Baldassare Meli, sacerdote e anima del quartier Ballarò a Palermo

27 giugno 2020
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E’ morto padre Baldassare Meli, il sacerdote che per anni è stato l’anima di Ballarò. Don Meli, per 17 anni parroco di Santa Chiara, è deceduto stamattina a Castelvetrano. L’annuncio lo ha dato la parrocchia di Santa Lucia su Facebook: «La camera ardente - si legge in un post - sarà aperta oggi a partire dalle 11 fino alle 22 e domani dalle 10 fino alle 22 nella parrocchia Santa Lucia. E’ necessario seguire tutte le precauzioni a tutela della salute legate all’emergenza Covid. L’accesso sarà consentito soltanto a coloro che sono muniti di mascherina chirurgica. Sarà possibile sostare per un massimo di un minuto».

Nato ad Aragona, in provincia di Agrigento, don Baldassare Meli venne ordinato presbitero il 4 aprile del 1971, nella chiesa madre della sua città natìa.

Prete coraggio della Palermo degli anni '90, padre Meli era anche il cardine del Centro di accoglienza per immigrati. Molto conosciuto per le sue battaglie in favore dell’integrazione dei migranti, non ha mai fatto mancare loro un pasto caldo e un tetto. Salesiano, fu parroco a Santa Chiara di Palermo per 17 anni: da qui nel 1996 svelò un giro di pedofilia che coinvolgeva 52 bambini. Alle sue denunce seguirono degli arresti, ma anche molte accuse perfino dalle stesse famiglie dei bambini, che non volevano credere a quanto accadeva, e forse oggi ancora accade, sotto i propri occhi. «L'Oratorio - raccontò don Meli - quotidianamente era frequentato da circa 80 bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni. In questo clima di piena confidenza e fiducia ascoltò racconti terribili. Tanti di loro erano vittime di abusi...Dinanzi a questo mare di melma non potevamo rimanere inerti» e «abbiamo deciso di recarci insieme a parlarne con la Dirigente del vicino Commissariato di Polizia. Siamo stati accolti quasi come dei visionari...Dopo circa tre mesi di indagini l’azione fulminea della Questura. Approfittando del fatto che per il 28 Giugno avevamo programmato con i bambini la prima gita a mare, presupponendo che essi si sarebbero alzati presto, alle ore 6,30 del mattino 52 bambini sono stati prelevati da casa e portati in tre posti diversi per essere interrogati dalle equipes di specialisti (magistrato, assistente sociale, psicologo e poliziotto)». Don Meli, che in questi anni ha intrecciato l’impegno contro la pedofilia con quello per i migranti, ha sempre ritenuto che quel giro di pedofilia fosse gestito da qualcuno che non è mai stato scoperto. 

Poi arrivò lo scontro con i salesiani, di cui era parte, che lo spinse a Mazara, dove l’allora Vescovo monsignor Calogero La Piana gli affidò la chiesa di Santa Lucia a Castelvetrano. Da alcuni anni il Vescovo di Mazara monsignor Domenico Mogavero lo aveva anche nominato componente del Consiglio d’Amministrazione della «Fondazione San Vito Onlus».

"Ci uniamo alla comunità salesiana nel dolore per la scomparsa di Don Baldassare Meli che è stato precursore, con la sua attività in favore delle persone fragili, dei bambini e dei migranti, di una città che deve farsi carico di chi è più debole, con visione, progetto e consapevolezza del futuro". Così, in una nota, il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina. "Don Meli è stato un punto di riferimento per la città - aggiungono -, non solo per il quartiere in cui ha operato per tanti anni, per il suo coraggio e la sua determinazione. L'amministrazione e la città devono a lui e alla comunità di Santa Chiara tanta parte di quella elaborazione culturale e politica dei percorsi di solidarietà - concludono -, inclusione e accoglienza che sono oggi al centro della nostra azione".

 di Angelo Meli

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