Caleca: stop alle imprese mafiose nei campi
«Le norme esistenti sono vaghe e non impediscono che i fondi destinati all'agricoltura possano andare a Cosa Nostra. Al momento non ci sono strumenti giuridici in grado di blindare i fondi a disposizione, ci vorrebbe un sistema simile alle interdittive ai lavori pubblici negli appalti per evitare che un solo euro vada alla mafia».
Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura, Nino Caleca, intervenendo al forum promosso dal centro Pio La Torre sull'agricoltura. All'iniziativa erano presenti, tra gli altri, anche l'assessore regionale alle attività produttive, Linda Vancheri, i presidenti regionali di Cia, Rosa Giovanna Castagna, di Coldiretti, Alessandro Chiarelli e di Confagricoltura, Ettore Pottino, il presidente del centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco.
«La prima direttiva nel mio assessorato - ha aggiunto Caleca - è un invito rivolto a tutte le pubbliche amministrazioni a rispettare le norme antimafia e a vigilare in modo specifico su ogni tentativo di corruzione e infiltrazione mafiosa. Prima dell'inizio dell'Expo si dovrebbe arrivare alla stipula di protocolli specifici per il settore agricolo per evitare ogni tentativo di infiltrazione.
La Regione Sicilia è l'unico partner pubblico di Expo Milano 2015 e guiderà il Cluster Bio-Mediterraneo, cioè un'area dedicata a filiere alimentari e temi comuni - ha concluso Caleca - su questo spendiamo la nostra faccia, dobbiamo garantire il massimo della legalità e della trasparenza, perchè la Sicilia dovrà coordinare la presenza di altri 11 Paesi del Mediterraneo, un onore e una grande responsabilità».
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