Carmen Consoli: torno dopo 5 anni di vita normale

Cultura | 19 gennaio 2015
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 «Scrivo canzoni perchè sento l'urgenza di farlo e se non fosse così

starei bene anche a casa». Per ripresentarsi in scena dopo cinque anni di assenza,

un'immersione nella vita comune con i suoi incontri di tutti i giorni, il pescivendolo al mercato

di Catania e gli amici, ma anche dopo la maternità, Carmen Consoli ha scelto le canzoni

raccolte nel nuovo album 'L'abitudine di tornarè, in uscita domani. 

 «Le canzoni le ho scritte tutte in luglio e agosto - racconta la cantautrice - per poi entrare in

studio il mese dopo a registrare l'album. Negli ultimi cinque anni ho vissuto una sorta di

laboratorio di vita e ho scritto nella mia anima. Ho fatto cose comuni e anche straordinarie

come un figlio». Il nuovo capitolo discografico della 'cantantessà è anche quello con il quale

la Consoli ha voluto provare a fare la cronista, alle prese con storie italiane di oggi e di ieri,

dalla brutalità del femminicidio fino alle vicende siciliane di 'Esercito silentè dedicata ad una

Palermo ferita ma desiderosa di un riscatto («chissà se il buon Dio perdonerà Palermo»

canta la Consoli).

 «In Sicilia esistono due diversi tipi di eserciti silenti - sottolinea - con le persone che

vogliono cambiare le cose e ci provano da un lato, e gli omertosi dall'altro. È importante fare

questa distinzione». Sulle note di 'Ottobrè Carmen racconta anche di un amore tra due

donne in tempi di vendemmia.

«In Italia su questo tema c'è ancora molto da fare - dice la cantautrice siciliana - ma non

volevo affrontare il tema in modo tanto diretto. Racconto delle difficoltà di chi si deve

nascondere, nel caso della canzone in una società degli anni Cinquanta. Questa è una

canzone sul coraggio di scegliere in un'Italia che non è pronta, ma dove almeno se n'è

cominciato a parlare». 

 In un alternarsi di rock e intimismo della canzone d'autore per voce, chitarra e poco altro,

'L'abitudine di tornarè è anche il frutto di differenti collaborazioni, a cominciare da quelle con

Toni Carbone, già basista dei Denovo, fino a quelle con Max e Francesco Gazzè. «Questo è

un album nel quale ogni collaboratore ha messo del suo - spiega la voce delle nuove

'Sintonia imperfettà, 'La signora del quinto pianò e 'La notte più lungà - e non ho mai vissuto

l'amore per la musica come se dovesse essere mio lavoro. Ho sempre pensato che quando

non avrò più niente da dire, semplicemente non scriverò più canzoni. In cinque anni mi sono

concentrata su altre cose e ho vissuto nella normalità. Mi sono goduta la mia città che per

anni non ho potuto apprezzare, avendo cominciato a fare musica a diciannove anni, e ho

riscoperto anche il piacere di fare minchiate». 

 Le parole che chiudono i racconti di Carmen nel nuovo album sono quelle di 'Questa

piccola magià, dedicata al figlio Carlo Giuseppe. «Ho avuto dei genitori stupendi - racconta

la Consoli - e come mamma cercherò di copiare quello che hanno fatto loro con me. Cerco

di essere una mamma felice e continuare a fare quello che si ama è già un insegnamento

per un figlio». 

 Con le nuove canzoni la cantante tornerà in tour nei palasport a partire da Porto San

Giorgio il 9 aprile, per una carrellata di concerti che la porteranno nelle principali città italiane.




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