Cartonisti e fumettari tra Palermo e Catania
“Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare”, questa frase di Jim Morrison campeggia sulla parete del Music Pub Morrison in via Salita Castellana, a un passo da via Maqueda a Palermo, e può servire da leit-motiv di un evento che sicuramente ha a che fare con i voli, con la fantasia e con un mondo che fa della leggerezza la sua forza, che lì si è ritrovato giovedì 18 giugno di sera (la partenza dell'incontro fissata sulla carta alle 17 e 30, è slittata quasi inevitabilmente per abbracciare gran parte della sera e oltre la mezzanotte di questo caldo giugno).
“Noi siamo qui perché avendo frequentato la scuola del fumetto qui a Palermo, è da qui che vogliamo partire”. Sono di Bagheria e la loro casa editrice Ehm Autoproduzioni è nuova e muove i primi passi anche con i loro album di fumetti: Effetti Collaterali è il titolo della prima storia, che parla di pillole e di droghe, e di come si può rimanerne talora inconsapevolmente irretiti, e così l'altro fumetto Giulietta di Elisa Bisignani parte da una storia che parla di una ragazza disadattata, che trova conforto nell'amore dei gatti, con vicende che ruotano in qualche modo attorno alle cupe atmosfere della famosa Villa Palagonia di Bagheria famosa per i suoi mostri.
“Perché il fumetto non è solo divertimento. Non è, per così dire, arte minore: è arte declinata in tanti modi espressivi, dietro alle storie disegnate c'è un mondo fatto di tecnica, di colori, di disegno, di preparazione storica e anche di capacità creativa e di letteratura persino, di grandi professionalità. Perché un inventore di storie deve stare dietro anche ai personaggi, farli uscire a vivo sulla carta e non solo nel pensiero”; non è in controtendenza questo con una realtà editoriale che spinge sempre più al prodotto digitale, e a riversare le notizie e i libri sui computer, chiediamo ad Anna Zito, organizzatrice dell'evento. “Sì, potrebbe sembrare così, ma in realtà il mondo dei fumetti vive sulla carta, la passione di sfogliare gli album con le storie, oggi sempre più perfetti e patinati, non perde smalto, non ci può essere il fumetto senza la storia disegnata su carta!”.
Al Morrison Pub sono in mostra i fumetti dei giovani autori, i poster e le tavole a colori delle loro produzioni, e dei loro personaggi, ma anche i vestiti ispirati al mondo del fumetto i bracciali di cuoio da personalizzare, le t-shirt con diverse scritte, e collane, orecchini... “Perché attorno al mondo colorato del fumetto sono cresciute delle competenze anche interessanti: chi ha imparato l'arte sartoriale, chi ha fatto del fai-da-te una fonte di reddito”.
E' un incontro-report sui quattro giorni del festival “Etna Comics” che si è svolto a inizio mese per la quinta volta consecutiva al Centro Le Ciminiere di Catania. Con un afflusso di pubblico tale da sbaragliare le precedenti edizioni, essendo aumentato il numero di visitatori di diverse migliaia (dalle ventimila presenze del primo anno si è passati alle 61 mila di quest'anno).
E' quasi un resoconto di cosa si è detto e cosa si è fatto in questi giorni catanesi, in cui il drappello degli “addetti ai lavori” palermitano è stato numeroso. Con i video-clip e le chiacchierate per ricreare le atmosfere di quelle serate magiche. Per quelli che non sono andati a Catania e anche per tutti quelli che vivono a Palermo, e qui cercano di sfondare con il loro lavoro, ecco allora l'incontro organizzato da Anna Zito dello staff Comics di Etna Comics (con Sergio Algozzino docente di colorazione alla scuola del fumetto di Palermo, formatosi alla scuola di Milano di cui quella cittadina è figlia, e adesso collaboratore di Marvel, e poi Emiliano Santalucia, Fabio Butera, Alice Amarù, Michele Apprendi).
La kermesse catanese prevedeva quest'anno la suddivisione in quattro momenti: dal fumetto italiano, al giapponese, all'americano, e al settore Comics Junior, sempre per l'organizzazione di Antonio Mannino, della Medea Communications e ha coinvolto con lo staff di Etna Comics, fumettisti, youtuber, cosplayers.
“E' grazie anche all'affermarsi del cosplay (neologismo formato dalle parole costum - maschera e play – giocare) che ha avuto origine tra gli Anni Settanta e Ottanta in Giappone con i manga, il settore della riproduzione dell'abbigliamento e degli accessori legati al mondo dei fumetti non conosce crisi – dice ancora Anna Zito -. Il cosplayer ricrea il personaggio del fumetto nei vestiti e nei dettagli del look, e nasce l'esigenza dei gadget adatti e, comunque, dell'oggettistica legata ai personaggi, un po' come nei giochi di ruolo, anche dei fumetti si rivivono le storie e i personaggi prendono vita dalle mani di bravi sarti, e truccatori. A Catania si è vissuto il Cosplay Contest e il Disney Contest. E la collaborazione tra Etna Comics e la redazione di Topolino cresce in modo esponenziale: durante il festival catanese, Davide Catenacci caporedattore di Topolino (con la partecipazione della direttrice Valentina De Poli) ha fatto sognare gli aspiranti fumettisti presenti alla kermesse: con la realizzazione di una storia in tutte le fasi della sua lavorazione”.
Presente al Morrison anche Giuseppe Franzella disegnatore di Brendon della Sergio Bonelli editore, al lavoro adesso sulle tavole di Tex.
E nella serata di Palermo non sono mancati i tavoli da gioco gestiti da Games Academy di Salvo Di Marco: e accanto ai giochi di ruolo, che per capirci sono quelli in cui i concorrenti interpretano un personaggio contro gli altri, la serata ha avuto momenti di divertimento “classico”, anche, con gli intramontabili Monopoli e Risiko! Quanto poi all'ospitare qui a Palermo una sessione di Etna Comics off, come si è potuto fare l'altr'anno, si spera nella disponibilità delle istituzioni per i locali, intanto, in cui svolgere una fiera anche a Palermo.
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