Col Barbiere di Siviglia riparte il Massimo Bellini di Catania

Cultura | 23 novembre 2021
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“Ah, che bel vivere, che bel piacere!”: l’illuministica ‘joie de vivre’ di Figaro, emblematico factotum del “Barbiere Siviglia”, ben si presta ad incarnare – oggi – la motivazione collettiva ad affrontare con l’ottimismo della ragione questa fase di transizione e rigorose regole, che ci traghetta nella ripresa postpandemica.

La fattiva energia del personaggio creato da Beaumarchais permea ed elettrizza la fonte letteraria francese per trasferirsi intatta nella duplice trasposizione operistica: quella di Giovanni Paisiello e quella, ancor più iconica, musicata due secoli fa da Gioachino Rossini, dando vita ad uno dei massimi caposaldi non solo del teatro musicale ma della cultura tout court, tanto da essere entrato nell’immaginario collettivo. E ciò senza dire del collegamento naturale con le “Nozze” mozartiane, in cui il nostro Figaro brilla con pari acume, simpatia, entusiasmo.

Non è un allora un caso se il recupero della Stagione lirica del Teatro Massimo Bellini di Catania prende le mosse proprio dal Pesarese e dal titolo che rappresenta il più alto esempio dell’opera buffa per antonomasia. Prestigioso il cast di questo “Barbiere”: Orchestra e Coro dell’ente lirico catanese, sul podio Salvatore Percacciolo, regia di Vittorio Borrelli. Interpreti principali: il baritono Alberto Gazale nel ruolo del titolo, il tenore Francesco Marsiglia (Almaviva), il mezzosoprano Marina Comparato (Rosina), il baritono Vincenzo Taormina (Bartolo), il  basso Cristian Saitta (Basilio).

Riparte così un ricco cartellone di appuntamenti e rappresentazioni che accompagnerà il pubblico per tutto l’anno. Seguiranno infatti “Rifare Bach” (21-28 dicembre 2021), novità assoluta del coreografo e regista Roberto Zappalà, interpretata dalla sua compagnia; il dittico “Cavalleria rusticana” di Mascagni e “Pagliacci” di Leoncavallo (3-13 marzo 2022), “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev (20-25 marzo) con il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo, “L’elisir d’amore” di Donizetti (10-17 maggio), “Tosca” di Puccini (25 ottobre -4 novembre 2022).

Ma torniamo al “Barbiere di Siviglia”. Lo spettacolo sarà in scena dal 26 novembre al 3 dicembre, con un cast di alto livello. L’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo Bellini saranno diretti da Salvatore Percacciolo, mentre la regia è di Vittorio Borrelli.

Maestro del coro è Luigi Petrozziello, maestro al cembalo Gaetano Costa. L’allestimento del Teatro Regio di Torino punta sulle scene di Claudia Boasso e i costumi di Luisa Spinatelli, aiutocostumista è Giovanna Giorgianni.

Due le compagnie di canto che si alterneranno sul palcoscenico. Nei turni A, B, C e D canteranno il baritono Alberto Gazale, tra i maggiori interpreti del ruolo del titolo, il tenore Francesco Marsiglia (Almaviva), il contralto Marina Comparato (Rosina), il baritono Vincenzo Taormina (Bartolo), il  basso Cristian Saitta (Basilio) e ancora il soprano Federica Foresta (Berta). Nei turni R, S1 e S2 subentrerano rispettivamente Domenico Balzani, Juan De Dios Mateos, Pablo Galvez, Geraldine Chauvet, Alin Anca Doru, Claudia Ceraulo. In tutte le recite il basso Gianluca Failla sosterrà il doppio ruolo di Fiorello e di un ufficiale, mentre Piero Leanza rivestirà il ruolo mimico di Ambrogio.

Si annuncia insomma una festa della musica, per rivivere il divertimento e le emozioni sempreverdi che scaturiscono dal “caos organizzato” – per dirla con Stendhal – in cui la geniale e trascinante inventiva di Rossini inscrive l’intricato ed esilarante plot. Il librettista Cesare Sterbini si attiene qui al primo episodio della trilogia di Figaro imbastita dal commediografo d’oltralpe, laddove Beaumarchais è intento in realtà a configurare un perfetto teorema, in cui gli interessi della classe aristocratica cedono via via il passo all’ascesa della borghesia rampante. Un racconto che la magica astrazione rossiniana porta ai vertici di un “crescendo” musicale ma anche narrativo ed emozionale.

Per assistere alle rappresentazioni, non sarà necessario prenotarsi né adempiere particolari formalità. Come se le lancette fossero tornate indietro, gli abbonati ad un determinato turno dovranno semplicemente esibire all’ingresso il tesserino del vecchio abbonamento. Per chi non è ancora abbonato e desidera farlo, si riapre l’abbonamento a sei spettacoli, anziché sette, giacché il primo titolo, “Carmen”, è già andato in scena nel febbraio/marzo 2020.
Ma anche questa non è una novità, bensì la conferma della prassi, invalsa ormai da molte stagioni, di consentire la fidelizzazione anche a coloro che hanno temporeggiato oltre la scadenza dello spettacolo inaugurale. “Il barbiere di Siviglia” riapre dunque i giochi. La vendita dei nuovi abbonamenti della stagione lirica si chiuderà senza ulteriori proroghe il 3 dicembre 2021.

Gli abbonati potranno accedere con il vecchio abbonamento completo a sette titoli. Per chi non è ancora abbonato, è possibile sottoscrivere l’abbonamento ai sei titoli ancora da recuperare. Naturalmente è pure possibile acquistare biglietti serali. Il botteghino è a disposizione del pubblico, dal martedì al sabato dalle ore 10:00 alle 13:00;  mercoledì e giovedì anche dalle 16:00 alle 18:00.

Si ricorda che l’accesso agli spettacoli organizzati dal Teatro Massimo Bellini sarà consentito esclusivamente alle persone munite di certificazione verde che attesti l’avvenuta vaccinazione con “𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐏𝐚𝐬𝐬” 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐎𝐕𝐈𝐃-𝟏𝟗 (basterà anche solo la prima dose), o l’esito negativo al tampone eseguito non oltre 48 ore prima.



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