Appello di Libera: tutti online per ricordare le vittime delle mafie

Società | 20 marzo 2020
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Domani, 21 marzo, ricorre la XXV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico. Anche la città di Palermo aderirà alle iniziative promosse dall'associazione, che dovrà rinunciare alla manifestazioni in strada per l'emergenza sanitaria in corso nel Paese. «Per la prima volta dopo 25 anni- commenta Libera - non saremo insieme a colorare le piazze d'Italia ma in questi giorni difficili dove è fondamentale restare a casa non vogliamo far mancare il nostro abbraccio ai familiari delle vittime innocenti delle mafie». Libera lancia un 21 marzo sul web e sui social: l'obiettivo è ricordare le vittime e raccontare le loro storie. Durante la giornata, a partire dalle 9, viene chiesto di realizzare un fiore, scegliere dall'elenco presente sul sito vivi.libera.it il nome di una vittima innocente delle mafie, farsi una foto e postarla sui social. «Il 21 marzo - dichiara Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera e responsabile Libera Memoria - non è mai stata una data fine a se stessa, ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all'anno nelle scuole, nelle università, nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilità per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione. Le vittime innocenti delle mafie - conclude - non vogliono essere solo ricordate. Vogliono che continuiamo il loro impegno, che realizziamo le loro speranze». Libera sottolinea come sia utile ricordare, riportare al cuore le vite di persone strappate alle loro famiglie. Tre gli hashtag: #iorestoacasa, #memoriaeimpegno e #21marzo2020. A Palermo e in altre città la giornata sarà resa ancora più significativa da un minuto di silenzio e preghiera, da vivere insieme con le comunità cristiane e di altre religioni. Libera dà appuntamento alle 20 di domani, in collaborazione con il Comune di Palermo e assieme all'Ufficio diocesano per il dialogo ecumenico e interreligioso e alla Consulta delle Culture di Palermo. La giornata avrebbe avuto il capoluogo siciliano come piazza principale nella quale ritrovarsi e ricordare quanti hanno sacrificato la loro vita per combattere le mafie e affermare principi di giustizia e legalità. «Abbiamo accolto con viva gratitudine - scrive la presidenza di Libera - l'invito della Consulta delle Culture di proporre, in collaborazione con il Comune di Palermo, un momento di particolare significato». In Cattedrale era in programma, prima dei divieti legati all'emergenza Coronavirus, l'incontro tra un migliaio di familiari delle vittime, per un'occasione di riflessione e preghiera. «Stavamo anche ultimando in città, con i rappresentanti di diverse etnie, un momento interreligioso di preghiera», aggiunge Libera. Questo momento, viene precisato, ci sarà comunque, anche se ognuno in spazi non comuni. A partecipare saranno, oltre alla chiesa cattolica, comunità ebraica, comunità islamiche, chiesa ortodossa Patriarcati di Mosca e di Romania, chiesa anglicana, chiesa valdese metodista, chiesa avventista, chiesa evangelica di Riconciliazione, chiesa evangelica del Ghana, comunità buddiste, comunità induiste Tamil e mauriziane.


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