della compagnia.
Come in tutti i gruppi di persone, uniti per svariati motivi, alcuni di persero per strada e altri ne sono arrivati durante il cammino. L’associazione ha un occhio attento anche al sociale, infatti, pur non essendo una onlus, fa comunque beneficenza. Del ricavato della vendita dei biglietti, una parte va per le non indifferenti spese degli spettacoli, un’altra per l’acquisto di attrezzatura varia, ma la maggior parte va in beneficenza, come quella fatta a gennaio di quest'anno, per esempio, quando sono stati devoluti più di 900 euro all'ADDA, un'associazione del territorio che si occupa dei portatori di handicap.

Pur se parecchie delle attività sono condivise sia dalla compagnia teatrale che dall’Associazione c’è da fare un distinguo tra le due realtà.

La prima, infatti, si occupa solo di teatro. L'organico è composto da Calogero Patti e da Vito Giuliana, che vestono i panni dei registi, mentre Ennio Cassaro, Giuseppe Fontana, Dario Casuccio e Olga Manna sono gli assistenza alla regia cui c’è da sommare tutti gli attori.

L'associazione invece è “il calderone” al cui interno vengono inserite le varie attività associative, allo stato attuale principalmente teatro e beneficenza, ma con il progetto futuro di occuparsi di cultura a 360°.

Il presidente è Edera Rizzo, Michelangelo Catanese vice-presidente, segretari Noemi Amato e Vito Giuliana, Gaetano Patti alla contabilità, mentre fanno parte del consiglio direttivo Dario Casuccio, Giuseppe Fontana e Antonino La Mattina.

Diversi sono gli spettacoli che la compagnia ha portato in scena, tra i più rilevanti “Non ti pago” di Eduardo De Filippo, in Piazza XX Settembre a Campobello di Licata il 25 agosto 2011, poi replicato il 2 e 3 gennaio 2012 al Centro Polivalente della stessa cittadina, l’esordio, il 24 agosto 2012, con un loro inedito, un varietà siciliano dal titolo “Nni la putia di lu zu' Vitu”, presentato al pubblico in piazza XX Settembre a Campobello, il 27 e 28 dicembre 2012 interpretano “La Fortuna” di Eduardo De Filippo, dal 3 al 5 gennaio 2014 recitano un pezzo scritto da  Vito Giuliana e Calogero Patti “Nun c'ha cridiri, ma t'ha guardari”, dal 2 al 5 gennaio 2015 vanno in scena con “Ammuccia ammuccia ca tuttu pari”, una libera interpretazione di una commedia di Maurici dal titolo “Si lu zi' Calogeru scopri la verità, pirdemu l'eredità”, sempre al Centro Polivalente di Campobello di Licata, replicata il 17 e 18 Aprile 2015 nei locali del Karol Wojtyla di Ravanusa.

Il gruppo di giovani è aperto anche all’innovazione tecnologica ed ecco che, attraverso le idee, la creatività e la professionalità dei fratelli Calogero e Salvatore Rotolo, titolari del brand “Crianza”, hanno una pagina su Facebook, dove oggi contano quasi 3500 followers. I Rotolo si sono soprattutto occupati della maggior parte dei video pubblicati.

Diversi i progetti in cantiere, alcuni indipendenti e altri, la maggior parte, in collaborazione con Crianza. Val la pena citarne alcuni: “Comu Scrivi – Voce alle Parole”, iniziativa ideata con l’obbiettivo di dare voce a tutti gli scrittori/poeti che rimangono nell'ombra a causa dell'impossibilità di pubblicare le loro opere e, attraverso la potente e indiscussa cassa di risonanza che è Internet, far conoscer a più persone possibili questi artisti.  

Al momento il progetto sta, paradossalmente, avendo un momento di stasi a causa della difficoltà di reperire i pezzi da interpretare.

I video delle prime due attività in fase sperimentale possono essere visti collegandosi alle seguenti pagine internet: https://www.facebook.com/427775157279871/videos/797849326939117/?theater
https://www.facebook.com/427775157279871/videos/845590525498330/?theater

Progetto ahimè per ora fermo, perché nessuno ci invia le poesie.

Un altro progetto prende il nome di “Comu Veni Cimena” (in collaborazione con Crianza), una serie che vede rivisitate, con molta ironia, le scene più belle del cinema. L'obbiettivo è rigirare in maniera totalmente identica queste scene, ma spogliarle di tutto il “superfluo” e puntare sulla recitazione, a costo di dissacrarla. Il risultato di questa sperimentazione può essere visitabile su
https://www.facebook.com/427775157279871/videos/816927945031255/?theater
https://www.facebook.com/427775157279871/videos/817908934933156/?theater

Prende spunto, ancora una volta dall’ironia spicciola e paesana, l’esilarante format “Le Zie in Nero” (in collaborazione con Crianza), dove i due attori Calogero Patti e Vito Giuliana, riportano in maniera estrema, l'essere “zie” qui in Sicilia. E’ una finestra sulla società contemporanea in cui due “comari” si raccontano episodi di vita quotidiana commentandoli attraverso una visione contorta e un po’ bislacca della vita. L’ultimo di questi video è fruibile nella pagina FB https://www.facebook.com/427775157279871/videos/vb.427775157279871/900118216712227/?type=2&theater

Ultimo, al momento, degli assi nella manica di questa poliedrica associazione porta il titolo di “Ammucciàti dientro le quinte” (anche questo in collaborazione con Crianza), un format che prende spunto dalla considerazione che lo spettatore non vede mai cosa succede dietro le quinte prima di uno spettacolo. Anche questi video sono in rete, l'ultimo dei quali è visibile alla pagina
https://www.facebook.com/427775157279871/videos/vl.1524134671186667/886906628033386/?type=1&theater

Piccoli cammei da non perdere alcuni video in cui gli attori della compagnia giocano sulla gestualità e la mimica tanto tipiche della nostra isola.   Anche questi sono visionabili ai seguenti indirizzi:

La Caponata

https://www.facebook.com/427775157279871/videos/823720234352026/

Notizie dal fronte

https://www.facebook.com/427775157279871/videos/836620946395288/
Come dicono no i siciliani

https://www.facebook.com/427775157279871/videos/841545682569481/

Guardando queste produzioni non si può che constatare che quando l’amicizia, la condivisione di idee, l’allegria e le passioni per la vita, la propria terra e le origini si fondono tra di loro diventano una forza prorompente di genialità e creatività, oltre che un sano divertimento da gustare e far gustare.

 di Teresa Monaca

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